“Agrinido di qualità, programmi di
longevità attiva per anziani, progetti dedicati all’autismo,
percorsi di inclusione attraverso il lavoro agricolo con gli
orti sociali”.
Le Marche sono protagoniste nell’agricoltura sociale e si
preparano a ospitare un’importante giornata di confronto e
riflessione dedicata all’agricoltura sociale, settore che si sta
affermando come strumento di sviluppo rurale e integrazione
sociale. L’appuntamento, dal titolo “Marche: Terra di
Agricoltura Sociale”, si svolgerà il 28 novembre, a partire
dalle 9.30, al Centro Congressi Marche presso l’Hotel Casale di
Colli del Tronto (Ascoli Piceno). La presentazione si è svolta
oggi in Regione su iniziativa dell’assessore all’Agricoltura
Andrea Maria Antonini.
All’iniziativa, organizzata nell’ambito del Complemento
Sviluppo Rurale (Csr) Marche 2023-2027, parteciperanno, oltre ad
Antonini, la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli; le
conclusioni verranno affidate al vice presidente del Senato Gian
Marco Centinaio, già Ministro dell’Agricoltura, a dimostrazione
del forte impegno istituzionale per uno sviluppo rurale
inclusivo e sostenibile.
Uno degli aspetti sottolineati nel corso della presentazione
è quello della “multifunzionalità delle aziende agricole”:
dall’agricoltura all’allevamento, da zootecnia all’agriturismo,
enoturismo, oleoturismo finoa allagricoltura sociale.
“La Regione Marche è una regione pilota e un modello di
riferimento nell’agricoltura sociale, promuovendo iniziative
innovative e di grande impatto – ha sottolineato Antonini -.
Ambiti di intervento come gli agrinido di qualità, che educano i
bambini a stretto contatto con la natura, i programmi di
longevità attiva per anziani e i progetti dedicati all’autismo
dimostrano come l’agricoltura possa essere messa al servizio del
sociale e della disabilità. Anche le carceri sono coinvolte in
percorsi di inclusione attraverso il lavoro agricolo con gli
orti sociali. Questa non è solo una missione sociale, – ha
aggiunto – ma rappresenta anche un’opportunità concreta per le
aziende agricole di diversificare le proprie attività e
aumentare la redditività. La Regione sostiene l’agricoltura
sociale con bandi, investendo risorse importanti che incentivano
la multifunzionalità delle aziende, che possono affiancare alla
produzione agricola altre attività. L’agricoltura sociale unisce
sostenibilità, inclusione e sviluppo economico, rafforzando il
tessuto sociale del nostro territorio.”
Il convegno si aprirà con i saluti istituzionali
dell’assessore Antonini e del Ministro Locatelli, seguiti da una
mattinata dedicata alle esperienze concrete di agricoltura
sociale nelle Marche. Il convegno prevede infatti cinque talk
tematici dedicati ai pilastri dell’agricoltura sociale:
esperienze, conoscenza, networking, confronto, informazione. Tra
le esperienze presentate: gli agrinido, la longevità attiva, i
progetti dedicati all’ autismo e gli orti sociali in carcere,
con testimonianze dirette dei protagonisti e presentazioni di
case histories come le aziende Bagalini di Fermo, Lupini di
Ostra, e Openhouse di Fano.
Lorenzo Bisogni, Autorità di Gestione del CSR Marche,
illustrerà le novità del piano 2023-2027, mentre il panel
successivo darà spazio alle basi scientifiche e alla ricerca,
con interventi di esperti delle Università di Ancona, Urbino,
Macerata, Camerino, Perugia e Pisa. Nel pomeriggio, il focus si
sposterà su networking e confronto: si discuterà delle sinergie
tra agricoltura e politiche sociali, mentre relatori da Veneto e
Sicilia offriranno uno sguardo sulle esperienze di altre
regioni. La giornata si chiuderà con un talk dedicato al ruolo
delle associazioni di categoria e con le conclusioni del
vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio in collegamento.
Le Marche, rileva la Regione, “si confermano capofila in
Europa nell’agricoltura sociale, promuovendo sperimentazioni
innovative come l’inserimento lavorativo di persone con
disabilità. Questo approccio mira a creare modelli replicabili,
grazie all’esperienza e alla collaborazione di esperti, capaci
di generare servizi concreti per la comunità. Con un mix di
inclusione, sostenibilità e sviluppo, la Regione si pone come
esempio virtuoso, dimostrando che l’agricoltura sociale può
essere risorsa strategica per il benessere collettivo e la
crescita economica”.
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