La Regione ha stanziato 3,2 milioni per sostenere l’innovazione in ambito culturale: in totale, saranno 56 i giovani che riceveranno un contributo
TOSCANA — Dalle tecniche di machine learning per tenere sotto controllo la cupola del Duomo di Firenze alle nanocellulose per contrastare il deterioramento delle opere d’arte, passando per la scansione 3D per migliorare la fruizione del patrimonio culturale per le persone con disabilità fino alla valorizzazione della biblioteca digitale del “Pecci di Prato”.
Questi i temi centrali di alcuni dei 52 progetti della filiera creativa e culturale che, nei giorni scorsi, sono stati ammessi al finanziamento regionale di 3,2 milioni di euro, dedicati proprio alla ricerca e all’innovazione nel settore. L’obiettivo del bando, con il supporto delle risorse del Fondo Sociale Europeo+ 2021/2027, è quello di sostenere borse di studio e assegni di ricerca.
“Lavoriamo per un rapporto nuovo e sempre più stretto tra ricerca e cultura – ha detto Eugenio Giani, presidente della Toscana – avvicinare istituzionali culturali e sistema universitario, sostenendo giovani ricercatori, è un obiettivo che in una Regione come la Toscana crediamo debba essere perseguito. Come ho potuto verificare anche a Bruxelles, l’assegnazione di fondi europei alla cultura costituisce una buona pratica e con la nuova programmazione abbiamo una serie di risorse che da questi fondi orienteremo a supporto delle istituzioni culturali“.
Per ogni progetto era prevista la possibilità di sostenere più posizioni di ricerca.
In totale, saranno 56 le ricercatrici e i ricercatori under 36 delle Università e dei centri di ricerca attivi in Toscana che riceveranno per 24 mesi un contributo fino a 2mila euro netti mensili.
“Siamo molto soddisfatti di poter rinnovare il sostegno che abbiamo garantito negli scorsi anni alla ricerca in ambito culturale: il nostro obiettivo è rafforzare il legame tra il mondo della ricerca e quello della cultura – ha aggiunto Alessandra Nardini, assessora all’Università, ricerca e trasferimento tecnologico – crediamo fermamente che quelle della cultura e della creatività siano filiere su cui investire e scommettere, sia per crescere sul piano della valorizzazione del patrimonio culturale e artistico sia come volano di crescita economica e di buona occupazione“.
Il bando rinnova gli obiettivi degli avvisi pubblicati sin dal 2019 dalla Toscana per rafforzare la collaborazione fra le operatrici e gli operatori della filiera culturale e creativa regionale e le istituzioni di ricerca attive in Toscana. Punta a sostenere le attività di ricerca verso ambiti di interesse per le operatrici e gli operatori del settore, promuovendo innovazione, formazione di capitale umano qualificato, relazioni fra università e enti di ricerca pubblici da un lato e sistema produttivo regionale dall’altro.
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