Conclusi gli Stati Generali del turismo dei “cammini e degli itinerari escursionistici italiani”, organizzato dal Club alpino italiano a Venezia. Montani: “Serve anche un osservatorio nazionale”
Pubblicato:24-11-2024 17:08
Ultimo aggiornamento:24-11-2024 17:10
ROMA – Si è conclusa oggi la due giorni di lavori degli “Stati Generali del Turismo Outdoor – Camminare l’Italia: verso una visione comune”, un evento di rilievo nazionale dedicato al futuro dei cammini e degli itinerari escursionistici italiani. Organizzato dal Club alpino italiano presso il Centro Congressi dell’Isola di San Servolo a Venezia, l’evento, moderato da Federico Quaranta (conduttore radiofonico e televisivo), ha riunito oltre 60 rappresentanti di istituzioni, imprese e associazioni per discutere e definire le linee guida sulla governance dei cammini e della rete escursionistica italiana. Così in un comunicato.
“NEL 2024 PER L’OPEN AIR 71 MILIONI DI PRESENZE E 11 MILIONI DI ARRIVI“
Nella giornata di ieri, dopo i saluti istituzionali del Senatore Luca De Carlo – Presidente 9ª Commissione permanente sul turismo al Senato, di Federico Caner – assessore al Turismo Regione Veneto, di Massimiliano De Martin – assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Prof. Dott. Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato, intervenendo con un video-saluto, l’importanza dell’educazione ambientale per la tutela delle montagne e ha illustrato le iniziative del ministero dell’Ambiente, tra cui l’introduzione di servizi digitali per i visitatori dei parchi, per massimizzare la loro esperienza e al contempo educare, informare, sensibilizzare sui temi del turismo sostenibile e del consumo responsabile delle risorse.
La ministra del Turismo, Daniela Santanché, intervenendo durante la sessione di oggi ha ribadito l’importanza del turismo outdoor come leva per la valorizzazione del patrimonio naturale italiano: “Il turismo outdoor rappresenta una risorsa straordinaria per l’Italia, sia per il nostro patrimonio naturale e culturale, sia come opportunità di sviluppo economico. I dati del 2024, con 71 milioni di presenze e oltre 11 milioni di arrivi nel settore open air, confermano la crescita di questo mercato, che ha un impatto economico complessivo di oltre 8 miliardi di euro. La varietà dei nostri paesaggi offre itinerari unici per un turismo sostenibile, come evidenziato anche durante il recente G7 sul turismo. Il nostro impegno- ha proseguito Santanchè- si concentra sulla valorizzazione dei cammini e dei sentieri che attraversano il Paese, percorsi che non solo mostrano la bellezza dei nostri territori, ma permettono anche di scoprire le tradizioni e le comunità locali. L’obiettivo è promuovere un turismo responsabile e sostenibile, in grado di valorizzare le economie locali. In questi giorni c’è stato un bel confronto- ha concluso- al termine di questa iniziativa dobbiamo creare un tavolo di confronto permanente per affrontare tutti gli aspetti del turismo outdoor, coinvolgendo il Cai, Sport e Salute, le regioni oltre ovviamente le associazioni di categoria. L’Italia ha tutte le carte in regola per diventare leader in questo settore, dove bellezza, sostenibilità e innovazione si fondono in un’esperienza unica”.
MONTANI (CAI): “BENE IL TAVOLO DI LAVORO, ORA ANCHE UN OSSERVATORIO NAZIONALE”
A conclusione della due giornate veneziane il Presidente generale del Cai Antonio Montani ha espresso soddisfazione a nome di tutto il Cai: “Desidero innanzitutto ringraziare tutti i partner istituzionali, gli ospiti stranieri e tutti i nostri relatori. Un ringraziamento speciale va al Ministero del Turismo e a Invitalia, che hanno dato una testimonianza concreta di attenzione, con l’istituzione del tavolo di lavoro annunciata questa mattina dal ministro Santanché. Questo è il primo risultato tangibile della due giorni di confronto. Resto però fermamente convinto che serva anche un osservatorio nazionale che consenta di raccogliere in maniera scientifica e strutturata i dati sul turismo outdoor, senza dimenticare mountain bike, arrampicata e altre discipline.
Queste due giornate rappresentano solo un punto di partenza. È necessario un cammino condiviso che ci permetta di aprire una nuova stagione, capace di riconoscere il lavoro di tutti gli operatori del settore, e dell’impatto economico che lo stesso genera sui territori. L’attenzione del Ministero è chiara e auspichiamo che la rete che stiamo creando si allarghi sempre più incontri anche con altri soggetti. Infine annuncio qui che nell’autunno 2025 si terrà in Italia la quarta Conferenza Europea Cammini e Sentieri, organizzata da Cai insieme a Euma ed Era“.
FIRMATA LA CONVENZIONE CAI-AICS PER SULLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Nel corso della mattinata Cai e Aics (Agenzia per la cooperazione allo sviluppo) hanno inoltre firmato una convenzione sulla cooperazione internazionale legata al turismo sostenibile. Per Aics presente per la firma il Direttore Marco Rusconi, che ha ricordato alcune delle progettualità di partenariato già in essere, come ad esempio il progetto Naturkosovo.
Sono stati presentati nella sessione odierna esempi virtuosi di gestione e promozione di percorsi escursionistici all’estero, un momento di confronto importante per individuare le migliori pratiche da adattare al contesto italiano. Sono stati analizzati il Cammino di Santiago (Spagna), con i risultati di uno studio sugli impatti socio-economici condotto dall’Universidad de Santiago de Compostela, Prof.ssa Maria Dolores Riveiro Garcia – Department of Fundamentals of Economic Analysis – Universidad de Santiago de Compostela; La Rota Vicentina (Portogallo), modello riconosciuto di turismo sostenibile e valorizzazione del territorio, Marta Cabral – CEO Rota Vicentina Associationl; la Great Divide Trail Association (Canada), Kate Hamilton – Executive Director Great Divide Trail Association.
Dagli otto tavoli di lavoro tematici online un dossier di linee guida: i due giorni sono stati occasione presentare i risultati degli otto tavoli di lavoro tematici online organizzati dal Cai nelle settimane precedenti gli Stati Generali, che hanno visto la partecipazione di oltre 40 esperti per ciascun tavolo. I temi emersi, tra cui la comunicazione, gli itinerari tematici, la digitalizzazione e la sostenibilità, sono confluiti in un dossier di linee guida per lo sviluppo del turismo outdoor in Italia, consultabile online. Il dossier è pubblicato e disponibile online.
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