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Regione e atenei Marche si confrontano sui cambiamenti climatici – La Regione informa


La Regione e le università
marchigiane si confrontano sui cambiamenti climatici. Si è
svolto in Regione un incontro a cui hanno partecipato
l’assessore all’Ambiente, Stefano Aguzzi, e i rettori o loro
delegati dei quattro atenei marchigiani, fa sapere la Regione,
“per discutere e confrontarsi su una delle tematiche di maggiore
attualità: i cambiamenti climatici, con l’obiettivo di avviare
un proficuo rapporto di collaborazione tra istituzioni pubbliche
e mondo accademico per offrire, ciascuno per la propria parte,
idee, strumenti, contributi, nei confronti di questo problema
che riguarda l’intero pianeta”.

   
Erano presenti, per l’Università di Macerata, il rettore,
professor John Francis Mc Court; per l’Università di Urbino, il
rettore, professor Giorgio Calcagnini; per l’Università di
Camerino, il prorettore vicario, professor Emanuele Tondi; per
l’Università Politecnica delle Marche, in vece del rettore
professor Gian Luca Gregori, il delegato professor Isidoro
Nunzio.

   
“Sono sotto gli occhi di tutti – ha detto Aguzzi – gli
effetti devastanti dei cambiamenti climatici che ormai quasi
quotidianamente colpiscono in particolare le regioni
mediterranee. La Regione Marche si è molto impegnata e si sta
ogni giorno occupando di questo tema, anche a livello europeo,
attraverso il suo ruolo di vice presidenza del gruppo di lavoro
per l’adattamento ai cambiamenti climatici all’interno della
Conferenza delle Regioni marittime periferiche d’Europa”.

   
La Giunta regionale “ha trasmesso pochi giorni fa
all’approvazione del Consiglio regionale il Piano regionale di
adattamento al cambiamento climatico, il cosiddetto “Piano
Clima”. “Quest’ultimo – ha aggiunto Aguzzi – è una delle azioni
individuate nella Strategia regionale di Sviluppo sostenibile ed
affronta l’argomento dei cambiamenti climatici non solo sotto un
aspetto tecnico-ambientale ma anche in termini di ricadute
sociali ed economiche correlate. Pertanto, l’adattamento ai
cambiamenti climatici coinvolge tutti gli aspetti della nostra
vita. Infatti, per la stesura sono stati direttamente partecipi
quasi tutti i settori della Regione”.

   
La redazione del Piano “ha visto la partecipazione diretta
dell’Università Politecnica delle Marche che in raggruppamento
temporaneo con CIMA ed Eurach research ha sviluppato la parte
tecnico-scientifica di analisi dei cambiamenti già in atto e
degli scenari futuri ipotizzabili”.

   
“È vivo l’interesse e l’impegno dell’Università di Urbino sul
tema dei cambiamenti climatici – ha sottolineato il rettore
Calcagnini – Sono stati promossi seminari e convegni sul tema
dei cambiamenti climatici, potendo contare sulle importanti
serie storiche dell’Osservatorio ‘Alessandro Serpieri’, con dati
a partire dal 1850. Oggi siamo partner dell’Institute for
Climate Change Solutions ed esiste già una convenzione tra
Istituto e Regione Marche”.

   
Il rettore Mc Court, dell’Università di Macerata, ha spiegato
come anche i settori non scientifici rivolgano la loro
attenzione alle tematiche del clima: “Non parliamo solo di studi
e ricerche sull’impatto in ambito economico ma si stanno aprendo
approcci sul tema anche dal punto di vista della filosofia e
delle lettere sull’aspetto della comunicazione. Questa
attenzione la chiedono i nostri studenti che hanno sempre più
viva l’attenzione sui possibili effetti di questo cambiamento
epocale”.

   
Il prorettore vicario Unicam Tondi, ha rimarcato che
“l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici
richiedono un approccio multidisciplinare che sappia guardare
sia a breve che a lungo termine. Tra le attività di Unicam,
quelle che interessano di più l’attuale quadro emergenziale
vanno dallo studio del rischio idrogeologico alle riserve
acquifere, dalla pianificazione urbana e territoriale alla
sicurezza delle infrastrutture viarie, dalle dinamiche forestali
e faunistiche dei territori alla sensoristica digitale per il
monitoraggio ambientale, dal rilascio di inquinanti alla
diffusione di infezioni. Unicam offre corsi dedicati alla
sostenibilità, è leader del consorzio ReDI (REducing risks of
natural DIsaster) ed è parte del consorzio KreativEU per la
tutela dei beni culturali dai rischi naturali, mettendo le
proprie competenze al servizio del territorio”.

   
“L’Università Politecnica delle Marche – ha fatto sapere il
rettore Gregori – è da decenni impegnata nelle tematiche
ambientali e di sostenibilità sviluppando particolari competenze
sul tema del cambiamento climatico, non solo attraverso corsi di
laurea ma anche grazie al lavoro di ricerca e poi di
divulgazione scientifica e trasferimento delle competenze verso
il territorio. Oggi questo impegno sociale si sta ampliando e
sta coinvolgendo in particolare Agraria, impegnata nello studio
di nuovi approcci e nuove colture che meglio si adattino al
clima che cambia, grazie a sistemi innovativi”.

   
I rettori delle Università marchigiane e l’assessore Aguzzi
hanno concluso l’incontro “impegnandosi ad avviare un lavoro
congiunto per definire un documento di intesa su questi temi,
attraverso il quale definire gli impegni di ciascuno, convinti
che siano indispensabili le molteplici competenze e punti di
vista del mondo universitario e delle istituzioni per affrontare
le grandi sfide del futuro”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA



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