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le proposte di Airbnb per un settore sostenibile nelle città d’arte


Il turismo nelle città storiche italiane sta vivendo profondi cambiamenti, soprattutto in relazione alla diffusione degli affitti brevi. Durante la 41ma Assemblea annuale dell’Anci a Torino, Airbnb ha avanzato una serie di proposte per promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile del settore, basandosi su uno studio commissionato a Nomisma. Il rapporto offre una panoramica dettagliata delle dinamiche del mercato, evidenziando opportunità e criticità.

Affitti brevi: impatto e necessità di regolamentazione

Lo studio di Nomisma, commissionato da Airbnb, ha rivelato che le abitazioni destinate agli affitti brevi rappresentano solo l’1,3% del totale nazionale, con un’incidenza ancora minore per quelle affittate per più di 120 notti l’anno (0,11%). Tuttavia, nei centri storici delle principali città d’arte, dove il turismo è più intenso e caratterizzato da una maggiore diffusione delle locazioni brevi rispetto alla media, emerge la necessità di normative specifiche per preservare l’equilibrio tra sviluppo economico e qualità della vita.

Le proposte di Airbnb per il turismo italiano

Airbnb ha sottolineato l’importanza di affrontare il problema del sovraffollamento turistico nei quartieri storici di città come Firenze, Venezia e Roma, proponendo l’introduzione di un quadro normativo nazionale. Tale regolamentazione, basata su analisi dettagliate, permetterebbe di proteggere le aree più delicate senza limitare la possibilità per le famiglie di mettere in affitto, in modo occasionale, le proprie abitazioni.

Per perseguire questo obiettivo, Airbnb ha presentato un piano strutturato composto da sette iniziative principali.

  1. Registrazione nazionale
    L’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) rappresenta un passo cruciale per garantire trasparenza e tracciabilità nel settore. Airbnb ha annunciato che a partire dal 2025 rimuoverà gli annunci non conformi, supportando attivamente gli host nella registrazione.

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  3. Condivisione dei dati
    Per migliorare la gestione turistica, Airbnb propone strumenti avanzati come il “City Portal” e un sistema di visualizzazione dati per le amministrazioni locali, con l’obiettivo di favorire decisioni basate su informazioni accurate.

  4. Valorizzazione dell’ospitalità locale
    Airbnb punta a favorire un modello di turismo che metta al centro esperienze autentiche, privilegiando l’accoglienza diretta da parte degli host e rafforzando il legame tra visitatori e comunità locali. La piattaforma intende collaborare attivamente con le amministrazioni di città come Firenze, Roma e Venezia per promuovere un’ospitalità in linea con le tradizioni italiane, contrastando al contempo pratiche non regolamentate che rischiano di danneggiare il contesto urbano e sociale. Tra gli interventi previsti rientrano azioni mirate a limitare l’utilizzo non autorizzato di strumenti come cassette portachiavi (keybox) posizionate in spazi pubblici. Airbnb prevede di affrontare il problema attraverso campagne di sensibilizzazione rivolte agli host e promuovendo la sua rete di co-host presenti sul territorio per monitorare e prevenire tali situazioni, per favorire una gestione più responsabile.

  5. Promozione del buon vicinato
    Attraverso campagne educative e strumenti di prevenzione, Airbnb punta a ridurre i disagi legati al turismo, vietando eventi non autorizzati e sensibilizzando host e ospiti al rispetto delle comunità locali.

  6. Sostegno ai Comuni
    La piattaforma supporta le amministrazioni nella riscossione dell’imposta di soggiorno, semplificando i processi e garantendo l’entrata di risorse economiche da investire nella valorizzazione dei territori.

  7. Tutela del patrimonio culturale
    Airbnb lavora per distribuire i flussi turistici oltre i centri urbani, promuovendo aree meno note e sostenendo iniziative come il turismo enogastronomico e l’artigianato Made in Italy.

  8. Impegno per la sostenibilità ambientale
    Airbnb integra la sostenibilità nella sua strategia, promuovendo pratiche ecologiche sia tra gli host che nelle comunità locali. Attraverso collaborazioni, come quella con la città di Firenze, ha sviluppato risorse educative per una gestione responsabile dei rifiuti. Inoltre, la piattaforma offre programmi per migliorare l’efficienza energetica delle proprietà, aiutando a ridurre emissioni e costi, con l’obiettivo di favorire un turismo più sostenibile e responsabile.

Verso un futuro più bilanciato

Il turismo in casa, secondo Nomisma, ha generato un valore di produzione di 7,9 miliardi di euro nel 2023 e ha sostenuto oltre 54.000 posti di lavoro. Questi numeri evidenziano il potenziale del settore non solo come motore economico, ma anche come strumento per valorizzare il territorio e il patrimonio culturale.

Le proposte avanzate da Airbnb sottolineano l’importanza di un quadro normativo nazionale che tenga conto delle specificità locali. L’obiettivo è creare un modello di turismo sostenibile che favorisca sia i residenti che i visitatori, bilanciando le esigenze delle città con quelle di chi sceglie di dedicare il proprio appartamento alle locazioni turistiche.

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