Il risiko bancario riparte e, dopo l’interesse per il gruppo tedesco Commerzbank, il colosso internazionale Unicredit ha lanciato a sorpresa un’offerta pubblica di scambio sulle azioni del Banco BPM. Se l’offerta di scambio avrà successo, nascerà uno dei più grandi gruppi bancari d’Europa. In questa eventuale integrazione con Unicredit saranno coinvolti i clienti Banco Bpm, Webank, Banca Aletti e Banca Akros. L’operazione riguarderà anche i clienti Anima: è in corso un OPA (offerta pubblica di acquisto) di BPM su Anima, e potrebbe indirettamente interessare anche i clienti Mps (Monte dei Paschi di Siena) sia per le mancate nozze con Banco Bpm che per l’eventuale coinvolgimento nell’operazione con Unicredit – ad oggi escluso.
Unicredit prevede che “l’offerta di scambio sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi”. Quindi, entro giugno 2026, i clienti del gruppo Bpm potrebbero dover valutare se accettare eventuali nuove condizioni contrattuali o cambiare gruppo bancario.
Cosa può cambiare per i clienti del gruppo Bpm?
Ecco i possibili scenari sia per i correntisti che per i sottoscrittori di mutui e prestiti.
Conti correnti e carte di pagamento
Sebbene, dopo una fusione/acquisizione, il nuovo gruppo bancario non sia tenuto a cambiare i rapporti contrattuali, nella maggior parte delle circostanze i correntisti ricevono comunicazioni di questo tipo. A norma del Testo unico bancario (Tub), la banca può variare le condizioni di un rapporto bancario (conto, carte, libretto, fido) inviando una comunicazione ad ogni cliente con preavviso di almeno due mesi. Attenzione, è considerata valida anche una comunicazione attraverso l’home banking o l’app della banca. La variazione proposta deve avere un giustificato motivo ed è considerato valido quello della fusione per incorporazione della banca. Il cliente può recedere (cioè chiudere il conto corrente) senza penali.
Parlando di clienti, nel comunicato di Unicredit si dichiara fin da oggi che “questa offerta fornirà loro l’accesso diretto a una rete fortemente internazionale e a un’offerta di prodotti più completa e attraente, soluzioni e servizi su misura”.
Inoltre, si sottolinea che “la forza finanziaria di Unicredit fornirà ai clienti il supporto di un’istituzione più forte e innovativa con una maggiore capacità di erogazione creditizia e di investimento e un’offerta digitale ben sviluppata”.
Alla luce di questi aspetti, non possiamo escludere che ci saranno variazioni dei prodotti offerti e dei relativi costi (conti correnti, carte di pagamento, fido, etc.).
- Cambierà l’Iban del conto corrente: di norma, sono trasferite in automatico sul nuovo Iban tutte le operazioni (bonifici ricorrenti, accredito dello stipendio o della pensione, utenze, ecc.). Tuttavia, potrebbero esserci dei disservizi nella “migrazione” dei dati e sarà necessario verificare e correggere eventuali mancanze del processo. Meglio comunicare il nuovo Iban a coloro hanno impostato pagamenti ricorrenti a vostro favore.
- Cambierà l’home banking e l’app: di solito vengono sostituiti e integrati i servizi digitali, con nuove credenziali di accesso che verranno comunicate a tempo debito. Le carte di pagamento resteranno valide fino alla scadenza ma dopo dovranno essere sostituite con nuove carte e diverse condizioni contrattuali.
Infine, una rassicurazione: nessun rischio per i risparmi depositati su conti correnti e conti di deposito che sono tutelati dal fondo interbancario di tutela dei depositi fino a 100.000 euro per ogni depositante.
Mutui e prestiti
Per tutti coloro che hanno un mutuo o un prestito non cambia nulla. Si continuerà a pagare le rate del finanziamento esattamente come prima. Infatti, le condizioni del prestito o del mutuo sono state fissate e non cambieranno fino alla scadenza. Anche per i mutui a tasso variabile, gli interessi dipendono da tassi “esterni” alla banca (il tasso Euribor o Bce).
Cosa fare se sei cliente del gruppo Banco Bpm
A oggi, per i clienti del gruppo Bpm non cambia nulla. Nessun cambiamento per il momento nelle condizioni economiche. Quindi, vi consigliamo di attendere l’evolversi della situazione. Se l’offerta andrà a buon fine, tra massimo 18 mesi, sarà possibile valutare le eventuali nuove condizioni contrattuali proposte da Unicredit.
Per trovare oggi le offerte più convenienti ci sono i nostri servizi di comparazione online di carte di credito, carte prepagate e conti correnti.
Cosa cambia per gli investitori del gruppo Bpm
Mentre i clienti del gruppo Bpm possono tranquillamente aspettare le future comunicazioni ufficiali, azionisti e obbligazionisti di tutti i gruppi coinvolti, direttamente o indirettamente, nell’offerta pubblica di scambio devono essere tempestivi nel reagire: Unicredit, Banco Bpm, Mps, e Commerzbank hanno già reagito alla notizia con ampie oscillazioni sia positive che negative. Su Altroconsumo Investi è possibile trovare tutti gli aggiornamenti e i consigli operativi su questi titoli azionari.
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