Si chiamava Giovanna Magro, era nata l’8 luglio del 1876 a Siculiana, in provincia di Agrigento. La sua famiglia lavorava nei campi e a 18 anni, probabilmente senza saper né leggere, né scrivere, partì come tanti altri suoi connazionali verso il Brasile. Sbarcò dal “vapor Mateo Bruzzo” nello Stato di Espírito Santo e si ricostruì una nuova vita. Sposò Luigi Sena, il cui nome – per un errore di trascrizione – divenne Luiz Senna, e poi nacquero i figli, i nipoti e i pronipoti. Tra questi, Ayrton Senna: il mito della Formula 1. Raccontata così potrebbe sembrare semplice, ma la ricerca storica e documentalista dell’albero genealogico del pilota brasiliano ha richiesto studi e ricerche minuziose che sono partite da alcuni giornalisti del luogo. Ricerche, queste, senza le quali non sarebbe mai sorta la mostra-museo A.S.T.R.O., oggi visitabile proprio a Siculiana, la città natale della sua famiglia. Un progetto che unisce storia e innovazione, anticipando il programma della Capitale della Cultura 2025.
Gli studi su Ayrton Senna dal Brasile a Siculiana
Andando a ritroso, la ricerca si ferma a un nome di cui all’inizio si conoscevano solo una data di nascita e un luogo: Giovanna Magro, 8 luglio 1876, Siculiana. Da questa traccia sono partiti altri due giornalisti siciliani, Anna Restivo e Giacinto Pipitone. “La prima orma del loro percorso” racconta quest’ultimo “l’abbiamo trovata in una pagina ingiallita, una sorta di papiro, di un vecchio albo comunale del 1876 che raccontava della nascita di una bambina. Giovanna Magro, appunto. Da lì abbiamo continuato a seguirne le tracce, sempre attraverso affascinanti documenti originali dell’epoca, spesso scritti a mano e con calligrafie e parole barocche. Così, grazie all’intuizione del sindaco Giuseppe Zambito, abbiamo scoperto che Giovanna era fuggita da Siculiana a 18 anni, con sua madre Angela, suo papà Giovanni e i suoi tre fratelli. E che qui ha lasciato una storia che è un monito per chiunque si troverà a conoscerla. Fatta di coraggio, di ribellione a un destino già scritto e opprimente. Ma anche di fede, in Dio e nelle proprie capacità”.
Questa ricerca oggi è uno dei corpus di A.S.T.R.O. – Ayrton Senna Testimonianze e Racconto delle Origini, la mostra-museo inaugurata all’interno della Torre dell’Orologio, a Siculiana.
Le storie raccontate nella mostra-museo ASTRO a Siculiana
Si tratta di un’operazione culturale unica perché celebra prima di tutto il grande campione di Formula 1, con cimeli, oggetti a lui appartenuti (come la tuta e il casco), riproduzioni artistiche delle due sue macchine migliori, la Lotus del 1985 e la McLaren del 1988, e fotografie inedite scattate dal fotoreporter imolese Marco Isola durante gli ultimi anni di carriera di Senna (1992-1994). In seconda battuta, questa mostra-museo racconta una storia comune a molti Italiani: quella di contadini partiti alla ricerca di nuove opportunità.
Il concept espositivo di ASTRO – la mostra-museo dedicata ad Ayrton Senna
La mostra è stata allestita all’interno della Torre dell’Orologio, un edificio del XVII Secolo restaurato e riadattato per l’occasione dagli architetti Francesco Ferla e Salvatore Nigrelli che spiegano: “L’allestimento non tocca la struttura preesistente ed è caratterizzato da un’integrazione già in fase progettuale con le nuove tecnologie di fruizione digitale, virtual reality, mixed e augmented reality, con la progettazione di slot predisposti per il fruitore, che può indossare tipologie diverse di visori 3D e visualizzare parti delle monoposto, o fruire di viste interattive del territorio. La sperimentazione ha riguardato soprattutto le tecniche di fine art, con realizzazione di stampe a filigrana, incisioni laser, metalli e supporti tecnici. Gli schemi high-tech delle monoposto sono graficizzati come organismi vivi, aperti come tavole anatomiche, dalle quali si possono cogliere parti di telaio, di motore, sospensioni, con un approccio pittorico all’illuminazione che ha trasformato la meccanica in opere artistiche”.
La mostra-museo ASTRO nella cornice del progetto di Agrigento Capitale della Cultura 2025
L’iniziativa della mostra-museo rientra tra le attività del “Turismo delle radici” promosso dal Comune di Siculiana, ed è la prima opera a essere completata tra quelle previste in occasione di Agrigento Capitale della Cultura 2025. Un’occasione per conoscere quest’antico borgo e il suo Santuario del Santissimo Crocefisso, con una vasca ebraica per le abluzioni, del XV Secolo, l’imponente Castello Chiaramontano, i vicoli e, naturalmente, la casa dove abitava Giovanna, antenata del grande pilota.
Luisa Taliento
Libri consigliati:
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link