In Germania la Tredicesima esiste. Si chiama Weihnachtsgeld, letteralmente “Bonus di Natale” e gli importi sono superiori a 4.000 euro. Vediamo tutte le differenze tra il sistema italiano e quello tedesco. Si possono scoprire aspetti inattesi.
Pagata in anticipo
Una delle particolarità della Germania è che la Tredicesima arriva con largo anticipo. E’ pagata a novembre, in modo che il lavoratore possa affrontare le spese pre-natalizie con una somma aggiuntiva a cui poter fare riferimento. Differenza non marginale col sistema italiano, dove l’accredito avviene – in genere – dopo il 15 del mese di dicembre. Mentre in alcuni casi rischia di arrivare dopo Capodanno (come ad esempio per i lavoratori in Somministrazione).
Gli importi sono più alti
Gli importi del Bonus Natale tedesco sono più alti vanno dai 250 ai 4.000 euro, come mostra una nuova analisi dell’archivio tariffario dell’Istituto di Scienze Economiche e Sociali (WSI) della Fondazione Hans-Böckler.
Gli importi della retribuzione “di Natale” sono evidentemente rapportati al valore dei salari mensili dei metalmeccanici tedeschi, diversi a seconda delle regioni, ma comunque più alti di quelli italiani. Per le figure più qualificate si raggiungono anche i 7.000 euro mensili lordi. In più – di recente – è stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo valido fino al 31 ottobre 2026, quindi gli importi tenderanno a salire ulteriormente.
In Germania non corrisponde sempre al 100% delle retribuzione. Nelle aree dell’ovest dove è presente la contrattazione collettiva per l’industria metallurgica ed elettrica i metalmeccanici ricevono prevalentemente tra il 25 e il 55% del normale salario. Nell’industria siderurgica viene pagato il 110% di una retribuzione mensile, per cui l’indennità di Natale e l’indennità di ferie sono state combinate in un pagamento speciale annuale.
A chi spetta
Il Bonus Natale in Germania non spetta a tutti. Questo aspetto fa pendere la bilancia del vantaggio a favore dei lavoratori italiani: nel nostro Paese nessuno è escluso dalla Tredicesima. Anche se bisogna dirlo, i salari in Germania sono più alti, per cui l’assenza della Tredicesima è comunque compensata da un netto mensile più sostanzioso spalmato durante tutto l’anno.
Nell’industria metallurgica ed elettrica, anche i lavoratori con malattie a lungo termine hanno diritto a un bonus di Natale garantito dal contratto collettivo. Questo è regolato in modo diverso a livello regionale e nei singoli settori.
La Tredicesima spetta se il datore di lavoro tedesco è vincolato a seconda del contratto collettivo che applica. Nelle aziende che applicano un contratto collettivo viene pagata nel 77% dei casi. Mentre negli stabilimenti che non applicano un accordo sindacale solo il 41% la riceve. Le percentuali sono state verificate su una platea di 62.000 lavoratori.
Un altro aspetto che deve far riflettere è che le lavoratrici tedesche ricevono il “bonus di Natale” meno spesso degli uomini. Per le donne è il 48 per cento, per gli uomini il 54 per cento.
Anche l’importo del bonus di Natale è spesso legato all’anzianità di servizio: il pieno diritto di solito esiste dopo 36 mesi. Esclusi tutti coloro che hanno un’anzianità di appena 6 mesi. Non maturano e non ricevono neppure i singoli ratei mensili. Queste distinzioni non esistono in Italia, dove il sistema è più egalitario.
La Tredicesima può essere cancellata
La tredicesima in Germania non viene pagata da tutte le aziende. Abbiamo visto che dipende dal contratto collettivo applicato e dalla presenza – o meno – di un contratto firmato dai sindacati. In caso di assenza di un accordo sindacale l’azienda può decidere di erogarlo volontariamente per uno o più anni e poi improvvisamente decidere di non riconoscerla più.
In questi casi rientra tra quegli elementi variabili delle retribuzione che può anche venir meno. Situazione molto lontana da quella italiana, dove la tredicesima oltre a essere prevista dai CCNL, è anche tutelata da fonti legislative.
Tredicesima da rimborsare: ecco quando
Se il rapporto di lavoro termina dopo la data di pagamento, i dipendenti tedeschi non sono obbligati a rimborsare il bonus di Natale ai sensi dei contratti collettivi dell’industria metallurgica ed elettrica.
Ma accordi individuali o aziendali plurimi, vigenti soprattutto in quelle aziende che non applicano contratti collettivi sottoscritti dai sindacati, prevedono spesso la presenza di clausole di rimborso.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link