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La Sicilia e il caro


“Un mix fra l’imbroglio e la dabbenaggine”. Davide Faraone, capogruppo alla Camera di Italia Viva, attacca gli sconti sui biglietti aerei per i siciliani lanciati un anno fa dal presidente della Regione Renato Schifani.

Faraone ha incontrato i giornalisti insieme all’ex rettore e componente del direttivo nazionale del partito Fabrizio Micari con tanto di modellino di aeroplano sul tavolo per dimostrare, numeri alla mano, che gli sconti non hanno risolto il problema del caro voli.

“Abbiamo consultato i portali di Ita Airways e Aeroitalia che applicano direttamente lo sconto – spiega il deputato renziano – su biglietti che vanno da 206,75 euro a 477,75 per Ita e di 199,99 per Aeroitalia lo sconto è sempre lo stesso di 37,50 euro e non raggiunge il 25% propagandato da Schifani. Lo stesso l’entità del rimborso da richiedere per i voli Ryanair e easyJet che non sono inferiori a 600 euro per andata e ritorno”. Un fatto confermato anche da Ita Airways che spiega che la Regione ha fissato un tetto massimo per lo sconto che per i residenti è, appunto, di 37,50 euro a tratta e per le categorie protette (disabili, studenti e bassi redditi) arriva a 75 euro per ogni volo.

“Non solo lo sconto del 25% è un bluff – continua Faraone – ma anche l’annuncio in pompa magna di Schifani di un bonus del 50% per il periodo di Natale è rimasto tale. Non è arrivato nessun bonus e nel frattempo i posti sugli aerei per il periodo delle feste sono quasi esauriti, forse Schifani e Aricò vogliono farlo partire quando nessuno dovrà più fare il biglietto”.

Per Faraone i 30 milioni di euro stanziati in precedenza e gli altri 17,2 milioni aggiunti in variazione di bilancio “sono soldi buttati nel cestino che potrebbero servire per bandire una gara internazionale basata su una precisa programmazione per affidare alcuni collegamenti come quelli per Roma e Milano a un compagnia fissando un tetto alle tariffe”. Per Micari “si continua ad agire in termini di emergenza mentre si dovrebbe pianificare con attenzione una politica complessiva del trasporto aereo che coinvolga e valorizzi tutti e quattro gli aeroporti, compresi Trapani e Comiso”.

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Per Faraone si dovrebbe imitare la Sardegna: “Grazie alla gara i sardi pagano sempre 65,85 euro per volare a Roma. Con Aeroitalia da Cagliari e con Ita da Alghero. Le altre compagnie alla luce della gara si vanno ad allineare. Il sistema degli sconti ha portato invece la Sicilia a pagare due volte le compagnie”.

«L’onorevole Faraone dovrebbe rivedere i rudimenti di ingegneria gestionale prima di fare dichiarazioni tanto sgangherate quanto fuorvianti. Le norme sulla continuità territoriale, infatti, prevedono l’affidamento in esclusiva delle singole tratte a un solo vettore, cosa impensabile per una regione come la Sicilia con quasi 5 milioni di abitanti, oltre ai milioni di turisti e visitatori che la frequentano. La presenza di un unico vettore annullerebbe la concorrenza e ridurrebbe notevolmente il numero dei voli sulla singola tratta». Lo dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò.

«Con il provvedimento del bonus “caro voli” – aggiunge – sono stati rimborsati oltre 500 mila siciliani e lo stesso ha ricevuto l’approvazione dei gruppi parlamentari regionali anche nel corso delle sedute d’Aula sulle recenti variazioni di bilancio dove è stato approvato un ulteriore stanziamento di 17 milioni di euro per favorire il ritorno dei siciliani in vista delle imminenti festività natalizie. Bisogna, inoltre, dire – sottolinea Aricò – che il prezzo fisso dei biglietti aerei della Sardegna, dove è in vigore la continuità territoriale, varia da 149 a 169 euro anche in bassa stagione. In Sicilia, invece, il prezzo medio nella bassa stagione è notevolmente inferiore. Lo sconto praticato ai siciliani non soltanto ha consentito l’aumento del traffico aereo nel 2024, ma anche la diminuzione dei prezzi dei biglietti, circostanza certificata dalle compagnie aeree».

«È giusto precisare, infine, che le compagnie ITA e Aeroitalia applicano lo sconto direttamente all’emissione dei biglietti, in forza di una convenzione diretta con l’assessorato regionale delle Infrastrutture, mentre tutti gli altri viaggiatori possono richiedere il rimborso attraverso la piattaforma dedicata “Siciliapei” che, dopo il primo momento di collaudo, adesso – conclude – opera in maniera efficace e tempestiva garantendo i rimborsi nei tempi previsti. Attualmente, sono in elaborazione i pagamenti delle richieste immesse a novembre».

 





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