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Con i suoi mulini storici l’Alta Val Tidone promuove il “Turismo delle radici”


La tradizionale festa dei Mugnai, che si è tenuta domenica nella pittoresca e affascinante atmosfera del Borgo di Mulino Lentino, è stata l’occasione per lanciare il progetto di Turismo delle Radici per il quale il Comune di Alta Val Tidone ha ottenuto nei mesi scorsi uno specifico contributo grazie al bando promosso dal Ministero degli Affari Esteri e legato alla ripresa del settore del turismo nell’Italia Post Covid 19 finanziato da Next Generation Eu.

«La nostra terra di Alta Val Tidone – ricorda il Sindaco Franco Albertini – terra di confine e di passaggio per eccellenza nella storia, anche se poco se ne è parlato e se ne parla, ha conosciuto l’emigrazione verso l’America, in particolare il Sud America, la Francia, la Germania e la stessa Svizzera per lavori stagionali. Con questo progetto, compiamo un primo passo per codificare e mappare una realtà nascosta, quanto ramificata sul territorio, soprattutto tra fine Ottocento e Novecento e per promuovere quello che viene definito il Turismo delle Radici, cioè il turismo di ritorno nei luoghi d’origine».

Ad intervenire sul tema, nel corso del convegno organizzato presso il Mulino Lentino, è stata Silvia Magistrali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza: «Il solo Comune di Alta Val Tidone – ha ricordato – conta oggi il 7.7% di residenti iscritti all’anagrafe italiani all’estero, su una media del territorio piacentino del 6.5%. I discendenti di seconda e terza generazione degli emigrati decidono sempre più spesso di fare ritorno nei territori d’origine, anche solo per turismo oppure per reinsediarsi nelle terre degli avi. Si tratta di un riappropriarsi della propria identità».

A darne concreta testimonianza sono stati gli interventi di Carina Fiocchi, nata in Argentina ma che ha voluto ripercorrere a ritroso le orme del padre Roberto Fiocchi, emigrato dall’Alta Val Tidone con la famiglia di mugnai negli anni ’50 e rientrato in Patria in età adulta. Carina l’ha seguito negli anni ’90, tornando «in queste terre, che ho capito essere casa. Da allora vivo qui, dove ancora c’è mio padre. Amo l’Argentina ma anche la Val Tidone». L’assessore Giovanni Dotti ha invece ripercorso l’esperienza di Aldo Savini, emigrato in Venezuela ma poi ritornato in Val Tidone dove è stato per un periodo anche sindaco di Nibbiano.

«Il Comune di Alta Val Tidone – ha detto Franco Albertini – ha in animo di fare una mappatura di queste esperienze e di tutte quelle che affiorassero. Da quando abbiamo dato annuncio di questo progetto, già diversi concittadini si sono palesati per raccontare la propria storia e quella di emigrazione della propria famiglia. Il turismo delle radici è un progetto di sviluppo ma anche di comunità a cui teniamo molto e l’abbiamo legato ai mulini che sono uno dei nostri luoghi identitari».

Attorno al Mulino e ai suoi prodotti la giornata è proseguita, sempre nell’ambito del progetto Turismo delle Radici, con lo show cooking di De Smart Kitchen che ha proposto il classico Batarò in una veste gourmet in cui non è mancato il Nero di Pecorara, il tartufo de.co. che è oggetto di un ambizioso progetto di promocommercializzazione che vede il Comune di Alta Val Tidone in prima fila. Oltre alla visita al Mulino, alla benedizione dei prodotti e alla premiazione del mugnaio Bertolo, erede di una tradizione di arte molitoria che affonda le sue radici fin nel 1742, la giornata è trascorsa tra assaggi di prodotti tipici, i piatti preparati dalla maestria della famiglia Borghi che gestisce il Borgo di Mulino Lentino e degli artigiani locali. Il tutto con la partecipazione organizzativa dell’Associazione Sentiero del Tidone, presente con il presidente Daniele Razza, mentre la manifestazione si è conclusa con l’intervento musicale di Maddalena Scagnelli e gli Enerbia, che insieme al coro della Val Curiasca hanno ripercorso nei canti le storie di emigrazione.

«Rivolgo un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo evento, a partire dalla famiglia Borghi e l’associazione Sentiero del Tidone, che sono partner importanti del Comune di Alta Val Tidone nella cura e promozione del nostro territorio ha sottolineato in chiusura il sindaco Franco Albertini –. Così come ringrazio chi ha permesso di unire a questa festa dei Mugnai l’avvio del progetto Turismo delle Radici che sono certo saprà essere un altro strumento per riscoprire la nostra identità e per guardare a un futuro di sviluppo per questa terra».



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