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QUANTO COSTERA’ LA SCELTA ISOLAZIONISTA SU GEAL SPA IN TERMINI DI TARIFFE ?


IL SINDACO E I PARTITI DI CENTRODESTRA
SPIEGHINO AI LUCCHESI QUANTO COSTERA’ LA SCELTA ISOLAZIONISTA SU GEAL
SPA IN TERMINI DI TARIFFE, MANCATI INVESTIMENTI E MANUTENZIONI.

Il tema futuro di GEAL,
non facile da capirsi di per sé, con gli ultimi sviluppi, ovvero il
ricorso al TAR da parte dell’Amministrazione Pardini contro
l’Autorità Idrica Toscana, si sta ulteriormente complicando. In
vista del Consiglio del 26 novembre 2024 ho presentato due
interrogazioni urgenti, chiedendo al Sindaco di rispondere e portare
i numeri durante la seduta consiliare del prossimo martedì 26
novembre, dedicato al futuro del servizio idrico.

Tutti noi sappiamo che
l’acqua è una risorsa preziosa di cui Lucca è ricca e quanto sia
necessario tutelarne la qualità con continui investimenti e
manutenzioni.

L’acqua è considerato
un bene pubblico, principio vigente dal referendum del 2011, quando
26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua non si
sarebbe potuto più fare profitto, riconoscendo il diritto all’acqua
potabile e sicura, come un diritto umano essenziale al pieno
godimento della vita.

Sappiamo anche che GEAL
spa, all’interno della quale abbiamo ancora un socio privato,
fornisce ai lucchesi un servizio idrico di buona qualità ad una
tariffa che anche se attualmente è la tariffa meno costosa in
Toscana è tra le più alte in Italia, un lucchese paga quasi il
triplo di quanto paga l’acqua un milanese (a Milano per 100 metri
cubi d’acqua si paga € 90 annui contro le € 244 di Lucca)

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

La durata della gestione
di GEAL spa è valida sino al 31.12.2025, secondo quanto stabilito
dal Protocollo di Intesa fra l’Autorità d’Ambito Territoriale n.
1 Toscana Nord, ora Autorità Idrica Toscana (AIT), Comune di Lucca e
GEAL SpA, sottoscritto il 29.12.2011 dalla giunta di centrodestra del
Sindaco Mauro Favilla.

Le leggi nazionali e
regionali prevedono che dopo il 31.12.2025, il servizio idrico a
Lucca sarà fornito da GAIA spa, società totalmente pubblica.

Questo
significa trovarsi a fare la vera politica con scelte importanti e
richiede di valutare bene come traghettare GEAL in una nuova società
alle migliori condizioni possibili, quali ad esempio pretendere
subito investimenti sul proprio territorio, conoscendo e entrando nel
piano degli investimenti della nuova società in tempi favorevoli,
con tariffe adeguate per i cittadini e salvaguardia del personale ad
oggi impiegato in GEAL. Condizioni che non si ottengono con slogan e
annunci propagandistici, rimandi alla politica del passato, ma con
trattative fondate su dati e piani finanziari per far sì che si
possa garantire alla città la sacrosanta e complessa tutela
dell’ambiente, che è oggi, ben diversa da quella che si faceva
negli anni ottanta.

A fronte di questa
situazione amministratori illuminati non dovrebbero avere paura di
assumere nuove scelte e trovare nuove strade per fornire migliorie,
atteggiamento che dovrebbe valere per ogni settore della pubblica
amministrazione.

Il Sindaco ha invece
scelto di mantenere l’esistente, timoroso d’affrontare una nuova
situazione e ottenere condizioni migliori, ha presentato ricorso
contro AIT, fra l’altro con presupposti giuridici deboli, per
prendere tempo, dando ad intendere di voler mantenere Geal in vita
anche dopo il 31 dicembre 2025, di fatto lasciando Lucca isolata da
ogni contesto.

Ma è giusto e onesto
dire ai nostri cittadini che questa scellerata scelta isolazionista,
ha come conseguenze certe, un costo maggiore per ogni lucchese ogni
anno. e rimandare nel tempo la cura della rete, la riduzione delle
perdite d’acqua,le fognature, la manutenzione delle tubazioni. Di
certo una sospensiva porterebbe vantaggi per il socio privato per la
ripartizione degli utili e alle casse del Comune, con la suddivisione
dei dividendi.

E’ quindi fuorviante
far credere che si voglia salvare GEAL per il bene della città, se
davvero vogliamo fare rimanere in vita il patrimonio di GEAL bisogna
farsi riconoscere il valore che abbiamo accumulato, le peculiarità
lucchesi dovute all’abbondanza di acqua di cui disponiamo, i
progetti PNRR da realizzare e quindi traghettare la società in una
nuova che abbia le adeguate caratteristiche per offrire un servizio
di qualità.

E a proposito di qualità
dovere di questa Amministrazione, come aveva fatto la precedente
giunta Tambellini, continuare l’allargamento a tutto il territorio
del sistema fognario e dell’acquedotto pubblico, investimenti, che
per correttezza va detto, furono realizzati grazie a un
cofinanziamento concesso dall’allora Ministro Altero Matteoli e
dalla Regione Toscana, che hanno comportato comunque anche aumenti
tariffari di circa il 6,2% per quattro anni.

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Finanziamenti Bed & Breakfasts

Se gli investimenti per
completare di fognature l’Oltreserchio incideranno solo sui
lucchesi anche dopo il 2025, di quanto aumenteranno le tariffe
ancora?

E come farà la “piccola”
Geal a ottenere dalle banche le decine e decine di milioni di euro
necessari per liquidare il socio privato, completare gli oltre 20 Km
di fognature tuttora mancanti e i tanti km di acquedotto ancora da
ultimare?

O il Sindaco pensa di
negare a una parte significativa di lucchesi, servizi minimi come
acqua potabile e sistema fognario pubblico per non aumentare le
tariffe?

Sarebbe stato
politicamente e amministrativamente molto meglio iniziare incontri
con AIT, Gaia, Regione e Governo per trovare finanziamenti e
sinergie, senza gravare sulle tasche di noi lucchesi, per tutelare
la falda del Serchio che fornisce acqua a tre provincie (Lucca, Pisa
e Livorno), mantenendo tariffe più basse, trattando anche
sull’ingresso di GEAL in GAIa spa.

Invece la maggioranza di
centrodestra cerca l’isolamento, di fatto chiudendo ogni rapporto
con AIT e Regione.

Oltre alle feste e
lucine, sembra che si sia trovato un altro modo per fare campagna
elettorale: con i ricorsi al TAR, tema ben più grigio del magico
natale, ma che funziona quando non si sa come fare, tanto basta dare
l’idea che si va contro e fare credere di dare protezione con la
forza, ma a tutela di chi ?

Non di certo dei
lucchesi, che ricordo sono per tradizione inclini ad ottenere
collaborazione dalle autorità competenti in materia, in questo caso
AIT, e dai livelli di governo superiori, qualsiasi sia la sponda
politica, come la Regione, per creare una gestione capace di dare
buoni frutti ai lucchesi e al patrimonio naturale che abbiamo la
fortuna di avere sotto gli occhi ogni giorno: l’acqua.

Chiara Martini consigliere comunale





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