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«Hai fatto del bene a tante persone»


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Una pagina bianca con un punto nero. E’ il punto che Marco Antonio Procopio vorrebbe mettere sulla vicenda che riguarda la morte di Margaret Spada, la 22enne morta dopo un intervento di rinoplastica a Roma, nel suo studio medico all’Eur. Così il medico, sotto indagine per la morte della giovane, torna sui social. Un post enigmatico che, a sorpresa, raccoglie moltissimi commenti positivi. «Un grande abbraccio, sei un ottimo dottore, e lo sarai sempre! Ti abbraccio di cuore».

Margaret Spada, cosa c’è dietro l’arresto cardiaco. Il cardiologo: «Si sarebbe potuta salvare»

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Il post su Instagram

Il medico subito dopo la tragedia aveva cercato di cancellare ogni traccia della sua attività dai social e si era chiuso nel silenzio più profondo. Poi ieri è arrivato il grande colpo di scena, con un messaggio criptico, preso d’assalto dai fan del dottore, tantissime donne e ragazze che lo invitano a non mollare: «Chi vi conosce sa…Vi vogliamo bene».

L’inchiesta

Il medico è accusato di aver causato il decesso di Margaret Spada, che si era recata nel suo studio di via Cesare Pavese per una rinoplastica ma è morta in seguito alla somministrazione dell’anestesia.

Poi ci sono gli appunti delle autorità sanitarie, secondo cui l’ambulatorio non aveva le necessarie autorizzazioni per effettuare interventi del genere.

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I commenti positivi

Ma sono in tanti a prendere le parti del medico: «Chi non li conosce di persona non può parlare – scrive Gianna – sono persone di una umanità infinita e vi posso dire che il loro lavoro lo fanno per passione e non per soldi come tanti pensano. Hanno fatto del bene a tante persone e senza soldi».  Mentre Marzia esalta il curriculum universitario del medico, laureatosi in Romania, dopo aver fallito il test d’accesso alla facoltà di medicina del Gemelli: «La laurea in Romania come tutti dite non c’entra proprio niente visto che lì ci sono le migliori università che mentre studi ti fanno anche praticare cose che in Italia ci sogniamo, anzi ricordatevi che è proprio l’italia che va avanti di raccomandazioni».

Bocciato ai test

Intanto emerge che Procopio, prima di laurearsi in Romania, aveva tentato di iscriversi all’università cattolica del Sacro Cuore di Roma Agostino Gemelli, uno dei più prestigiosi atenei in campo medico, senza riuscire a superare il test dove arrivò 6230esimo. Nel 2011 – come scrive La Repubblica – prese 13,5 su 100, piazzandosi in fondo alla graduatoria.

Chi è

Nato in Brasile, 32 anni, Marco Antonio Procopio è il medico chirurgo che doveva operare la 22enne Margaret Spada, in un ambulatorio di un centro medico della Capitale al civico 410 di viale Cesare Pavese, in zona Eur. Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’università di “Vasile Goldis” di Arad, in Romania, è uno dei due indagati per il decesso della giovane. 

Non fu rianimata in modo corretto

Margaret Spada non fu rianimata subito e neanche in modo corretto. A dirlo la relazione della Asl sul percorso clinico-assistenziale di Margaret, 22enne di Lentini, in provincia di Siracusa, morta dopo un intervento di rinoplastica senza osteotomia nello studio medico di Marco e Marco Antonio Procopio, indagati per omicidio colposo. «L’edema cerebrale e l’esame neurologico – si legge nella relazione dell’Asl – era incompatibile con una corretta e pronta rianimazione cardiopolmonare prima dell’intervento del 118». Nuovi tasselli importanti emergono dalle indagini sulla morte della ragazza che dopo l’anestesia locale ha iniziato a sentirsi male fino all’arresto cardiaco. Dal momento del malore alla chiamata al 118 da parte dei due medici, sarebbero passati tra i cinque e i 10 minuti. Un tempo infinito in una situazione così critica, minuti nei quali padre e figlio avrebbero cercato – come si vede dal video girato dal fidanzato di Margaret – di effettuarle il massaggio cardiaco. Salvo poi accorgersi di non riuscire nell’intento e chiamare il 118 facendo richiesta esplicita di un rianimatore. Sembra che nessun defibrillatore sia stato utilizzato, ma della presenza dell’attrezzo di emergenza nello studio – e dei farmaci salva vita – si saprà di più dopo il sopralluogo dei militari del Nas previsto per metà settimana. Intanto però sono iniziate le convocazioni degli inquirenti per ascoltare le ex pazienti dello studio Procopio sui tipi di intervento a cui sono state sottoposte nello studio non autorizzato.

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