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“Cresce la domanda ma non l’offerta”


Manca poco più di un mese alle festività natalizie e, come ogni anno, il problema dell’aumento dei prezzi dei biglietti dei treni fa discutere. Fanpage.it ne ha parlato con Tito De Cicco, responsabile dell’Osservatorio Trasporti Federconsumatori Abruzzo: “Ogni anno aumenta la domanda ma l’offerta resta inalterata”.

Vivi lontano dalla tua città e stai avendo difficoltà a tornare a casa in treno o in aereo per Natale? Raccontaci la tua storia cliccando qui e compilando il form.

Manca poco più di un mese alle festività natalizie e, come ogni anno, il problema dell’aumento dei prezzi dei biglietti dei treni fa discutere.

Sia sul sito di Trenitalia che su quello di Italo i biglietti con tariffe standard stanno andando a ruba. Ad esempio, sono già esauriti in alcune fasce orarie, come quella delle 9.15 di venerdì 20 dicembre sulla tratta Milano-Roma. È invece disponibile la Prima Business Italo al prezzo di 145 euro (solo andata).

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Sempre nella giornata di venerdì 20 dicembre, un biglietto con tariffa standard di Trenitalia sulla tratta Milano-Roma con partenza alle ore 9.10 costa, come si vede sul sito, 114 euro.

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Per riuscire a risparmiare e pagare un viaggio di sola andata 65,30 euro bisogna scegliere un’alternativa con un cambio per un totale di 8 ore e 40 minuti di viaggio. 

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Anche i prezzi di servizi come Flixbus, molto usato da chi non riesce a sostenere i costi dei biglietti durante l’anno, nel periodo natalizio tendono a salire. Al 18 novembre un biglietto di sola andata da Milano a Roma con partenza alle 8.05 e arrivo alle 16.15, per un totale di 8 ore e 10 di viaggio, costa 111 euro.

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Per quale motivo si verifica questo fenomeno? Fanpage.it ne ha parlato con Tito De Cicco, responsabile dell’Osservatorio Trasporti Federconsumatori Abruzzo.

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“Ogni anno la domanda cresce ma l’offerta resta la stessa”

“Ci sono un paio di aspetti che sono strutturali. Io conosco molto bene la situazione sulla Milano-Pescara-Bari, per esempio: il 21 dicembre un viaggiatore per andare da Milano a Pescara deve pagare fino a 225 euro (con partenza alle 14.35 e arrivo alle 18.47 in classe Executive, i posti nelle altre classi sono terminati, ndr). Il mese successivo, invece, il prezzo scende a poco più di 60 euro”, spiega Di Cicco.

“Perché succedono queste cose? Perché su questa tratta non c’è concorrenza e il prezzo viene deciso da una sola azienda. E un monopolista non può essere condizionato nemmeno dallo Stato”, aggiunge.

Secondo Di Cicco, infatti, la questione è che, di fronte a un problema che si ripresenta ogni anno, le aziende non adeguano l’offerta alla domanda che, in questi periodi, tende a crescere in maniera esponenziale. “In passato, in periodi a intenso traffico, siccome cresceva la domanda, cresceva anche l’offerta, esistevano i treni “straordinari” durante le feste”, ricorda.

“In Francia, per esempio, se io parto da Marsiglia e voglio arrivare a Parigi, posso scegliere se usare l’Alta Velocità oppure, pagando meno e mettendoci di più, il Regionale Veloce. Il vero scandalo è che da noi i Regionali non costituiscono un’alternativa valida. Il cittadino così non può scegliere ed è costretto a pagare la Freccia”, prosegue Di Cicco.

Infatti, treni regionali non riescono a coprire adeguatamente tutte le fasce orarie e costringono i viaggiatori a lunghe attese e viaggi molto impegnativi.

“È importante denunciare l’aumento dei prezzi, sicuramente, ma bisogna fornire una soluzione. Bisogna dire che, anche in una situazione di concorrenza, devono essere garantite alternative e il diritto al viaggio. Così il prossimo Natale non ci troveremo a parlare di nuovo del problema”, commenta.

Tra l’altro, per tentare di  arginare il fenomeno, potrebbe anche esserci un intervento esterno all’azienda, un intervento statale, “che imponga determinati comportamenti”. Intanto, quella del potenziamento dei Regionali Veloci potrebbe essere un’alternativa più che valida.

“I tempi possono essere leggermente più lunghi ma in questo modo si può assorbire la clientela eccedente e garantire comunque il diritto al viaggio. – conclude De Cicco – Al momento invece l’offerta resta inalterata e così i prezzi per i viaggiatori aumentano”.

La posizione di Trenitalia

Fanpage.it sull’argomento ha interpellato anche Trenitalia. Dall’azienda riconoscono che i prezzi sotto le festività natalizie sono condizionati dalla disponibilità dei posti e dalla programmazione del viaggio (in alcuni giorni della settimana i biglietti costano meno e in altri di più).

Trattandosi di posti che tendono a esaurirsi in fretta, vista la grande richiesta, quelli con il prezzo migliore terminano più rapidamente e a rimanere sono solitamente quelli con un prezzo superiore.





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