Disponibilità media più che raddoppiata, età media dimezzata: non è un trend da dare per scontato, soprattutto se si parla di trasporto pubblico. In otto anni Eav, l’Ente autonomo Volturno, è riuscito in questa impresa “ricostruendo” una flotta di autobus che oggi è tra le più giovani d’Italia. La Divisione trasporto automobilistico dell’Ente gestisce 386 autobus con un’età media di 5,7 anni (era 11,3 nel 2016) e una disponibilità media di 287 mezzi (erano appena 139 nel 2016). «L’incremento del numero dei mezzi della flotta e il suo svecchiamento sono due aspetti fondamentali, che testimoniano quanto il nostro impegno stia andando nella direzione della mobilità sostenibile, del rigore e della sicurezza», sottolinea il presidente di Eav, Umberto De Gregorio, ricordando anche l’assorbimento di aziende fallite e il salvataggio dei posti di lavoro.
«Nel 2016 abbiamo ereditato il fallimento di Eabus – ricorda De Gregorio – abbiamo dovuto riacquistare tutti i beni dal fallimento, depositi, bus e attrezzi, e assorbire tutti i dipendenti, pagare il Tfr che non era stato pagato. Insomma, siamo ripartiti da zero e non è stata una passeggiata». Un percorso a ostacoli, che però ha portato a ottenere risultati importanti, anche grazie al supporto delle istituzioni: «La Regione Campania, guidata dal presidente Vincenzo De Luca, ha dato alle aziende negli ultimi cinque anni circa 1.500 bus nuovi – ricorda ancora il presidente dell’Ente autonomo Volturno – tutte le aziende del trasporto pubblico locale, tra cui Eav, Air e Anm, hanno potuto cambiare completamente o quasi il parco macchine, dimezzando l’età media della flotta e raddoppiando la disponibilità dei mezzi».
Sul fronte delle risorse umane, le acquisizioni hanno permesso di salvare i posti di lavoro, passando, nella Divisione trasporto automobilistico, da un organico di 710 dipendenti (di cui 483 conducenti) nel 2019 agli attuali 1.008 (di cui 761 conducenti). «Nel 2022 abbiamo, insieme ad Air, preso in carico i servizi della ex Ctp che era dolorosamente fallita, abbiamo assorbito i dipendenti, e cercato di riattivare una situazione comatosa – spiega De Gregorio -. Il tutto mentre portavamo avanti un piano di assunzioni che ha visto entrare in Eav oltre 1.200 dipendenti, di cui un terzo circa sul servizio della gomma. Abbiamo inserito giovani e meno giovani provenienti da altre regioni d’Italia che hanno trovato finalmente l’opportunità di fare il lavoro di autista sul proprio territorio. Anche la popolazione lavorativa femminile lentamente sta risalendo rispetto al passato».
Ai passi avanti sulla parità di genere si è aggiunto l’impegno per la mobilità sostenibile. In occasione dell’anno di Procida Capitale della Cultura, per esempio, sono stati inseriti i primi bus elettrici operanti in Campania nel Tpl; il resto della flotta è quasi completamente Euro 6. Senza dimenticare che, grazie ai fondi del Pnrr, Eav «ha in corso di realizzazione a Piedimonte Matese il primo impianto di produzione di idrogeno del Mezzogiorno, per sperimentare un servizio sia di bus che di treni ad idrogeno in fase di acquisizione», ricorda De Gregorio.
Eav serve bacini importanti anche dal punto di vista turistico: a Procida, dove si offrono circa 400mila km l’anno, i servizi consistono principalmente nel collegamento tra i due estremi (porti della Marina e Chiaiolella) e nella copertura capillare dell’intera isola. Oltre a Procida, Eav serve Sorrento, Ischia e Campi Flegrei. A Ischia i sei comuni sono serviti con linee di tipo urbano (comune di Ischia e zona Ischia Ponte) e suburbano, con un servizio di forza lungo la costa dalla zona del Porto verso Casamicciola, Lacco Ameno, Forio fino a Sant’Angelo e ulteriori servizi circolari che coprono anche il versante opposto verso Barano. Le difficoltà sono rappresentate soprattutto da strade e percorsi a volte accidentati e dalla necessità di rispondere alla domanda di trasporto sia dei turisti sia dei pendolari. «In queste aree – prosegue il presidente di Eav – i risultati in termini di gettito sono interessanti se raffrontate ad altri territori dove invece sembra che i bus siano frequentati da fantasmi, perché nessuno o quasi paga il biglietto, con grave nocumento per il servizio». Il consuntivo del 2023 certifica che, rispetto all’anno precedente, nella zona di Sorrento l’evasione si è ridotta dal 17,6% all’11,7%, nella zona flegrea è passata dal 37,5% al 30,9%, nella zona dei servizi ex Ctp si è ridotta dal 34,7 % al 29,5%. Capitolo a parte la zona afferente ai servizi ex Vesuviana mobilità, dove si registra un livello stabile di evasione pari a circa il 36%.
Per quanto riguarda la Città Metropolitana di Napoli, nell’ultima gara della Regione, Eav ha lasciato il testimone a un’altra società. «Eav ha mantenuto i conti in equilibrio in questi anni, per un impegno preso con il Mef nel 2016-17 quando abbiamo evitato il fallimento di Eav che aveva debiti per oltre 750 milioni, oggi ripianati – aggiunge il presidente De Gregorio -. Non abbiamo partecipato alla gara del lontano 2017 perché i numeri, a nostro avviso, non quadravano. Siamo tuttavia in stretto contatto con Busitalia, aggiudicatario della gara, per trovare forme giuridiche di collaborazione che ci vengono richieste per assicurare una sostanziale continuità di servizio e per i dipendenti. Il contratto tra Busitalia e la Regione – conclude – non è ancora stato firmato e noi vigileremo affinché i diritti della nostra società, degli utenti e dei dipendenti vegano tutelati al cento per cento».
Dal centro di Napoli alla penisola sorrentina milioni di chilometri per pendolari e turisti
Eav offre servizi in contratto con la Regione Campania pari a circa 17,5 milioni di km all’anno, di cui l’80% sulla terraferma (prevalentemente nell’area metropolitana di Napoli e in alcuni comuni delle province di Avellino e Salerno) e il restante 20% sulle isole di Ischia e Procida. Il volume complessivo comprende anche la quota dei servizi ex Ctp assorbita da Eav nel 2022. L’offerta chilometrica media complessiva si traduce in circa 3.100 corse giornaliere nel periodo scolastico. Il servizio viene offerto in un bacino, compreso le isole, che comprende circa 100 comuni e 3.000.000 di abitanti. Solo sulla terraferma il servizio offerto è pari a 13,7 km/anno circa e si articola in un 30% nell’area Flegrea, il 60% equamente distribuito tra i comuni dell’area vesuviana e nolana, torrese/vesuviana costiera e quelli dell’area nord di Napoli e il restante 10% nella penisola sorrentina. Gli ulteriori 3,8 milioni di km sono invece offerti sulle isole di Ischia e Procida. Si tratta di un territorio molto diversificato dal punto di vista geografico, demografico e dello sviluppo urbanistico che ha necessitato gradualmente dell’adeguamento dell’offerta dei servizi alla domanda di trasporto.
I collegamenti con Napoli città e i suoi principali nodi di interscambio (stazione centrale, Campi Flegrei e metro collinare alle stazioni Scampia e Frullone) valgono circa il 35% e che prevalentemente integrano parte dell’offerta dei servizi ferroviari Eav della Circumvesuviana e Cumana. I servizi locali, pari al 40%, si sviluppano all’interno delle singole aree territoriali e che in molti casi sono strettamente connessi alle linee di forza sulle direttrici Napoli-Monte di Procida, Napoli-Nola-Monteforte e Napoli-Scafati. Alcuni di essi poi, come nel caso delle penisole sorrentina e flegrea, pur considerando le particolari caratteristiche morfologiche, consentono comunque la copertura capillare delle diverse località e assolvono fortemente alla domanda del flusso di turisti che caratterizza quelle zone. I servizi urbani, pari al 15%, riguardano i comuni di Bacoli, Castellammare di Stabia, Pomigliano d’Arco, Pozzuoli, Quarto, San Giorgio a Cremano, Somma Vesuviana e Torre del Greco. I servizi dedicati, pari alla quota del 10%, comprendono un’offerta che si diversifica in collegamenti con Poli Universitari (Monte Sant’Angelo, Agnano, Zona Ospedaliera e il Campus di Fisciano), distretti industriali (Cis e Interporto Nola), siti turistici e hub intermodali (porto di Napoli, aeroporto Capodichino, stazione AV Afragola, area archeologica di Pompei, Vesuvio e Monte Faito). Inoltre, appartengono a questa tipologia anche i cosiddetti servizi sostitutivi automobilistici che integrano quelli ferroviari di Circumvesuviana e Circumflegrea con corse prevalentemente erogate in orari a ferrovia non operativa. Sempre riguardo ai servizi dedicati, va sottolineato che, nonostante la loro particolare natura, l’Eav nel corso del tempo ha fortemente creduto in questi servizi investendo risorse con un impegno aziendale non trascurabile. Tenuto conto del trend in forte crescita sia dei flussi turistici che della mobilità studentesca e universitaria, e in considerazione anche dell’impegno della Regione Campania a destinare risorse annuali proprio per gli studenti, la quota di questi servizi è certamente orientata ad ulteriori implementazioni future.
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