In Calabria le nuove generazioni alla guida delle aziende storiche. Prova provata gli “oscar” al Mediterranea Food Week. Ecco i nomi
Sta avvenendo, in Calabria, un passaggio generazionale da tenere in considerazione. Le giovani “leve” di famiglie storiche e consolidate, ma non solo, sono alla guida delle aziende che, da tempo ormai, fanno parlare di sé. Per il prodotto, per il mercato, per la qualità, per l’unicità. Ed anche per una nuova comunicazione, in positivo.
Dall’olio al pane, dalle passate di pomodoro al fagiolo (poverello, ovviamente, presidio Slow food da poco tempo), dalla ‘nduja alla sardella. Ma potremmo allargare il ragionamento (e la notizia) anche nel campo degli altri prodotti enogastronomici calabresi che, negli ultimi anni finalmente, trovano riscontro e apprezzamenti nazionali. Il vino, appunto. E poi i Consorzi, quello di Bivongi Doc solo per citare un esempio. Ebbene, a “capo” delle aziende ecco spuntare giovani rampanti, preparati, pronti alle sfide del mercato e ad un rilancio della propria terra, oltre che del loro marchio. Le attenzioni al packaging, la partecipazione a convegni e concorsi. Alle fiere nazionali ed internazionali. “L’ascensore sociale”, che sale i piani della vita. Con i racconti e con nuove storie di produttività.
Prova provata? Gli “Oscar” della Mediterranea Food Week assegnati nel corso di un bellissimo evento tra Spilinga, Nicotera, Tropea, Pizzo.
Giovani e donne le più premiate
I nomi? Teresa Maradei, Mara Alessio, Greta Pirro, Ivan Muraca, Antonio Lucchetta, Tommaso Fiamingo. Andate a spulciare i loro curricula e le loro aziende: scoprirete grandi aspettative ed ottimi risultati. Prodotti incredibili che, grazie alla “verve” dei giovani, sono divenuti riferimenti importanti per il mercato.
“Donne, Narrazione, Coraggio“: è questo l’altro aspetto, sorridente, della medaglia. Oltre che giovani, la maggior parte è anche donna. Antea Godano, altro esempio fantastico, è una pasticcera a Spilinga capace di attrarre visitatori da tutta la provincia e creare dolci, gelati, torte da… leccarsi i baffi. Rosella Ruggiero è a capo di uno degli eventi sul vino, a Vibo, più seguiti di sempre. Mentre Giovanna Pizzi è la “penna” per eccellenza che racconta di Calabria e delle Calabria con un linguaggio appassionato, acculturato e competente. Proprio per esaltare il meglio che c’è, se c’è. Anche loro tre sono state premiate con gli “Oscar” del Mediterranea.
Gli altri premi:
“Cultura, Storia e Territori” assegnato al Comune di Spilinga, all’Associazione Mare Pulito, all’Accademia del Bergamotto di Reggio Calabria, all’Accademia Internazionale Dieta Mediterranea di Nicotera ed all’Istituto Albeghiero IIS “Galluppi” di Tropea.
Mangiare è un atto politico
Gli Oscar e le giovani “forze” raccontate sono state, appunto, al centro di una bella manifestazione.
Cinque giorni alla scoperta delle radici della Dieta Mediterranea. Con scuole coinvolte, amministratori, imprenditori, chef, nutrizionisti, docenti, giornalisti e gastronomi che si sono alternati nelle diverse tappe dell’evento. “Mangiare non è solo nutrirsi, ma un atto politico e culturale. Significa scegliere cosa sostenere, chi premiare e quale mondo immaginare per il futuro”, hanno sostenuto Corrado Rossi e Pietro Pietramala dell’associazione Km0, organizzatrice della kermesse.
Un successo senza precedenti per il Festival che valorizza e promuove attività di informazione e divulgazione sulle produzioni agroalimentari calabresi e l’educazione alimentare.
Ed un programma ricchissimo: dal laboratorio di cucina presso il “Galluppi” di Tropea agli incontri didattici con gli studenti dell’istituto. Dagli show cooking ed analisi organolettica ed olfattiva degli oli extravergini di oliva, a cura dell’Accademia Internazionale di Cucina Mediterranea – Spilinga, in collaborazione con il Consorzio olio di Calabria Igp, passando per la manifestazione su “La Dieta Mediterranea come antidoto per la salute ed il territorio” con l’utilizzo dei prodotti del Gal Terre Vibonesi. Dai press tour sulla nduja di Spilinga e sul peperoncino di Calabria, con la degustazione di prodotti tipici a km zero e la “scoperta” del tartufo e dello zibibbo di Pizzo al Wine Taste Experience.
Molto partecipati anche gli incontri istituzionali ed i diversi laboratori di cucina. Come quello presso il salone comunale del Comune di Spilinga alla presenza di Enzo Marasco, Vittorio Caminiti, Antonio Leonardo Montuoro, Nicolantonio Cutuli, Eleonora Rombola’, Franco Procopio, Franco Barbalace, e quello denominato “Nutri Lab” con chef e nutrizionisti ai fornelli, in collaborazione con esperti dell’Associazione Scientifica Biologi senza Frontiere rappresentata da Giovanni Misasi.
Bellissima la “Passeggiata della salute”, tour alla scoperta del centro storico di Nicotera in collaborazione con “Anziani Italia” Rete Associativa del presidente Maria Brunella Stancato. Non per ultima, la video ricetta live “Sua maestà la Fileja”, uno story cooking con lo chef Roberto Spizzirri e l’Associazione Mare Pulito “Bruno Giordano” con Francesca Mirabelli.
La manifestazione è stata finanziata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste a seguito dell’Avviso contributi per iniziative di rilievo locale, regionale e interregionale rivolte ad azioni di valorizzazione nel settore agricolo e agroalimentare, anno 2024. Ma non è questo il punto: la notizia è che giovani e donne di Calabria sono in rampa di lancio.
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