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Nuovo Codice della Strada: piste ciclabili, le regole


Nel nuovo Codice della Strada, nei giorni scorsi approvato dal Senato in via definitiva, ci sono importanti novità relative alla circolazione delle biciclette e all’intero settore della mobilità sostenibile e della sharing mobility.

La finalità della riforma è quella di accrescere la sicurezza stradale in Italia. Oltre a introdurre provvedimenti in materia di guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, eccesso di velocità, uso del cellulare al volante, guida per neopatentati, c’è tutta una serie di norme che disciplinano la mobilità dolce.

Analizziamo cosa cambia per i ciclisti e gli utenti di monopattini e di altri mezzi di micromobilità, specie a ridosso del Black Friday. Se state pensando infatti di sfruttare le offerte del “venerdì nero” per bici e monopattini, è bene che vi teniate aggiornati sulle nuove normative: potrebbe rendersi necessario l’acquisto di nuovi accessori per evitare multe e sanzioni.

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Biciclette e ciclisti: le tutele previste

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, scattano varie misure a tutela dei ciclisti. Essi sono legalmente riconosciuti come utenti deboli della strada, al pari di pedoni, disabili in carrozzina e chiunque necessiti di particolare tutela dai pericoli derivanti dalla circolazione.

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La nuova normativa prevede l’obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri in caso di sorpasso di una bicicletta con il proprio veicolo, laddove le condizioni stradali lo consentono.

Il Codice, inoltre, introduce la possibilità di realizzare presso i semafori le zone di attestamento ciclabile, note anche come case avanzate. Si tratta di stalli di arresto riservati alle biciclette, delimitati da segnaletica orizzontale, in posizione avanzata rispetto alla linea di stop per i veicoli a motore. Qui i ciclisti possono stazionare in attesa del semaforo verde.

Non sarà possibile, però, istituire le corsie avanzate su tutte le strade. Infatti sono previste solo su quelle con una sola corsia per senso di marcia, con limite di velocità non superiore a 50 Km/h (quindi sostanzialmente in area urbana) e già dotate di pista o corsia ciclabile.

Nuovo codice della strada: le piste ciclabili

Il nuovo Codice della Strada era particolarmente atteso anche per la disciplina delle piste ciclabili nelle città. Un’esigenza emersa soprattutto in seguito alla recente proliferazione di numerose corsie ciclabili (bike lanes). La differenza tra piste e corsie ciclabili è presto detta: le piste sono quelle in sede protetta, delimitata da cordolo, non percorribili in alcun modo da mezzi motorizzati; le corsie sono invece delineate unicamente da segnaletica orizzontale e consentono, in alcuni casi, la circolazione in promiscuo di biciclette e mezzi a motore.

Ebbene, la legge ora limita la possibilità di realizzare le corsie ciclabili. Esse si potranno progettare soltanto lungo il bordo destro di strade le cui caratteristiche non permettono l’allestimento di piste ciclabili con separazione netta dalla carreggiata. Tutti gli interventi di questo tipo, inoltre, dovranno essere sottoposti a uno specifico regolamento del Ministero dei Trasporti.

Le amministrazioni comunali, infine, potranno permettere la circolazione contromano delle biciclette soltanto nelle strade a senso unico con limite di velocità di 30 Km/h e già dotate di corsie o piste ciclabili a doppio senso di marcia. Il Codice definisce e riconosce inoltre le strade urbane ciclabili, a unica carreggiata e con 30 km/h e priorità alle biciclette, e le zone ciclabili, con stesso limite.

Le norme per monopattini e sharing mobility

Oltre alle norme del nuovo Codice della Strada sulle piste ciclabili, si vanno a regolamentare anche i settori della micromobilità elettrica e della mobilità condivisa. In particolare, tengono banco le misure relative all’uso dei monopattini.

Essi dovranno essere dotati di un contrassegno identificativo e di assicurazione per la responsabilità civile. Per quest’ultima ci si sta già orientando sui costi delle polizze per i monopattini elettrici. Quelli in sharing saranno vietati in aree extraurbane, mentre il casco sarà obbligatorio per tutti.

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Inoltre, il parcheggio dei monopattini sarà consentito esclusivamente nelle zone specificamente individuate dai comuni. Inoltre non potranno circolare su piste ciclabili e all’interno delle aree pedonali. Per quanto riguarda le bici elettriche (e-bike), non potranno superare i 250 watt di potenza e i 25 km/h di velocità, pena l’equiparazione ai ciclomotori.

Articolo Modificato Il:25 Novembre 2024



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