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“Nel verso giusto”, una raccolta di poesie al femminile per combattere ingiustizie e violenza 


Manca poco al 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e 28 autrici hanno dato vita all’antologia poetica “Nel verso giusto – Sguardi di resistenza di poete siciliane”, appena pubblicata da Edizioni L’Arca di Noè di Ignazio Mario Nardone. Il volume non vuole essere una raccolta femminista né un insieme di elaborati che tocchi esclusivamente le ragioni della questione femminile. Le autrici infatti rivolgono il loro sguardo alle varie emergenze sociali e personali di un’umanità che si scontra con le ingiustizie e la violenza.

Come si articola il libro “Nel verso giusto”

L’antologia “Nel verso giusto – Sguardi di resistenza di poete siciliane” è suddivisa in quattro sezioni: Discriminazione, Emarginazione, Invisibilità; Migranti; Guerra; Donne tra violenza e resilienza. Su ognuna di queste “colonne portanti” hanno lavorato le autrici, ognuna con la propria visione e la propria esperienza di vita. Tutte provengono dalle province siciliane e formano un coro per alzare la voce sulle tematiche sociali più scottanti e delicate. La prefazione del volume è a cura della poeta Anna Maria Bonfiglio. La copertina è stata realizzata dal pittore Giacomo Cuttone. Curatrici del volume sono la poeta e scrittrice Bia Cusumano e la poeta e storica Stefania La Via.

Le autrici sono tutte impegnate nel sociale e sono: Cinzia Accetta; Maria Allo; Liliana Arrigo; Margherita Biondo; Rosella Caleca; Jana Cardinale; Chiara Catanese; Rosa Maria Chiarello;  Iolanda Cuscuna; Bia Cusumano; Giovanna Fileccia; Marilina Giaquinta; Patrizia Giurleo; Ester Guglielmino; Maria La Bianca; Giuseppina Lauricella; Stefania La Via; Ornella Mallo; Maricla Micale; Giuseppina Mira; Ester Monachino; Adriana Montalbano; Adele Musso; Daniela Musumeci; Deborah Prestileo; Margherita Rimi; Loredana Semantica; Francesca Traina.

Il racconto delle curatrici

Bia Cusumano, che è docente di lettere e latino presso il Polo Liceale di Castelvetrano e ha pubblicato vari libri di prosa e poesia, racconta le origini del progetto: “Quest’antologia nasce da una visione, da un sogno, quello di riunire tante donne che coltivano la parola e l’amore per la parola su temi impegnati, affinché possano rivolgere il proprio sguardo di resistenza sul mondo, prendendo posizione su temi scottanti come l’invisibilità, la discriminazione, la guerra, la violenza di genere, l’emarginazione. Io personalmente mi sono occupata della violenza di genere, una tematica che mi sta particolarmente a cuore. Questa visione è stata sposata da tutte noi. Dopo un anno di lavoro e grazie anche a Ignazio Mario Nardone, editore de L’Arca di Noé, il progetto è diventato un libro in carne e pagine”.

La pubblicazione è avvenuta proprio a pochi giorni dalla data del 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “In Italia, ogni 48 ore muore una donna, per colpa di una mano amata. Questo è solo l’inizio di un lungo percorso, la prima edizione. Abbiamo voluto chiamarla Nel verso giusto perché la poesia è davvero il verso giusto per vedere le cose. I nostri sono sguardi di resistenza perché siamo tutte donne impegnate civilmente e socialmente. Vogliamo sposare il lessico della civiltà e del coraggio. Porteremo l’antologia in giro per tutta la Sicilia e anche oltre”. 

Stefania La Via Poeta, docente, storica, operatrice culturale, che ha al suo attivo numerose pubblicazioni in vari campi, si è occupata della raccolta e dell’organizzazione dei testi. “La parola da cui tutto ha avuto origine è proprio sguardo. Partendo dal presupposto che la poesia è sguardo attento sul mondo, sguardo vero, profondo, intenso, ci siamo chieste come si ponga di fronte alle questioni che agitano questo nostro tempo e che non possono lasciarci indifferenti: l’emarginazione, le migrazioni, le guerre, le violenze contro le donne e la loro capacità di resilienza. E come lo sguardo femminile possa essere in grado di cogliere con profondità e intuizione e restituire con verità e saggezza la realtà che tutti noi sembriamo subire attraverso le notizie che ci giungono dai telegiornali, dai canali social, dai mezzi di comunicazione in genere. Abbiamo cercato di ritrovare, attraverso lo sguardo della poesia, l’umanità perduta, la compassione, la fragilità che si fa forza e resistenza. La poesia non è fuori ma dentro le cose, le situazioni, anche quelle apparentemente più impoetiche. Non sono mancate le difficoltà, le piccole o grandi resistenze ma alla fine l’antologia è nata”.

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Jana Cardinale, giornalista e curatrice di rassegne ed eventi, commenta così la sua partecipazione al volume corale: “La poesia, che è studio, attenzione, impegno e sguardo verso il mondo, è anche istinto che vuole dare armonia a un dolore, è suono del cuore, è bisogno di arrivare in angoli silenziosi. Sono felice di far parte dell’antologia che Stefania La Via e Bia Cusumano, con il loro amore alto e vincente per la parola, hanno saputo realizzare. Una collettanea per condividere un sentire al femminile, capace di raccontare con le vibrazioni della speranza, i sentieri più profondi e scoscesi, come le sezioni che la compongono. Spero che questo lavoro porti lontano, in versi, il messaggio di umanità in cui credo e crediamo tutte”.





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