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Dieci false leggende sui cani – Torino Cronaca


Da sempre, i cani sono stati considerati “il miglior amico dell’uomo”, ma, come spesso accade quando si parla di legami così profondi, le informazioni su di loro sono spesso imprecise o errate. Leggende metropolitane, superstizioni e pregiudizi antropocentrici hanno colorato la nostra visione del comportamento canino. Tuttavia, negli ultimi decenni, grazie agli studi di etologia, siamo finalmente riusciti a scoprire la verità su molti di questi miti.

1. I cani vedono in bianco e nero
Sembra che un mito piuttosto radicato nella cultura popolare ci faccia credere che i cani vedano il mondo come un quadro in bianco e nero. La realtà, però, è ben diversa. I cani vedono effettivamente i colori, ma non come noi. Se per l’essere umano la visione dei colori è un arcobaleno di sfumature, per il cane è una paletta più limitata: non distinguono il rosso e il verde, ma vedono una gamma di gialli. Un cane non vedrà mai il giardino come lo vediamo noi, ma non significa che non riconosca la bellezza di quel prato.

2. Il cane che mangia erba è malato
Quante volte ci siamo preoccupati vedendo il nostro cane masticare erba? La risposta è che, nella maggior parte dei casi, non è un segno di malattia. I cani mangiano erba per molti motivi, tra cui il supporto digestivo. Le fibre contenute nell’erba aiutano a regolare l’intestino, facilitano il passaggio del cibo e, in alcuni casi, possono servire come un rimedio naturale contro le occlusioni intestinali. E sì, spesso è anche una questione di gusto. Attenzione però agli inquinanti, come i pesticidi, che possono rappresentare un pericolo.

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3. “Sono il capobranco”
Il concetto di dominanza, ampiamente usato nell’addestramento canino, ha una lunga storia. Tuttavia, le teorie basate sulla figura del “lupo alfa”, che aggredisce gli altri membri del branco, sono ormai superate. La scienza ha dimostrato che il comportamento sociale dei cani è molto più complesso e pacifico. In effetti, i cani sono animali sociali che prosperano nelle dinamiche di gruppo, ma la loro gerarchia non si basa sulla violenza o sull’aggressione. L’affiliazione con l’umano è la chiave del rapporto cane-uomo, un legame che si fonda sulla fiducia, non sulla dominanza.

4. “Non posso adottare un cane perché lavoro tutto il giorno”
È una delle paure più comuni: “Il cane ha bisogno di attenzione, non posso dedicargli tempo.” La verità è che, mentre un cane ha bisogno di un impegno costante, non è necessariamente la quantità di tempo che conta, ma la qualità. Un cane che vive in un ambiente familiare, anche con orari di lavoro impegnativi, può essere felice e sereno, se trattato con amore e rispetto. E per coloro che sono fuori casa durante il giorno, un dog-sitter o la compagnia di un altro cane possono essere soluzioni perfette.

5. “Ho una casa troppo piccola per un cane”
La convinzione che i cani necessitino di grandi spazi per essere felici è un altro mito da sfatare. In realtà, ciò che conta non è tanto la grandezza dell’abitazione, quanto la possibilità di fare attività condivise. Un cane ha bisogno di stimolazione mentale e fisica, quindi anche in un appartamento, con passeggiate regolari e momenti di gioco, il cane può essere perfettamente felice.

6. “Non posso avere un cane se non ho un giardino”
Non è necessario possedere un giardino per essere un buon padrone di un cane. Alcuni pensano che i cani debbano passare il tempo all’aperto per essere felici, ma in realtà molti cani amano essere parte integrante della vita familiare, anche in appartamento. In alcuni casi, l’accesso al giardino, senza il contatto quotidiano con la famiglia, può creare solitudine e disagio nel cane. L’importante è che il cane possa uscire regolarmente, ma che rimanga sempre parte della famiglia.

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7. “Non prendo un cane dal canile perché chissà che carattere ha”
Un’altra preoccupazione diffusa riguarda l’adozione da un canile: “Chissà che carattere ha?”. La verità è che i cani del canile non sono dei “misteri da decifrare”. Con il supporto di educatori esperti, è possibile conoscere il temperamento di un cane e scegliere quello giusto per la propria famiglia. A differenza dei cuccioli acquistati, che ancora devono formarsi come personalità, i cani del canile sono già “adulti” e spesso più equilibrati proprio grazie all’esperienza.

8. “Un cane adulto non impara come un cucciolo”
Contrariamente a quanto si pensa, un cane adulto può imparare come un cucciolo, se non meglio. L’età non è un ostacolo all’apprendimento. Anzi, i cani più anziani hanno maggiore esperienza e capacità di adattamento. La vera chiave sta nel modo in cui ci si rapporta a loro, nella pazienza e nell’affetto che riserviamo loro. La “falsa credenza” che solo i cuccioli possano imparare, in realtà, fa più male che bene.

9. “Il cane mi fa i dispetti”
Eppure, non è che il cane faccia dei “dispetti”. Se un cane distrugge il divano o si rotola nelle feci, non sta cercando di punirci, ma sta semplicemente reagendo a emozioni, ansie o comportamenti istintivi che non sempre capiamo. L’ansia da separazione, la noia o il bisogno di esplorare sono motivi che spingono il cane a compiere azioni che noi interpretiamo come dispetti.

10. “La monta è solo un comportamento sessuale”
Molti pensano che quando un cane monta un altro cane o una persona, lo stia facendo per motivi sessuali. La realtà è che la monta ha diverse motivazioni: può essere un comportamento per scaricare lo stress, per affermare una posizione sociale o semplicemente un gesto giocoso. Non è un atto puramente legato alla sessualità, ma fa parte di un vasto repertorio comportamentale.





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