L’attore e il cantautore salgono sul palco del Teatro Era per il reading “Uomini si diventa. Nella mente di un femminicidio”: l’evento è sold-out
PONTEDERA — In apertura, è stato Maurizio De Giovanni. In chiusura, invece, saranno l’attore Alessio Boni e il musicista Omar Pedrini. I due, infatti, saranno protagonisti dell’atto conclusivo della Toscana delle Donne, la manifestazione dedicata ai diritti e alla parità di genere, ideata da Cristina Manetti, capo di gabinetto della Regione Toscana.
Sul palco del Teatro Era, martedì 26 Novembre alle 21, Boni e Pedrini daranno vita a un reading dal titolo Uomini si diventa. Nella mente di un femminicida, a 24 ore di distanza dalla prima in programma al Teatro Carcano di Milano in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Gli autori sono Massimo Carlotto, Andrea Colamedici, Pino Corrias, Edoardo Erba, Maurizio De Giovanni, Marcello Fois, Daniele Mencarelli e Francesco Pacifico.
Boni, dopo aver fatto moltissimi lavori, ha scoperto il teatro a 22 anni e non lo ha più lasciato. Frequenta l’Accademia d’arte drammatica “Silvio d’Amico” a Roma e poi va in tournée con maestri come Giorgio Strehler e Luca Ronconi, quindi il debutto sul piccolo schermo con La donna del treno per la regia di Carlo Lizzani. La sua carriera prende il volo e interpreta moltissimi ruoli: nel 2023 è stato protagonista del film per la tv trasmesso su Rai Uno Enrico Piaggio. Un sogno italiano.
Pedrini, invece, è un cantautore e musicista, ex frontman dei Timoria, ha all’attivo otto album, ma è anche protagonista a teatro e nel cinema, avendo contribuito alla colonna sonora di film come Il figlio più piccolo, di Pupi Avati.
“Questo progetto è un viaggio immaginario nella mente del carnefice, che uccide in tanti modi, non solo con un’arma – ha spiegato Boni – un viaggio ideato dal Teatro Carcano, scritto da otto autori, volutamente uomini, e interpretato da me e Omar Pedrini: insieme denunciamo noi stessi come rappresentanti di una categoria, in un momento di autocoscienza collettiva di cui, oggi più che mai, sentiamo il bisogno”.
“Il femminicida non è un malato, è un figlio sano del patriarcato – ha aggiunto – è uno di noi, cresciuto come noi, che pensa come noi. Vorremmo ripeterlo ogni giorno, questo tentativo di affrancamento da un retaggio culturale patriarcale che ci ha formati, con cui abbiamo convissuto fino a ora e che adesso vogliamo provare a smantellare. Perché anche se ogni volta che leggiamo un titolo di cronaca istintivamente pensiamo che noi non lo avremmo mai fatto, nel nostro profondo sappiamo che, nel corso di una vita, qualche tipo di sopraffazione nei confronti delle donne, magari inconsapevolmente, l’abbiamo compiuta”.
L’iniziativa si inserisce tra gli Ecoincontri organizzati da Ecofor Service Spa, azienda specializzata nel trattamento e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi. L’ingresso, come per le altre iniziative di Ecofor, è gratuito ma con prenotazione obbligatoria sul sito degli Ecoincontri. Nel caso del reading di Boni e Pedrini, è stato registrato il tutto esaurito: le persone in lista di attesa che si presenteranno al Teatro di Era saranno ammesse in sala solo se risulteranno posti non occupati.
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