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Moda, chi è l’italiano Luca Faloni che veste George Clooney e Russell Crowe: corre in America con lo «stile lento»


di
Maria Teresa Cometto<br>​

Il marchio di abbigliamento maschile «di qualità a prezzi ragionevoli» tocca i  40 milioni e festeggia i 10 anni. «Negli Usa  i clienti che spendono di più»

Articoli di alta qualità, «senza tempo» e a prezzi ragionevoli. Così in dieci anni Luca Faloni ha fatto crescere il suo marchio di abbigliamento maschile a un fatturato di 40 milioni di euro e ora programma lo sviluppo puntando soprattutto sul mercato americano, che già oggi rappresenta il 40% delle vendite online e il 35% dell’intero fatturato. «Il mercato Usa ha un enorme potenziale e l’idea è quella di espanderci con l’apertura di ulteriori punti vendita sia a New York sia nelle città più rilevanti e in crescita, con un occhio particolare alla West Coast e al Texas», ha detto Faloni a L’Economia durante la festa per il suo primo decennio di attività, che si è tenuta nel negozio di Soho, Manhattan.

I clienti famosi

«Gli americani sono i consumatori con il maggior potere d’acquisto e sono anche quelli che, a dire il vero, fanno meno attenzione al prezzo», osserva Faloni. Fra i suoi clienti più famosi e facoltosi ci sono gli attori Russell Crowe, George Clooney e Stanley Tucci, e il campione di football Tom Brady. «Gli svedesi e i tedeschi invece guardano subito all’etichetta con il prezzo e ci pensano su parecchio prima di comprare», aggiunge.
Il 60% delle vendite di Luca Faloni è online e il 40% viene dai dieci negozi: due negli States, a New York e Miami, tre a Londra e gli altri a Milano, Monaco, Stoccolma, Zurigo e, l’ultimo aperto l’estate scorsa, a Parigi.




















































La strategia dei «prezzi ragionevoli»

«Il motivo principale per cui i nostri prezzi sono ragionevoli è la vendita diretta, online o nei nostri negozi — spiega Faloni —. Un’altra ragione è la nostra filosofia e pratica di produrre capi eleganti, “senza tempo” e ben fatti, che non passano mai di moda e durano a lungo. Quindi non disegniamo nuove collezioni per ogni stagione, il che comporterebbe uno spreco di risorse. Invece aggiorniamo la nostra offerta di base con nuovi colori e dettagli. Il tutto sempre assicurandoci che i nostri prodotti siano realizzati solo con i migliori materiali naturali da artigiani esperti italiani. Infatti il nostro motto è Proudly Made in Italy, orgogliosamente fatto in Italia».

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Slow fashion

C’è chi lo chiama «slow fashion» questo modello di business. Faloni lo ha elaborato mentre viveva all’estero lavorando nella consulenza strategica per Bain company: riusciva a comprare quello che amava solo quando tornava in Italia e allora gli è venuta l’idea di portare quei prodotti a un pubblico globale, sfruttando l’emergere dei marchi direct-to-consumer. Nato a Torino 40 anni fa, Faloni ha una solida preparazione in economia e business: si è laureato alla Bocconi di Milano e ha un master in management e strategia alla London school of economics. Ora vive da single a Londra, ma è sempre in viaggio, in visita ai negozi per parlare in persona con i clienti o in cerca di potenziali sedi per nuovi negozi; e soprattutto in Italia per incontrare fornitori, produttori e i team interni di progettazione e produzione a Milano e Bergamo.

Niente promozioni

Al prezzo giusto
«Ho una grande passione per sostenere l’artigianato italiano e vado alla ricerca in tutte le regioni di chi è più bravo nelle diverse categorie di prodotti», spiega Faloni. La scelta di Bergamo poi è strategica per la logistica, perché l’aeroporto di Orio al Serio è un importante scalo dello spedizioniere DHL con cui Faloni manda i pacchi all’estero.
Un’altra caratteristica del marchio è non offrire mai sconti promozionali, per esempio per lo shopping natalizio o per il Black Friday, il giorno dopo Thanksgiving, a differenza dei grandi magazzini compresi quelli di lusso come Saks. «I nostri clienti sanno che da noi c’è ‘il prezzo giusto’ ogni giorno», spiega Joseph Basa, il manager del negozio newyorkese.


22 novembre 2024

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