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Turismo enogastronomico crescerà a due cifre entro il 2030. Se ne parla a Bto


L’Italia si conferma sempre più la terra del turismo enogastronomico. Un settore che in larga parte sembra non conoscere crisi, ed evidenzia ancora molte potenzialità inespresse. Basta infatti pensare che nei prossimi 5 anni l’enoturismo crescerà ad un tasso annuale del +12,9%, mentre quello culinario del +19,7% (fonte: Grand View Research).

Aumentano anche i viaggi dei “cheese lovers”, al + 7,3% negli ultimi tre anni, scelti soprattutto dai giovanissimi tra i 18 e i 24 anni.

Ma quale sarà il futuro del comparto, a fronte della spinta sempre maggiore delle nuove tecnologie e all’influenza dei cambiamenti climatici? A provare a dare risposte a questi interrogativi sarà la sedicesima edizione di Bto – Be Travel Onlife, la manifestazione in programma il 27 e 28 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze che indaga l’impatto della tecnologia sul modo di viaggiare. A partire da quello che negli ultimi anni si è affermato come uno dei driver principali: il gusto.

Turismo enogastronomico al centro della manifestazione

Proprio la sezione sul turismo enogastronomico è ormai entrata a far parte della manifestazione, sotto la guida del Direttore Scientifico, Francesco Tapinassi, che ne ha affidato la regia a Roberta Milano. Quest’anno il programma della sessione Food&Wine Tourism si concentra sulle nuove opportunità di crescita per il turismo enogastronomico, un settore in costante espansione che in alcuni settori può diventare volàno per il territorio al quale appartiene, contribuendo ad accrescere il benessere delle comunità locali e dei territori.

L’enoturismo cresciuto del 18% nel 2023

A fare la parte del leone nei viaggi a tema “food” resta l’enoturismo, cresciuto del 18% nel 2023 per la parte relativa alla spesa media, attestata a 109 euro, mentre la media di persone per prenotazione è di 3,3, con il 43,8% tra i 25 e i 34 anni. Quasi l’80% delle prenotazioni avvengono online con risparmio di centinaia di ore di lavoro (Report Enoturismo E Vendite Direct-To-Consumer 2024 di Winesuite, Divinea), mentre il 76,5% di chi si è recato in cantina ha acquistato almeno una bottiglia di vino al termine della visita. Eppure, nonostante i numeri siano positivi, il comparto evidenzia ancora grandi opportunità di sviluppo. A partire dall’occupazione, con il 43% degli operatori che dichiara di non riuscire a trovare lavoratori qualificati. Pesano poi sulla crescita del settore anche altri fattori come la mancanza di collaborazioni territoriali efficaci (per il 17%), i problemi infrastrutturali, come strade e trasporti pubblici inadeguati (per il 14%), oppure la burocrazia e le regolamentazioni eccessive (per il 14%). Infine, il 10% degli addetti ai lavori lamenta la mancanza di incentivi finanziari specifici per il settore enoturistico. I numeri verranno analizzati da Lavinia Furlani, presidente di Wine Meridian, che presenterà in anteprima a Bto i risultati di un’indagine nazionale sul settore enoturistico italiano.

Lo zampino dell’intelligenza artificiale

Nella prima giornata si parlerà molto dell’Intelligenza Artificiale applicata all’enoturismo, a partire dal sommelier virtuale, una soluzione facilmente accessibile tramite un semplice QR code, in grado di suggerire abbinamenti mirati cibo-vino nei ristoranti, supportando il personale durante i picchi di lavoro. L’idea, realizzata PAr-Tec, non si limita alla ristorazione, ma può essere implementata anche per aziende vinicole, cantine, piccoli e grandi distributori, offrendo un valido supporto per la valorizzazione dell’intera offerta enologica e contribuendo a strategie di vendita mirate e differenziate. Sempre all’AI è dedicato l’incontro “L’Intelligenza Artificiale nel mondo del vino e dell’enoturismo: quali scenari per il futuro?”, che vedrà riuniti alcuni dei massimi esperti del settore come Donatella Cinelli Colombini, fondatrice Movimento Turismo del Vino, Andrea Galanti, responsabile marketing AIS Toscana, e Giuseppe Salvini, segretario generale della camera di Commercio di Firenze che approfondiranno come l’IA possa supportare il turista enogastronomico nella personalizzazione del viaggio, i produttori in vigna e in cantina e i sommelier, pur senza andare a sostituire il fattore umano, che rimane profondamente legata all’esperienza sensoriale e alla cultura. Tra gli altri speaker sul tema: Filippo Galanti, Co-Founder di Divinea; Carlo Vischi, advisor settore agroalimentare e turismo; Marzia Varvaglione, Presidente AGIVI, Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani.

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Con Nicola Bonora, Digital e UX Strategy di Websolute nonché coautore del podcast “AI Roadmaps”, si scoprirà poi come offrire esperienze iper-personalizzate, utilizzando l’AI, supportati dall’esempio concreto e dai dati dell’applicazione per Pesaro 2024, Capitale italiana della Cultura, mentre con Federfranchising, si indagheranno le opportunità dell’AI a supporto del franchising nella ristorazione. I brand e i social media saranno il tema del panel con Riccardo Pirrone, Social Media Expert conosciuto come Social Media Manager di Taffo, con Chiara Giannotti, ideatrice e redattrice di Vino.tv e con Eva Andrini (nota come @evasfoodaddiction), la più giovane speaker mai avuta a BTO, foodblogger di 20 anni.

Ristorazione e aromi

In un’epoca in cui la ristorazione “normale” fatica economicamente, forse bisogna riguardare al passato per interpretare il futuro. Ne parleranno Giovanni Pizzolante, FoodExp di Lecce, e Carlo Passera, caporedattore di Identità Golose, analizzando criticità e tendenze, in cerca di una nuova e solida sostenibilità economica. Con loro lo chef Stefano Terigi, del ristorante Giglio di Lucca, che ha rinunciato alla stella Michelin, e la chef Xinge Liu. Automazione ed automatizzazione nel mondo food e nella ristorazione saranno invece al centro del panel con Simone Puorto, Founder Rebyū, e Nicoletta Polliotto, brand strategist e food marketer, che cercheranno di capire se l’innovazione possa sostituire l’uomo oppure sostenerlo, proponendo di guardare con ampiezza e lungimiranza al business ristorativo.

Infine, un’idea innovativa per promuovere prodotti, cucine regionali e turismo: “Aromi d’Italia”. Un progetto di Ministero del Turismo e Regione Toscana con Toscana Promozione, consistente in un viaggio sulle tracce dei profumi delle cucine regionali per codificarne gli aromi alla ricerca delle emozioni olfattive. Interverranno, tra gli altri, Stefania Saccardi, vicepresidente Regione Toscana e assessora all’Agroalimentare, Claudia Sepertino, consulente in Marketing e Comunicazione Olfattiva, e Mauro Carbone, coordinatore Vetrina Toscana.

La tematica sarà al centro dell’intervento del climatologo Luca Mercalli, che spiegherà come, in base agli accordi di Parigi, per scongiurare i danni peggiori dovremmo contenere l’innalzamento termico a 2 gradi da oggi al 2100. Al tasso attuale, i gradi saranno 5, con conseguenze pesantissime: l’acqua crescerà di oltre un metro, il che significa mandare sott’acqua Venezia, Miami, New York e moltissime città costiere. Temperatura più elevata significa anche siccità prolungate e croniche e quindi   scarsità di cibo e carestie in ampie zone del globo. Significa mettere in conto migrazioni sempre più massicce da zone che non saranno più grado di sostenere le produzioni di cibo e vino. Annamaria Barrile, DG Confagricoltura, interverrà sulla digitalizzazione e del suo ruolo cruciale nel futuro dell’agricoltura per raggiungere gli obiettivi sfidanti di competitività e sostenibilità ambientale. L’occasione sarà il panel dedicato allo sviluppo del settore agrituristico italiano, che nel 2023 ha registrato oltre 4 milioni di arrivi e più di 15,5 milioni di presenze. Ma il settore può e vuole crescere di più, costruendo intorno alla produzione agricola un’offerta turistica identitaria e diversificata ma anche contemporanea e sostenibile.

 

Tags: BTO 2024



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