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Giornata degli Alberi, gli eventi in Lombardia


Iniziative negli Orti botanici della regione e nei parchi delle città e nelle Oasi del Wwf si piantano nuovi alberi. 

Riflettere sull’importanza della tutela e della valorizzazione del nostro patrimonio arboreo, promuovendo azioni concrete nell’ambito della protezione del suolo e del miglioramento della qualità dell’aria, al fine di garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire: questo l’obiettivo con cui, nel 2013, il ministero dell’Ambiente ha istituito la Giornata nazionale degli Alberi, che si celebra ogni anno il 21 novembre. Una dichiarazione di intenti che gli Orti botanici aderenti alla Rete della Lombardia mettono in pratica ogni giorno con il loro operato, valorizzando l’importanza delle piante e degli ecosistemi anche in ambito urbano.

L’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio; l’Orto botanico di Brera, l’Orto botanico “Città Studi” e l’Orto botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno, appartenenti all’Università degli Studi di Milano; e l’Orto botanico dell’Università di Pavia sono impegnati da anni nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio vegetale, con particolare attenzione alla conservazione delle piante e delle specie minacciate. Molti di questi musei botanici che ospitano collezioni viventi, inoltre, collaborano con le municipalità per la scelta delle specie arboree più resilienti da piantare in città.

In occasione della Giornata nazionale degli Alberi 2024, gli Orti della Rete della Lombardia celebrano il loro patrimonio arboreo identificando alcuni alberi simbolo, come esempio di resilienza e determinazione, ma anche attraverso mostre sugli alberi e nuovi progetti tesi a valorizzare antiche varietà. Infatti, oltre ai molti servizi ecosistemici che assicurano (produzione di ossigeno, stoccaggio ci carbonio, rimozione dell’inquinamento dall’aria, regolazione del microclima…), gli alberi hanno molto da insegnare attraverso le loro storie, gli adattamenti biologici e le curiosità botaniche che li caratterizzano.

L’Orto botanico dell’Università di Pavia ha come suo simbolo il platano di Scopoli, albero monumentale seminato nel 1778 e oggi alto 45 metri, che s’innalza al di sopra dell’intero arboreto. L’Orto pavese si distingue inoltre per la recente collaborazione con la municipalità nell’ambito del progetto di riforestazione urbana, supportando il Comune nella scelta delle specie da mettere a dimora.


Simbolo dell’Orto botanico di Brera è la coppia di Ginkgo biloba, un maschio e una femmina: risalenti alla fine del ‘700, sono tra i primi esemplari ad essere stati importati in Europa dalla CinaIl ginkgo è una specie considerata “fossile vivente” in quanto l’unica della sua famiglia presente sulla Terra da più di 200 milioni di anni.

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L’Orto botanico “Città Studi”, il più giovane della Rete, sta lavorando per implementare l’arboreto delle conifere, nel quale è già stato piantato un esemplare di Sequoia sempervirens proveniente dal vecchio Orto botanico di via Colombo, che è ormai uno degli alberi più alti del quartiere. A breve verrà piantato un grande esemplare di Metasquoia glyptostroboides, il corrispondente asiatico delle sequoie, pianta che si riteneva estinta ma è stata riscoperta nel 1945 in Cina. Il progetto prevede di piantare anche la terza specie di sequoia, Sequoiadendron giganteum e avere quindi tutte e tre le specie nell’arboreto di Città Studi. 


A Bergamo, grazie ai Lions Club Bergamo Host, è stato avviato un progetto di recupero e propagazione dei peri antichi sopravvissuti fino ai giorni nostri nel paesaggio rurale storico della Valle d’Astino, alle porte della città. In Città alta, inoltre, prosegue fino al 6 gennaio nella Sala Viscontea di piazza Cittadella la mostra molto partecipata “ALBERI, 30 frammenti di storia d’Italia”. Altre iniziative dell’Orto Botanico sono inserite nel Festival “Foreste, i polmoni verdi della Terra”. Clicca qui per consultare il programma


L’Orto botanico Ghirardi prosegue la sua produzione divulgativa nell’ambito della collana “Quaderni Ghirardi” con l’uscita del compendio “Gli Alberi nell’arte”, nato grazie alla collaborazione con il disegnatore Carlo Grimoldi. Il suo tratto in bianco e nero celebra 12 alberi dipinti da altrettanti famosi artisti del passato, da Van Gogh, Munari e Mondrian fino a Hokusai, Cavandoli e Klimt. A tali artisti sono intitolate le 12 aiuole dell’Orto botanico che ospitano specie officinali provenienti da tutto il mondo. 


A caratterizzare il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio è l’imponente Larix decidua che i visitatori incontrano appena superata l’area di accoglienza dell’Orto. A fargli da cornice sono le foreste della “Reit”: il giardino sorge, infatti, alle pendici del monte Reit, la cresta dolomitica che domina la conca di Bormio. 

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