Gaetano Fierro
La Basilicata si trova oggi a un punto di svolta. L’isolamento geografico, lo spopolamento, la carenza di infrastrutture e la mancanza di lavoro hanno reso necessaria una riflessione approfondita sul futuro della regione. Un cambiamento radicale della programmazione, che integri nuovi paradigmi di sviluppo, può rappresentare una via d’uscita dall’attuale stagnazione. In quest’ottica, il ruolo della Basilicata come ponte nel contesto mediterraneo, la valorizzazione dei parchi naturali e delle aree interne, e una moderna riorganizzazione delle infrastrutture viarie, ferroviarie e aeroportuali devono essere considerati elementi chiave. Inoltre, le città di Potenza e Matera possono svolgere un ruolo fondamentale, diventando poli di cultura e innovazione che attraggano nuovi residenti e turisti.
1. Basilicata nel Contesto Mediterraneo: Un Parco del Mediterraneo per Valorizzare l’Ambiente e l’Economia Locale
La Basilicata ha un potenziale unico nel contesto mediterraneo, data la ricchezza del suo patrimonio naturale e la diversità dei suoi ecosistemi. Tuttavia, la regione ha spesso trascurato il suo ruolo ambientale e culturale all’interno di quest’area. Perché non unificare i parchi della Basilicata in un unico “Parco del Mediterraneo”? Se fosse possibile realizzarlo questo progetto si offrirebbe una soluzione innovativa e vantaggiosa sotto molti aspetti. Creare l’area protetta più estesa d’Europa darebbe un’identità unica alla Basilicata, rendendola un polo di attrazione per il turismo ambientale e sostenibile, oltre a posizionarla come protagonista nella conservazione del patrimonio naturale europeo.
La Fattibilità del Parco del Mediterraneo
L’unificazione dei parchi esistenti, come il Parco Nazionale del Pollino, il Parco della Murgia Materana, del Cilento e della Val d’Agri e altre aree naturali protette, è un obiettivo ambizioso ma realistico. In termini pratici, l’integrazione di questi parchi richiede un coordinamento tra le amministrazioni locali, le istituzioni nazionali e gli enti di tutela ambientale. Un Parco del Mediterraneo potrebbe attrarre fondi europei per la conservazione della biodiversità, con particolare attenzione alla protezione delle specie endemiche e alla gestione sostenibile delle risorse naturali. L’area protetta potrebbe diventare un modello di gestione integrata delle risorse ambientali e turistiche, promuovendo il turismo naturalistico e sostenibile e offrendo opportunità di sviluppo per le comunità locali.
Benefici Economici e Ambientali
L’istituzione di un Parco del Mediterraneo stimolerebbe l’economia locale attraverso il turismo ecologico, un settore in crescita che attira visitatori interessati a esplorare ambienti naturali preservati e a vivere esperienze autentiche. Questa tipologia di turismo avrebbe impatti limitati sull’ambiente, generando al contempo benefici economici per le comunità locali. Il Parco del Mediterraneo diventerebbe anche un importante centro per la ricerca scientifica e la formazione ambientale, collaborando con università e istituzioni internazionali per sviluppare progetti di conservazione e sostenibilità. In questo modo, la Basilicata contribuirebbe alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla protezione della biodiversità, posizionandosi come un leader nel contesto mediterraneo per la conservazione dell’ambiente.
2. Infrastrutture per il Futuro: Mobilità e Accessibilità per Contrastare l’Isolamento
La Basilicata soffre storicamente di una carenza di infrastrutture efficienti che ne limita l’accessibilità e la connessione con le altre regioni italiane ed europee. La riorganizzazione delle infrastrutture viarie e ferroviarie è essenziale per facilitare gli spostamenti interni e per ridurre l’isolamento della regione.
Riprendendo e promuovendo l’ipotesi per la realizzazione dell’asse viario Lauria Candela che era finalizzata a “aumentare l’accessibilità dell’area Meridionale della regione, inserendola in un itinerario nazionale di traffico, al fine di incentivare lo sviluppo produttivo nelle aree attraversate soprattutto nel settore del turismo e delle attività correlate;
* realizzare un corridoio Nord-Sud di collegamento tra il corridoio tirrenico ed il corridoio adriatico che possa costituire un’alternativa di percorso ai traffici nazionali di lunga e media percorrenza tra Nord e Sud, e contemporaneamente potenziare le possibilità di collegamento tra le regioni meridionali adriatiche e tirreniche attraverso il territorio della Basilicata.” “virgolettato tratto dalla relazione di piano della Regione Basilicata”
In merito all’estratto della relazione sopra riportato, andrebbe evidenziata anche la possibilità di rendere attrattiva l’ipotesi di migrare sul tratto in oggetto i flussi delle merci provenienti dal porto di Gioia Tauro, primo porto italiano ottavo in Europa per quantità di container(fonte ShipMag_2023)
Un aeroporto di terzo livello potrebbe rappresentare un’aggiunta strategica al sistema dei trasporti, offrendo nuovi collegamenti nazionali e internazionali e facilitando l’accesso di turisti e investitori.
Riorganizzazione della Rete Viaria e Ferroviaria
Per migliorare la viabilità interna, è necessario un piano di ammodernamento delle strade regionali e dei collegamenti ferroviari. La realizzazione di una rete stradale moderna, con collegamenti più rapidi e sicuri, permetterebbe di ridurre i tempi di percorrenza e di migliorare la qualità della vita dei residenti. Sul fronte ferroviario, l’obiettivo deve essere quello di rendere la regione meglio integrata con le principali linee nazionali, garantendo servizi frequenti e affidabili.
L’implementazione di una linea ferroviaria ad alta velocità o a media velocità tra Potenza e Matera, e di collegamenti più veloci verso le città limitrofe, come Napoli e Bari, potrebbe rappresentare una svolta, riducendo drasticamente i tempi di viaggio e favorendo la mobilità dei lavoratori e dei turisti. Anche il potenziamento delle connessioni con i porti e gli aeroporti limitrofi sarebbe fondamentale per aumentare le opportunità di sviluppo economico e turistico.
Un Aeroporto di Terzo Livello per Uscire dall’Isolamento
Un aeroporto di terzo livello, con voli nazionali e collegamenti minori, potrebbe essere la chiave per rompere l’isolamento della Basilicata. Completare l’aviosuperficie di Pisticci, ad esempio, potrebbe consentire di gestire voli regionali che colleghino la Basilicata con le principali città italiane, favorendo l’arrivo di turisti e facilitando gli spostamenti dei residenti. Anche se la vicinanza di scali come Napoli, Bari e Pontecagnano, potrebbe sollevare dubbi sulla necessità di un ulteriore aeroporto, un’infrastruttura ben progettata e con un’offerta mirata di voli regionali rappresenterebbe comunque un vantaggio.
In questo senso, l’aeroporto di terzo livello dovrebbe essere concepito come uno scalo agile e a basso impatto ambientale, in grado di operare con costi sostenibili e di offrire un servizio complementare agli aeroporti vicini. La sua realizzazione consentirebbe alla Basilicata di connettersi direttamente con altre regioni, riducendo i tempi di viaggio e incentivando il turismo, il commercio e l’attrazione di investimenti.
3. Spopolamento e Sviluppo Economico: Sfide e Opportunità
Lo spopolamento è uno dei problemi più gravi che affliggono la Basilicata. La carenza di opportunità lavorative e di servizi adeguati spinge molti giovani a lasciare la regione in cerca di una vita migliore. Per contrastare questo fenomeno, è necessario un piano integrato che affronti sia le cause economiche che quelle sociali dello spopolamento, creando condizioni che incoraggino i giovani a rimanere o a tornare.
Creazione di Opportunità Lavorative
La Basilicata dovrebbe puntare su settori economici in crescita e compatibili con le risorse del territorio, come il turismo sostenibile, l’agricoltura biologica, le energie rinnovabili e l’artigianato. Questi settori potrebbero generare posti di lavoro e favorire lo sviluppo di piccole e medie imprese locali. Inoltre, l’adozione di politiche di incentivo per le start-up e per l’imprenditoria giovanile rappresenterebbe un segnale positivo per i giovani lucani, incentivandoli a costruire il loro futuro nella loro terra d’origine, pertanto sarebbe auspicabile attivare strumenti per sviluppare progetti imprenditoriali con incubatori d’impresa e reti d’impresa anche in considerazione del fatto nche dai dat Istat (2018) risulta che le micro imprese rappresentano 82.22%, le piccole imprese 16.3% e le medie imprese 1.4%
La formazione professionale e l’istruzione rivestono un ruolo fondamentale. Investire in centri di formazione specializzati, in collaborazione con università e istituzioni locali, potrebbe fornire competenze avanzate e competitive. La creazione di percorsi formativi specifici per i settori chiave dell’economia locale offrirebbe ai giovani le competenze necessarie per accedere a nuovi impieghi e per intraprendere iniziative imprenditoriali.
4. Il Ruolo di Potenza e Matera: Cultura e Innovazione come Volani di Sviluppo
Potenza: Innovazione e Digitalizzazione
Potenza, in quanto capoluogo di regione, ha la responsabilità di guidare il cambiamento e di promuovere innovazione e modernizzazione. La città dovrebbe concentrarsi sulla creazione di un ecosistema favorevole all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione, incentivando l’insediamento di aziende del settore e favorendo la nascita di start-up. Attraverso la creazione di spazi di co-working, incubatori di impresa e poli tecnologici, Potenza potrebbe diventare un centro per l’innovazione nel sud Italia.
Inoltre, la città può promuovere la cultura come motore di sviluppo, con la creazione di eventi culturali, festival e manifestazioni che attraggano visitatori da altre regioni. Potenza dovrebbe sfruttare le proprie istituzioni culturali, come i musei e il teatro F. Stabile per promuovere l’identità e la storia della Basilicata, creando un’offerta culturale di alto livello che attragga residenti e visitatori.
Matera: Una Capitale della Cultura Permanente
Dopo il successo di Matera come Capitale Europea della Cultura nel 2019, la città ha dimostrato di avere un potenziale straordinario per attrarre turismo e per promuovere il patrimonio storico e culturale della regione. Tuttavia, per mantenere l’interesse e continuare a crescere, è necessario che Matera mantenga un ruolo centrale nel panorama culturale italiano ed europeo.
Investire in eventi artistici, mostre internazionali e collaborazioni con altre capitali culturali potrebbe fare di Matera un punto di riferimento permanente per la cultura. La città dovrebbe puntare a valorizzare le proprie radici e la propria identità, promuovendo iniziative che integrino arte, cultura e innovazione.
Conclusione
La Basilicata può invertire il suo declino solo attraverso una visione integrata e ambiziosa. La creazione di un Parco del Mediterraneo, lo sviluppo delle infrastrutture, l’attenzione al turismo sostenibile e l’investimento nella cultura rappresentano i pilastri di una strategia che possa finalmente rompere l’isolamento e rilanciare l’economia regionale. Potenza e Matera possono essere i motori di questo cambiamento, guidando la regione verso un futuro più prospero e sostenibile, in cui giovani e famiglie possano costruire una vita soddisfacente e gratificante.
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