Roma, 26 novembre – Le innovazioni tecnologiche nella sanità, con un focus sul contributo che strumenti come l’intelligenza artificiale, la telemedicina e il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) possono assicurare per migliorare l’accesso alle cure, ridurre le disuguaglianze territoriali e modernizzare il servizio sanitario pubblico, sono state il tema della XVIII edizione del Caduceo d’Oro, la manifestazione promossa e organizzata dall’Ordine interprovinciale dei Farmacisti di Bari-Bat presieduto da Luigi D’Ambrosio Lettieri (nella foto).
Nel corso dell’evento tenutosi a Bari lo scorso 23 novembre sono stati conferiti, come da tradizione, i premi che manifestazione assegna, fin dalla sua nascita, a personalità che si siano distinte per il loro contributo al miglioramento del sistema sanitario nazionale. Il riconoscimento è andato quest’anno al ministro della Salute Orazio Schillaci, che con la sua prolusione inaugurale ha aperto i lavori dell’incontro barese, e al direttore generale di Agenas Domenico Mantoan, per l’impegno profuso da entrambi, nei loro ambiti istituzionali, per migliorare il sistema sanitario nazionale.
Cuore dell’evento, la tavola rotonda sul tema Le nuove frontiere della tecnologia a supporto della Sanità moderata dal giornalista Andrea Pancani, animata – oltre che dai già ricordati Schillaci, Mantoan e D’Ambrosio Lettieri – dal direttore di Digital EU4Health al Direttorato generale per la Salute e l’alimentazione della Commissioe europea Marco Marsella, dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e dal presidenti di Fofi, Federfarma e Sifo, nell’ordine Andrea Mandelli, Marco Cossolo e Arturo Cavaliere.
Unanime il giudizio sul ruolo strategico, trainante e centrale che la tecnologia avrà nella sanità del futuro, che potrà esistere solo se riuscirà se sarà capace di modulare il suo sviluppo sul driver dell’innovazione digitale.
“L’innovazione serva soprattutto per migliorare l’accesso alle cure e far sì che le troppe disuguaglianze territoriali che ancora esistono nel nostro Paese vengano superate” ha detto al riguardo Schillaci (a sinistra nella foto del titolo in un momento della manifestazione), facendo riferimento in particolare alla telemedicina, all’intelligenza artificiale eal Fse, “settori a cui stiamo dedicando molte risorse del Pnrr, strumenti che permetteranno di avere una sanità pubblica più efficace, moderna e vicina ai cittadini, soprattutto a coloro che vivono in aree difficili”, ha detto il ministro, sottolineando anche il contributo indispensabile e decisivo che l’innovazione potrà offrire per centrare uno degli obiettivi strategici della sanità del futuro, ovvero il potenziamento della sanità territoriale, anche al fine di una migliore presa in carico dei pazienti.
Tema poi ripreso e sviluppato dal “padrone di casa”, D’Ambrosio Lettieri, che ha ribadito l’assoluta necessità di sviluppare e accelerare il processo di ammodernamento della sanità nazionale con robuste iniezioni di innovazione digitale, ma ha anche voluto ricordare, al contempo, l’importanza di un equilibrio tra tecnologia e rapporto umano. I farmacisti hanno già dato prova di essere “pionieri di innovazione e pronti a garantire elevati livelli di competenza ed efficienza sia nelle farmacie di comunità che in quelle ospedaliere“, ha detto al riguardo il presidente dell’Ordine di Bari-Bat, ma la loro natura di professionisti del territorio e della comunità offre anche ampie garanzie su un impiego etico e mai dimentico del valore della relazione umana che sottende la relazione terapeutica: “La tecnologia deve essere un mezzo per potenziare il rapporto umano, non per sostituirlo” ha detto D’Ambrosio Lettieri. “In questa giornata vogliamo lanciare un messaggio di fiducia e di responsabilità: il futuro della salute pubblica si costruisce con innovazione, ma anche con il rispetto dei valori etici e della centralità del paziente”.
Un rispetto che la professione farmaceutica ha sa e sa assicurare, come ha apertamente riconosciuto i presidente di Regione Puglia Michele Emiliano (al centro nella foto del titolo), che ha voluto ringraziare i farmacisti “perché collaborano, al limite delle loro possibilità, al servizio di prenotazione di tutte le prestazioni sanitarie. Ed anche per una serie di accordi raggiunti con loro, che hanno consentito, da un lato di ridurre la spesa sanitaria, e dall’altro di fornire supporto ai pazienti. La farmacia, almeno quella pugliese” ha quindi concluso il presidente della Regione “riesce ancora a offrire ai cittadini un rapporto di medicina sociale e di incoraggiamento nel seguire le cure, unendo l’innovazione tecnologica all’antica tradizione della farmacopea italiana e pugliese”.
I lavori sono stati conclusi dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato (a destra nella foto del titolo), con un’ulteriore sottolineatura delle straordinarie opportunità che possono arrivare dall’innovazione tecnologica, soprattutto se correttamente integrata con il potenziamento della sanità territoriale perseguito da processi e modelli come quello della farmacia dei servizi. “Gli strumenti della tecnologia a disposizione dei professionisti sanitari del territorio nei presidi di salute di comunità, in un quadro di integrazione che mette insieme Case di comunità, Centri operativi territoriali e ospedali di comunità, come previsto dal Pnrr” ha detto Gemmato. “Questi modelli di intervento non solo migliorano l’accessibilità alle cure, ma rafforzano anche la rete di sanità territoriale, fondamentale per rendere il sistema sanitario più vicino ai cittadini. È necessario che quanto discusso oggi si traduca in azioni concrete nell’agenda politica del governo italiano, per garantire una sanità più efficiente e inclusiva”.
L’evento barese si è concluso, come da tradizione, con la consegna degli attestati di benemerenza ai farmacisti con più anni di anzianità professionale e il giuramento dei nuovi iscritti all’Ordine.
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