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Industria 4.0, rilanciata la Nuova Sabatini: come funziona e le novità


Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy da ottobre di quest’anno ha rifinanziato e rilanciato la “Nuova Sabatini”, una misura già presente tra quelle incluse nel piano Industria 4.0 e poi Transizione 4.0. Un’agevolazione “a sportello” in vigore da anni per sostenere le piccole e medie imprese nell’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali.

Lo strumento prevede anche una nuova misura la “Nuova Sabatini Capitalizzazione” il cui obiettivo è sostenere l’incremento della capitalizzazione delle PMI che intendono effettuare questa tipologia di investimenti.

La Nuova Sabatini può essere affiancata ad altre misure di finanza agevolata in quanto risulta totalmente cumulabile con esse.

Il problema dell’accesso al credito

La finanza agevolata è lo strumento importantissimo a sostegno delle imprese e dell’innovazione tecnologica.

In molti casi, però, le aziende si trovano in difficoltà ad usufruire di questo strumento per “problemi di cassa”. La finanza agevolata, infatti, copre solo parzialmente l’investimento e salvo eccezioni viene ovviamente fornita a fronte di spese già effettuate. Esiste la possibilità, in molti casi, di chiedere un anticipo che copre comunque solo parzialmente le necessità di esborso finanziario.

E’ pertanto evidente come l’accesso al credito risulti importante anche per il successo di molti progetti finanziati.

Assistenza e consulenza

per il sovraindebitamento

Le micro, piccole e medie imprese hanno in genere difficoltà a garantire in modo adeguato un credito bancario. Le banche chiedono spesso garanzie personali che i piccoli imprenditori non possono (o non vogliono) concedere.

Un altro problema che spesso le PMI si trovano ad affrontare è quello della scarsa capitalizzazione delle loro aziende che può costituire un ulteriore ostacolo alla realizzazione degli investimenti ed all’ottenimento del credito.

La Nuova Sabatini prevedemisure per l’acquisto di Beni Strumentali (classici, industria 4.0, “green”)e da quest’anno per favorire la Capitalizzazione delle imprese che effettuano questa tipologia di investimenti.

Tutte lemisure previste provano a dare una risposta concreta alle problematiche descritte in precedenza, che spesso bloccano lo sviluppo di investimenti importanti per la crescita delle PMI.

Le misure previste dalla Nuova Sabatini sono infine totalmente cumulabile con i diversi strumenti di finanza agevolata e risultano pertanto importanti strumenti di supporto complementare alle imprese.

Cos’è la Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini su Beni Strumentali è uno strumento “storico” che viene periodicamente rifinanziata dal MIMIT. Le misure previste si rivolgono principalmente alle micro, piccole e medie imprese (PMI) italiane, con l’obiettivo di migliorare la loro competitività e favorire l’innovazione tecnologica.

Consiste in un contributo in conto interessi che riduce gli oneri finanziari a carico delle imprese sui finanziamenti bancari o leasing. Tale contributo si riferisce infatti agli interessi sui finanziamenti concessi alle imprese per l’acquisto di nuovi beni strumentali.

Il contributo concedibile è calcolato su un tasso d’interesse convenzionale del 2,75% annuo per gli investimenti in Beni Strumentali ordinari. Per gli investimenti in tecnologie avanzate legate a Beni Strumentali Industria 4.0 o “green”, il contributo viene calcolato su un tasso d’interesse convenzionale aumentato al 3,575% annuo. Esso viene in ogni caso erogato in quote annuali sui cinque anni di concessione del prestito.

Finanziamo agevolati e contributi

per le imprese

Le banche o intermediari finanziari cui rivolgersi per richiedere il credito sono quelle che aderiscono alla convenzione stipulata tra MIMIT, Associazione Bancaria Italiana e Cassa Depositi e Prestiti. Esse, a seguito delle verifiche di carattere finanziario sull’azienda richiedente, potranno assegnare un prestito fino al 100% dell’investimento previsto.

Il finanziamento bancario o leasing viene assistito dalla garanzia del “Fondo di garanzia per le PMI” fino all’80% dell’ammontare del finanziamento stesso facilitando in tal modo l’imprenditore sia in termini di garanzie aggiuntive, sia in termini di tassi di interesse applicati per effetto di un generale miglioramento della sua classe di rischio.

La novità di quest’anno introdotta nell’ambito della Nuova Sabatini è una misura rivolta alla PMI che intendono realizzare un programma di investimento in beni strumentali e sono impegnate in processi di capitalizzazione.

In questo caso il contributo viene calcolato su un tasso d’interesse convenzionale aumentato al 3,575% annuo per gli investimenti in Beni Strumentali classici ed al 5% per Beni Strumentali Industria 4.0 o “green”. L’aumento di capitale che ci si impegna a sottoscrivere prima ed erogare poi deve essere almeno pari al 30% del finanziamento richiesto.

Cosa e quanto viene finanziato

La Nuova Sabatini in vigore da ottobre ha una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro. La legge di bilancio 2025 in approvazione prevede un ulteriore rifinanziamento della Nuova Sabatini per complessivi 1,7 miliardi di euro fino a tutto il 2029.

L’agevolazione, come visto, viene concessa per sostenere le imprese nell’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali.

Si tratta in questo caso di beni classici utilizzati per ammodernare i processi e le attrezzature delle imprese.

Nel caso di beni materiali più avanzati (Industria 4.0) o che rispondono a tematiche “green” l’agevolazione viene, come visto, maggiorata del 30%.

I materiali classificati come Industria 4.0 o Investimenti green sono specificati all’interno di allegati che vengono regolarmente aggiornati tenendo conto delle novità tecnologiche introdotte nel corso degli anni.

Le agevolazioni sono concesse per finanziamenti bancari o leasing di importo compreso tra un minimo di 20.000 euro ed un massimo di 4 milioni di euro per singola impresa e devono avere una durata massima di cinque anni.

Come richiedere la Nuova Sabatini

Le PMI che intendono effettuare un investimento in beni strumentali facendo ricorso alla Nuova Sabatini devono presentare la richiesta all’ente finanziatore (banca o all’intermediario finanziario) scelto tra quelli previsti dalla convenzione firmata con il MIMIT.

L’ente finanziatore effettuerà le prime verifiche di carattere amministrativo (completezza della documentazione, presenza dei requisiti necessari per l’impresa, …) e verificherà con il MIMIT la disponibilità di risorse finanziarie prima di procedere alle successive valutazioni.

Nel caso l’ente finanziatore fornisca il finanziamento, il MIMIT concede il contributo previsto specificando investimenti ammissibili, ammontare del contributo e tempi di erogazione.

L’ente finanziatore, previa firma dell’apposito contratto con la PMI, provvede a concedere l’intero finanziamento in un’unica soluzione alla PMI o al fornitore in caso di leasing.

In aggiunta al processo previsto, per accedere alla Nuova Sabatini Capitalizzazione la PMI dovrà deliberare l’aumento di capitale prima della richiesta di finanziamento. Successivamente, una volta ricevuto l’atto di concessione, sottoscrivere e provvedere al versamento dell’aumento di capitale. Il versamento può essere anche effettuato in più tranche in corrispondenza delle scadenze del piano di ammortamento previsto.

Conto e carta difficile da pignorare

anche per aziende e pos

Quando utilizzare la Nuova Sabatini

La “Nuova Sabatini” rappresenta quindi uno strumento importante per le imprese che desiderano investire in innovazione e miglioramento tecnologico, facilitando l’accesso al credito necessario per tali investimenti.

La misura è particolarmente adatta a sostenere aziende che operano negli ambiti del manifatturiero e del trasporto-magazzinaggio dove i beni strumentali sono alla base del processo produttivo.

Il provvedimento, seppur concedendo un finanziamento in conto capitale non particolarmente elevato, diventa interessante per la possibilità di cumulo con altre misure di finanza agevolata (ad esempio “digital trasformation” di Invitalia) ma anche con gli incentivi fiscali come il credito di imposta beni strumentali 4.0 o transizione energetica 5.0.

Il suggerimento è pertanto quello di mettere a frutto in modo sinergico le diverse opportunità disponibili a supporto di innovazione e trasformazione aziendale.

Il ricorso alla “Nuova Sabatini” (ove applicabile) può essere pertanto lo strumento idoneo, nel caso un’azienda abbia presentato un progetto per ricevere un contributo di finanza agevolata e sia in difficoltà per reperire i fondi necessari a coprire la parte di co-investimento richiesto o per garantire i flussi finanziari necessari al progetto stesso nella fase di sviluppo.

L’accesso al credito bancario viene in questo caso fortemente favorito dalla copertura dell’80% del finanziamento prevista dal “Fondo di garanzia per le PMI” presente nella Nuova Sabatini che riduce fortemente la classe di rischio connessa all’azienda richiedente il finanziamento.

Vista in ogni caso la complessità dell’argomento, nel caso di investimenti significativi in beni strumentali è chiaramente consigliabile affidarsi a esperti per assicurarsi l’utilizzo ottimale di tutti gli strumenti agevolativi previsti.

Scheda sintetica del bando

Per una scheda sintetica del bando si rimanda al sito ICTLAB PA alla sezione bandi e nello specifico al seguente link:

Beni strumentali – Nuova Sabatini



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