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Lecco, l’Hub diffuso del Tpl fa un passo avanti: il Comune partecipa ad un bando


L’Hub diffuso per il trasporto pubblico locale è stato al centro della discussione – suscitando anche qualche polemica – della Commissione consiliare V, tenutasi nella serata di ieri, venerdì 22 novembre 2024. Il progetto si avvia infatti verso una maggiore definizione: l’assessore alla Mobilità Renata Zuffi ha infatti espresso l’intenzione del Comune di partecipare al bando di finanziamento regionale per la selezione di interventi finalizzati ad incrementare l’efficienza della mobilità urbana e dei trasporti pubblici, afferente ai nodi di stazione ferroviaria. Il costo del progetto presentato ammonta a 14 milioni di euro, che sarebbero finanziati da Regione tramite il Pnrr. L’esito del bando si conoscerà a gennaio (la candidatura è stata presentata lunedì scorso).

Lecco, l’Hub diffuso del Tpl fa un passo avanti: il Comune partecipa ad un bando

Il dirigente Alessandro Crippa ha quindi illustrato il progetto: “Il tema del bando ruota attorno alle modalità di interscambio ferro/gomma – ha spiegato – Per quanto riguarda l’Hub diffuso, sono state individuate due aree: piazza della Stazione per i pullman del trasporto locale, l’area di via Balicco per i pullman del trasporto extralocale. Sono previste nel progetto anche ciclovie e velostazioni, oltre che la risistemazione dei collegamenti pedonali tra le fermate degli autobus e gli istituti scolastici. E’ previsto inoltre un collegamento pedonale tra piazza Sassi e piazza della Stazione con l’individuazione di aree di sosta per i rider e per i taxi”. Dunque il progetto dell’Hub diffuso prevede tre nodi principali: la stazione, via Balicco e piazza Sassi.

Il progetto ha suscitato diverse polemiche da parte delle forze di minoranza, incentrate soprattutto sull’impatto che l’Hub in via Balicco eserciterebbe sui residenti dei condomini presenti, sulla distruzione dell’area verde oggi esistente e sulle conseguenze a livello viabilistico.

“Hanno mandato avanti lei, mentre chi ha architettato questo progetto avrebbe dovuto metterci la faccia – le parole del consigliere Corrado Valsecchi (Appello per Lecco), rivolte all’assessore Zuffi – Ci sarebbe stata un’altra soluzione: quella di trasferire il Comune nell’immobile in via Marco d’Oggiono, abbattere la parte diroccata di Palazzo Bovara (l’ex anagrafe), liberare tutto quello spazio di piazza Sassi e fare l’ingresso verso i binari e verso la biglietteria, oltre che dotare il parcheggio di alcuni posti in più, realizzando lì l’Hub”. Valsecchi ha inoltre posto la questione dei residenti nei condomini di via Balicco: “I residenti mi hanno detto che non c’è stato un loro coinvolgimento, salvo una mera informazione. Chi li rimborsa? Il loro immobile perderà il 30% almeno del valore: chi li risarcisce? Andremo a sbattere la faccia – cosi sarà – con una vertenza legale”. Criticato infine il fatto che lo studio di fattibilità del progetto non preveda determinati parametri, come le analisi del flusso reale dei veicoli e l’impatto che comporterebbe dal punto di vista della vivibilità del luogo. Il consigliere di maggioranza Mattia Bernasconi (Fattore Lecco) ha però sottolineato: “Dovremmo provare a pensare a come le varie proposte possano inquadrarsi nell’evoluzione della città e a quali vantaggi possano portare non nel 2024, ma nel futuro”.

Di fronte alla polemica suscitata dal progetto, l’assessore Zuffi ha sottolineato come partecipare al bando fosse un’occasione imperdibile per la città di Lecco: “Non mi dite che la nostra stazione non ha bisogno di una riqualificazione”, ha sottolineato. L’assessore ha spiegato altresì come l’area verde non andrà persa, perchè nel progetto presentato è comunque prevista. “Nessuno di noi nega che ci sia bisogno di riqualificare la mobilità urbana – ribatte il consigliere Giovanni Tagliaferri (Gruppo misto) – Forse però era il caso di discutere prima del progetto: se vinciamo il bando, non avremo poi chissà che possibilità di rinegoziare alcuni aspetti”. “Certo, il progetto presenta qualche problematicità, ma io vedo molti più vantaggi – ha concluso il consigliere Pietro Regazzoni (Partito democratico) – E’ fondamentale però parlare con i cittadini: se le cose non vengono comunicate bene possono destare delle preoccupazioni”.

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