Il sangue del cordone ombelicale, spesso sottovalutato, è in realtà una risorsa preziosa per la medicina moderna. Grazie alla sua ricchezza in cellule staminali emopoietiche, simili a quelle del midollo osseo, si è affermato come un’alternativa efficace per il trattamento di gravi patologie. In Puglia, la Banca Cordonale Regione Puglia è un modello di eccellenza nella raccolta e nell’utilizzo di questo “oro rosso”. Scopri come queste cellule stanno rivoluzionando la sanità e salvando vite in tutto il mondo.
Cos’è il sangue del cordone ombelicale e perché è così importante?
Il sangue cordonale è il sangue che rimane nei vasi del cordone ombelicale e della placenta dopo il parto. Ricco di cellule staminali emopoietiche, rappresenta una risorsa fondamentale per trapianti utilizzati nel trattamento di patologie oncologiche, ematologiche, immunologiche e metaboliche.
Per i pazienti senza un donatore compatibile in famiglia, il sangue cordonale donato può fare la differenza, offrendo un’alternativa valida al midollo osseo o al sangue periferico.
La Banca Cordonale Regione Puglia: un’eccellenza sanitaria
Dal 2008, la Banca Cordonale Regione Puglia è integrata nella rete nazionale ITCBN (Italian Cord Blood Network). Questo network punta a incrementare il numero di unità bancate per trapianti, rispettando i massimi standard di qualità e sicurezza.
Numeri significativi:
- Più di 20.000 unità raccolte dal 2008 al 2022.
- Circa 1.900 unità bancate, conformi ai rigorosi criteri di qualità.
- 24 unità esportate in tutto il mondo per salvare vite.
Non solo trapianti: utilizzi innovativi del sangue cordonale
Oltre al tradizionale impiego per i trapianti, il sangue cordonale viene utilizzato in terapie innovative:
1. Gel piastrinico
Una soluzione avanzata per il trattamento di ulcere cutanee, piaghe e rigenerazione ossea. Grazie ai fattori di crescita presenti, il gel piastrinico è particolarmente utile per:
- Pazienti con Epidermolisi Bollosa Ereditaria.
- Ulcere diabetiche che rischiano l’amputazione.
- Osteoartrosi del ginocchio, quando l’autodonazione non è possibile.
2. Collirio oftalmico
Prodotto biologico ricco di fattori di crescita, ideale per trattare gravi patologie oculari come:
- Sindrome da occhio secco, resistente alle lacrime artificiali.
- Danni corneali legati a malattie autoimmuni o complicanze post-trapianto.
3. Emazie cordonali (in fase di sperimentazione)
Una possibile rivoluzione per le trasfusioni neonatali, in particolare nei prematuri. Le emazie cordonali potrebbero migliorare il trasporto di ossigeno, riducendo i rischi di complicanze come la retinopatia della prematurità e la patologia polmonare cronica.
Un nuovo impulso grazie alla Legge Regionale n° 32/2022
La Puglia ha registrato un incremento nelle donazioni grazie all’“Emendamento Cloe” del 2022. Questa normativa obbliga i medici dei punti nascita a proporre alle donne in gravidanza la donazione del sangue cordonale durante la presa in carico.
Il risultato? Una ripresa significativa delle raccolte, invertendo il calo causato dalla pandemia e da criteri di accettazione più rigidi.
Perché donare il sangue del cordone ombelicale?
Donare il sangue cordonale è un atto di solidarietà e di grande valore scientifico. Non solo può salvare vite tramite i trapianti, ma contribuisce allo sviluppo di terapie innovative che migliorano la qualità della vita di migliaia di pazienti.
La Puglia dimostra che una gestione strategica del sangue cordonale può trasformarlo in una risorsa straordinaria per la sanità. Con oltre 20.000 raccolte e innovazioni terapeutiche in continua espansione, la regione si posiziona come esempio virtuoso a livello nazionale e internazionale.
Se stai per diventare genitore, considera di donare il sangue del cordone ombelicale: un gesto semplice, ma capace di cambiare il destino di molte vite.
Redazione Nurse Times
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