IERI, 22 NOV 2024
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Innanzitutto, mi dispiace profondamente per la situazione che stai vivendo. È evidente che stai facendo del tuo meglio per tuo figlio, ma è altrettanto evidente che il contesto familiare, il trasferimento e i cambiamenti nella tua vita stanno creando una pressione enorme su tutti voi. Non sei una madre fallita. Sei una madre che si sta trovando a gestire sfide complesse, e questo richiede supporto, non giudizio.
Possibili cause del comportamento di tuo figlio
1. Cambiamenti recenti:
Il trasferimento da tua sorella al nuovo ambiente con il tuo compagno potrebbe aver destabilizzato tuo figlio. I bambini, soprattutto a questa età, faticano ad adattarsi ai grandi cambiamenti, soprattutto quando implicano nuovi equilibri familiari.
La tua ridotta presenza a causa del lavoro potrebbe avergli fatto percepire un senso di “abbandono”, anche se non è voluto. Questo potrebbe alimentare rabbia e comportamenti oppositivi.
2. Conflitto con il padre:
Le dinamiche conflittuali tra te e il padre potrebbero contribuire al suo disagio. Sentire critiche verso di te da parte del padre può confonderlo e spingerlo a esprimere il suo malessere con atteggiamenti aggressivi.
3. Età preadolescenziale:
I bambini di 10 anni iniziano a mostrare segni di preadolescenza, con comportamenti più oppositivi, voglia di autonomia e difficoltà a gestire le emozioni. Questo potrebbe amplificare la tensione già esistente.
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Cosa puoi fare
1. Ricostruire il dialogo con tuo figlio
Dedica del tempo esclusivo a lui: Anche solo mezz’ora al giorno per parlare, giocare o fare qualcosa insieme può aiutarlo a sentirsi ascoltato e amato. Cerca momenti senza distrazioni, in cui possa aprirsi.
Validare i suoi sentimenti: Digli che comprendi che il trasferimento e i cambiamenti sono stati difficili per lui. Ad esempio, potresti dire: “So che ultimamente ci sono stati tanti cambiamenti, e immagino che possa essere stato complicato per te. Voglio capire come ti senti e cosa posso fare per aiutarti”.
Evita di rispondere con rabbia: Anche se è difficile, cerca di mantenere la calma quando si arrabbia o risponde male. Questo gli insegnerà a gestire le sue emozioni in modo più sano.
2. Definire regole chiare e coerenti
Stabilisci poche regole essenziali (es. rispetto reciproco, compiti scolastici, routine serale) e cerca di applicarle in modo coerente, senza cambiare atteggiamento in base al tuo umore o alle sue reazioni.
Usa premi e conseguenze proporzionate per incentivare comportamenti positivi. Ad esempio, se prepara lo zaino senza che glielo chieda più volte, premiarlo con un’attività piacevole insieme.
3. Coinvolgere il tuo compagno con delicatezza
È importante che il tuo compagno abbia un ruolo di supporto, ma senza sostituirsi a te o imporre regole. Cerca di coinvolgerlo in attività positive con tuo figlio, in modo da creare un legame graduale e rispettoso.
4. Gestire il conflitto con il padre
Anche se è difficile, prova a mantenere una comunicazione il più neutra possibile con il padre di tuo figlio, evitando conflitti che possono essere percepiti dal bambino.
Se il padre continua a screditarti davanti a tuo figlio, potresti valutare un supporto legale o familiare per limitare i danni emotivi di questo comportamento.
5. Considerare un supporto psicologico
Tuo figlio potrebbe beneficiare di uno spazio sicuro con uno psicologo infantile per elaborare i cambiamenti recenti e imparare a gestire le sue emozioni.
Anche tu potresti trarre beneficio da un percorso di supporto, per ritrovare la forza e la serenità necessarie ad affrontare questa fase complessa.
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Cosa evitare
Colpevolizzarti: Essere genitori è un compito difficile, soprattutto in una situazione come la tua. Nessuno è perfetto, e stai facendo il meglio che puoi con le risorse a disposizione.
Cedere alla rabbia o alla disperazione: Anche se a volte ti sembra di voler mollare, ricorda che tuo figlio ha bisogno di te come guida, anche quando non lo dimostra.
Cambiare casa o compagno senza riflessione: Un ulteriore cambiamento potrebbe destabilizzarlo ancora di più. Prima di fare scelte drastiche, cerca di lavorare sulla situazione attuale.
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Conclusione
Tuo figlio sta attraversando una fase di difficoltà legata ai cambiamenti e al conflitto tra i genitori. Questo non significa che sei una madre inadeguata, ma che la situazione richiede un approccio mirato e pazienza. Con il tempo, il dialogo e magari il supporto di un professionista, puoi ricostruire un rapporto sereno con lui e aiutarlo a superare questa fase. Non dimenticare di prenderti cura anche di te stessa, perché una madre serena può affrontare meglio le sfide.
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