Chiuse le indagini sul “re dei surgelati” di Palermo, Salvatore Vetrano, e per altri cinque, accusati di associazione a delinquere, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, omessa dichiarazione, emissione di fatture per operazioni inesistenti e omesso versamento Iva, aggravati dalla transnazionalità. A Vetrano è anche contestata l’aggravante di aver voluto agevolare Cosa Nostra.
Oltre a Vetrano, difeso dagli avvocati Laura Razetto e Alessandro Vaccaro, andranno a processo suo suocero, Pietro Bruno, Anna Bruno, moglie di Vetrano, Mauro Castellani, imprenditore genovese del settore ittico, Giuseppe Licata e Sebastiana Germano. Le fiamme gialle dopo una serie di indagini, avevano scoperto una frode fiscale transnazionale che aveva portato a un sequestro di beni per 3 oltre milioni di euro tra l’Italia e l’estero. Nel mirino dei militari un giro d’affari basato sull’importazione di prodotti ittici surgelati dalla Spagna e dal Portogallo su alcune presunte frodi sull’Iva.
Le operazioni di perquisizione disposte dalla Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova, che lo scorso febbraio avevano portato a cinque arresti, avevano inoltre consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro considerevoli somme di denaro contante e valori, che si ritengono provenienti dalle frodi fiscali e dagli altri reati economici contestati ai componenti del sodalizio criminale.
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Al centro delle indagini un giro di operazioni inesistenti effettuate attraverso le “società cartiere” Mondocarne srl, Caribian srl, Pescado mediterraneo srls, Marfish srl, Sarda Fish srl, Ittica monzese srl, Blau pesca srl, nonché tramite la Lg surgelati srl per un imponibile complessivo di oltre 31 milioni. Due indagati, secondo la Procura ligure, sono accusati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti per aver utilizzato, nelle dichiarazioni Iva della Liguria surgelati srl e della ditta Castellani Mauro, fatture false per oltre 3 milioni ed evadendo l’Iva per 395 mila euro.
Tre indagati sono accusati di emissione di fatture per operazioni inesistenti attraverso le “società cartiere” Mondocarne srl, Caribian srl, Pescado mediterraneo srls, Marfish srl, Sarda Fish srl, Ittica monzese srl, Blau pesca srl, nonché attraverso la Lg surgelati srl per un imponibile complessivo di oltre 31 milioni. Due indagati, ricostruiscono dalla procura ligure, sono accusati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti per aver utilizzato nelle dichiarazioni Iva della Liguria surgelati srl e della ditta Castellani Mauro fatture per operazioni inesistenti per un imponibile complessivo di oltre 3 milioni e un’Iva evasa di 395 mila euro emesse da “società cartiere”.
Altri quattro sono accusati di omesso versamento dell’Iva per non aver versato quanto dovuti in base alle dichiarazioni annuali di quattro “società cartiere per un ammontare complessivo di oltre 1.346.000 euro. Un indagato è accusato di dichiarazione infedele per aver indicato nella dichiarazione Iva di una “società cartiera” (Marfish srl) elementi passivi inesistenti per un importo di 387.332 euro. Tre indagati sono accusati di omessa dichiarazione mentre sei sono accusati di trasferimento fraudolento di valori per aver fittiziamente attribuito la titolarità di quote del capitale sociale di 10 società con sede in Italia (Liguria surgelati, Liguria surgelati trading, Caribian pesca, Pescado mediterraneo, Marifish, Sarda fish, Ittica monzese, Blau pesca, Lg surgelati), di due società con sede in Spagna (Pescados y mariscos italianna e Grupo alimentario Bruno&Vetrano) e di tre società con sede in Portogallo “a soggetti compiacenti, al fine di dissimularne la reale riconducibilità a Vetrano”, dicono dalla finanza.
Tre indagati infine sono accusati di autoriciclaggio per aver impiegato e trasferito in attività economiche e imprenditoriali somme di denaro (oltre 156 mila euro) costituenti il profitto dei reati di trasferimento fraudolento di valori, emissione di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento dell’Iva e omessa presentazione della dichiarazione Iva.
I sequestri, che riguardano il territorio italiano, il territorio spagnolo e quello portoghese, riguardano 100 rapporti finanziari, di cui 54 si trovano in Italia, 26 in Spagna e 20 in Portogallo, quote del capitale sociale di 15 società, di cui 7 con sede in Italia, due società di Genova (Liguria surgelati srl e Liguria surgelati trading srl) e nove immobili tra le province di Genova, Palermo e Cuneo.
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Frode fiscale, evasione e riciclaggio: in manette il “re dei surgelati” di Palermo e la figlia di un boss
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© PalermoToday(Fonte: Adnkronos)