Giovani protestanti a Baku, dove venerd� si concluder� la COP29. Crediti foto: Getty Images
La storia umana � spesso fatta di polarit�. Da una parte chi scrive gli eventi, dall’altra chi li subisce. Ma quando la posta in gioco � alta, questi confini possono sfumare. � ci� che dimostra la Cop29 Open Letter, l’appello urgente rivolto ai potenti della Terra riuniti a Baku per la Cop29 : un gruppo internazionale di giovani scienziati, studenti e professionisti invoca azioni decisive per tagliare le emissioni di gas serra e preservare cos� gli equilibri del pianeta.
Ricercatori, esponenti di atenei internazionali e professionisti di altri settori si rivolgono direttamente ai capi di stato presenti a Baku fino a domani, venerd� 22 novembre. A partire dalle evidenze scientifiche, l’iniziativa invoca azioni concrete: il form � ancora aperto per nuove adesioni
Tra le centinaia di firmatari della lettera, indirizzata al presidente designato della Cop29 Mukhtar Babaye, c’� il trentunenne Francesco Giardina, ricercatore del Politecnico federale di Zurigo e studioso delle scienze del clima. Nato in Valle d’Aosta, una regione che conosce da vicino gli effetti del climate change, Giardina ha trasformato la sua passione per l’ambiente in una missione di vita. �La rapidit� con cui stiamo modificando il clima � sorprendente�, spiega a Pianeta 2030: �E il problema � che, senza misure istituzionali concrete, tutto il nostro lavoro di ricerca rischia di essere vano�. La missiva (si pu� sottoscrivere qui, � richiesto un account Google) arriva a margine della Cop29 di Baku, l’ultimo grande vertice internazionale prima della scadenza fissata a febbraio 2025 per gli aggiornamenti sugli impegni nazionali per la riduzione delle emissioni di gas serra (Ghg). All’orizzonte, sembra inevitabile varcare la soglia critica di 1,5�C, senza una loro drastica riduzione. Se il trend inquinante rimane invariato, le proiezioni indicano un aumento della temperatura tra 2,6 e 3,1�C. Valori mai sperimentati prima d’ora.
Il clima che cambia
Le conseguenze sono gi� visibili. �Stiamo assistendo a numerosi eventi estremi, dalle inondazioni disastrose (ad esempio in Spagna, Europa centrale e Nepal)
agli uragani e tifoni pi� violenti (come l’uragano Milton e il tifone Gaemi) fino alle ondate di calore (ad esempio in Messico e nel Mediterraneo) nel 2024�, si legge nella lettera. All’inizio del mese, l’Unione Europea, avvalendosi dei dati del programma Copernicus, ha reso noto che nei primi 10 mesi del 2024, la temperatura � stata di 0,71�C superiore rispetto alla media 1991-2020. �Sebbene la media dell’ultimo anno sia utile per capire la direzione in cui ci stiamo muovendo, la traiettoria a lungo termine del sistema climatico globale si valuta in genere sulla base della media decennale�, rassicura Giardina: �Un campanello d’allarme che non deve diventare una scusa per arrendersi�. La paura spesso causa rassegnazione, ma la cittadinanza dispone di strumenti importanti.
Questione di tempo
�Diciamo che circa il 50 per cento delle emissioni prodotte dal singolo individuo dipende dalle sue scelte, ma la parte restante � collegata
alle decisioni assunte a livello statale con gli investimenti infrastrutturali, sul trasporto pubblico e nelle catene di produzione�, prosegue Giardina. Se eleggere i giusti rappresentanti non sempre � possibile, avviarvi un dialogo non nuoce. Di qui il senso della mobilitazione. �Non possiamo semplicemente permetterci di aspettare che le generazioni pi� anziane si rendano conto dell’impatto che le loro decisioni hanno su di noi e sui cittadini del futuro�, postilla Eslem Demirel, studentessa all’Eth di Zurigo e firmataria del documento. Mentre il mondo si prepara a nuovi assetti geopolitici, i ragazzi, sempre pi� attivi nel dibattito pubblico, avanzano una pretesa: �Ascoltate coloro che dovranno affrontare le conseguenze delle decisioni della Cop29 tra dieci, venti, cinquanta anni! La Cop29 deve essere un punto di svolta verso un domani giusto, abitabile e sostenibile per molte generazioni a venire�. La svolta pu� partire da una firma. E dal contenimento dei gas climalteranti.
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