Il convegno regionale di educazione ambientale: un’occasione di confronto verso un percorso formativo

Dopo più di dieci anni è stato riproposto in Friuli Venezia Giulia un Convegno regionale sull’educazione ambientale, rivolto agli insegnanti di tutti gli ordini scolastici.

L’evento dal titolo “Mi impegno a…”, organizzato da ARPA FVG in collaborazione con l’Associazione Culturale 0432, si è svolto nel pomeriggio di sabato 16 novembre nelle sede dell’Università di Udine, presso il Palazzo Garzolini Di Toppo Wassermann.

Nella prima parte del convegno, sono state presentate le caratteristiche per un progetto di educazione ambientale che hanno rappresentato le chiavi di lettura attorno alle quali si sono sviluppate le riflessioni e i confronti della giornata.

A seguire, l’Ufficio Scolastico Regionale ha presentato i risultati di un’Indagine sui bisogni formativi degli insegnanti per progetti di educazione ambientale. L’indagine aveva l’obiettivo di fare una fotografia delle attività di educazione ambientale proposte in regione dalle scuole e capire dagli insegnanti stessi l’interesse per una proposta formativa futura. Circa 64% dei 110 partecipanti ha espresso il bisogno di un percorso di formazione su lungo periodo, evidenziando la necessità di essere aggiornati sia sulle principali tematiche ambientali ma allo stesso tempo sulle modalità e i principi educativi.

Nella seconda metà del pomeriggio, Paola Cosolo Marangon, formatrice in area psicopedagogica, ha accompagnato gli insegnanti e gli studenti presenti, in un momento di condivisione. Ogni partecipante, aveva infatti ricevuto in anticipo, in fase di iscrizione online, una frase da completare: “per un percorso di educazione ambientale sostenibile ed efficace, mi impegno a…”.

Sono state quindi distribuite delle foglie, di colori diversi in base all’ordine scolastico, sulle quali gli insegnanti hanno scritto il loro pensiero e l’hanno condiviso con gli altri arricchendo delle installazioni a forma di alberi (realizzata dalla Cooperativa Puntozero) che hanno abbellito l’atrio del palazzo.

Ad ognuno è stato poi dato del tempo per osservare gli alberi e leggere le foglie. Vicino alla foglia e quindi al pensiero che li colpiva di più, ogni persona ha potuto attaccare un germoglio come segno di un’idea che ha generato qualcosa di particolare.

Nella fase successiva, gli insegnanti e gli studenti si sono divisi in tre tavoli di confronto per ordine scolastico (primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado). Dopo la presentazione di alcune esperienze particolarmente interessanti, in ogni tavolo si è discusso su quali siano le caratteristiche educative emergenti per un progetto di educazione ambientale confrontandosi sulle opportunità e le difficoltà che si vivono a scuola nel proporre percorsi educativi di questo tipo.

Il momento conclusivo del convegno è iniziato con la condivisione dei punti chiave emersi da tavoli di lavoro che hanno riconosciuto in modo trasversale come caratteristiche principali per un progetto educativo sulle tematiche ambientali: la “partecipazione” ovvero provare a “mettere al centro” bambini e ragazzi rendendoli davvero protagonisti dell’esperienza e “obiettivi e verifica” cioè partire da obiettivi educati e progettare considerando di rispondere ad “un perché educativo” tenendo a mente che gli educatori sono sempre i “registi” che sanno dove vogliono arrivare in base agli obiettivi di partenza.

Un’ultima analisi di Paola Cosolo Marangon che è iniziata prendendo spunto dalle parole chiave emerse durante il pomeriggio, ha evidenziato come oggi sia fondamentale da parte delle scuola, degli educatori e più in generale del mondo adulto, trasmettere ottimismo e speranza ai più giovani per aiutarli a coltivare i loro sogni, elementi basilari per lavorare nell’educazione ambientale.

Il Convegno è stato solo un punto di partenza, per incontrarsi e ragionare assieme in vista di un possibile percorso di formazione sull’educazione ambientale da rivolgere al mondo della scuola in Friuli Venezia Giulia.