Mercoledì 20 novembre, si celebra la Giornata Internazionale e Italiana per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. L’obiettivo è ricordare la Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza per la quale i bambini e le bambine sono stati individuati come titolari di loro diritti specifici, riconoscendo che ciascuno di loro deve essere trattato con dignità e correttezza, deve essere tutelato e deve poter sviluppare appieno le proprie potenzialità oltre che partecipare all’ambiente che lo circonda.
«Con la nomina della Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, l’amministrazione comunale intende sostenere e promuovere questi diritti. Investire nei bambini, nella creazione di una generazione futura di cittadini con pari diritti, significa – spiega il sindaco, Roberto Scheda – investire innanzitutto sull’educazione che è l’azione principale attraverso cui costruiamo la cittadinanza».
A marzo 2021 le Nazioni Uniti hanno pubblicato un documento con cui viene ampliata la convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza anche agli ambienti digitali spostando l’attenzione dai pericoli/rischi della rete alle opportunità che il digitale offre. In occasione di questo appuntamento la Garante per l’infanzia e l’adolescenza ha promosso la diffusione del manifesto sui diritti dei minori in rete coinvolgendo gli Istituti comprensivi del Comune di Vercelli, l’Ufficio Scolastico e l’Unicef. Il manifesto, scritto da più di 10.000 giovani di oltre 400 classi italiane, nasce dall’iniziativa di educazione digitale promosso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Educazione, protezione, rispetto, amicizia, salute, inclusione, dignità, gioco, famiglia, disconnessione: questi i dieci punti fermi su cui si basa il “Manifesto dei bambini sui diritti in ambiente digitale”, obiettivo: ottenere un internet più sicuro, accogliente all’età.
«I giovani parlano anche quando sono in silenzio. Ascoltiamoli, educhiamoli e tuteliamoli. La rete è una possibilità – dice la garante, Lella Bassignana – perché ritengo che non abbia nessun senso vietare la rete e porre limitazioni assurde che poi gli stessi adulti non rispettano. Dobbiamo accettare che viviamo in un mondo che è molto connesso. Pensare che i bambini e gli adolescenti rimangano fuori da questa connessione non ha molto senso. Credo sia molto meglio un intervento mirato all’educazione di questa connessione digitale».
Presenti nel testo la richiesta di protezione, tutela e rispetto durante la navigazione sul web, il riconoscimento della rete come luogo di aggregazione sociale, a patto che ciò avvenga in modo protetto e affidabile, il richiamo alla sensibilizzazione sui rischi per la salute legati all’uso del digitale, alla riservatezza dei minori e l’appello agli adulti di creare un ambiente accogliente e stimolante, ma soprattutto l’enunciazione del diritto di restare disconnessi durante lo svolgimento di attività di carattere sociale.
«L’obiettivo principale del progetto di iniziativa digitale – prosegue Bassignana – è la tutela dei minori ai numerosi pericoli che la rete può causare. Non ci si riferisce solo alla possibilità che i giovani accedano a contenuti non adatti alla loro età e quindi nocivi, violenti e legati alla pedopornografia, ma anche all’eventualità che possa verificarsi un furto di immagine o una replicazione della stessa. Questo può causare bullismo, prese in giro e pericoli molteplici come quelli di restare coinvolti in alcune sfide per andare alla ricerca dell’approvazione altrui».
I punti del Manifesto, enunciati dai bambini, sono diventati un filmato. Inoltre sono stati formati gli insegnanti degli istituti che hanno aderito che avranno un ruolo importante di diffusione di questi principi anche con i genitori. «Il Qrcode del filmato è inserito in una targa che verrà posizionata su tutte la panchine di Vercelli nei parchi giochi», ha affermato l’assessore Antonio Prencipe.
Alla presentazione erano presenti la delegata dell’UST, Liliana Lobascio, i dirigenti scolastici Annarosa Rongoni (Lanino), Fulvia Cantone (Ferrari), Rodolfo Rizzo (Ferraris) e una delegata della dirigente Lina Arminante (Rosa Stampa), il presidente dell’Unicef, Antonio Catania che ha consegnato al sindaco la Carta dei Principi fondamentali che ispirano la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza . Alle scuole e ai bambini è stato consegnato l’ attestato di riconoscimento dei Diritti dei Bambini e delle Bambine in Ambiente Digitale. Il progetto è stato condiviso anche con i comuni della provincia: Caresana, Caresanablot, Cigliano, Collobiano, Crova, Costanzana, Lamporo, Lozzolo, Motta de’Conti, Quinto, Villarboit e con l’Unione montana dei comuni della Valsesia.
c.s.
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