Si va verso la modifica del Piano Transizione 5.0. Sul tavolo ci sono l’aumento del contributo e la semplificazione dell’accesso al credito di imposta. Questo quanto è emerso dal question time con il Ministro Urso tenutosi il 20 novembre alla Camera
Transizione 5.0: in arrivo un aumento del credito di imposta e una modalità di accesso più semplice.
Nonostante i nobili propositi, le adesioni al Piano Transizione 5.0 stanno procedendo a rilento. Secondo i recenti dati forniti da AssoSoftware risultano prenotati solo 99,3 milioni di crediti di imposta, ovvero l’1,6 per cento del totale delle somme stanziate.
Sulla questione delle difficoltà da parte delle imprese nell’accedere al credito di imposta, in data 20 novembre si è tenuto il question time in cui è stato interrogato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha annunciato le novità in arrivo.
Transizione 5.0, Urso: contributo più alto e semplificazioni, novità in arrivo
Il Piano Transizione 5.0, istituito dall’articolo 38 del DL 19/2024, convertito in Legge 56/2024, ha il fine di sostenere il processo di transizione digitale ed energetica tramite l’assegnazione di un credito di imposta alle imprese che investano per innovare il proprio apparato produttivo e/o per ridurre i propri consumi energetici.
Tuttavia, come riportato da AssoSoftware, le aziende segnalano diverse difficoltà nell’accedere ai fondi previsti.
Nel question time che si è svolto alla Camera, il Ministro Urso ha però dichiarato che le cose cambieranno:
“… con un emendamento al decreto Fiscale, incrementeremo l’intensità del contributo e, soprattutto, semplificheremo le procedure, in particolare quelle che riguardano il calcolo del risparmio energetico. Siamo in contatto con la Commissione per un altro confronto con la Commissione stessa per fare qualcosa di più, ma le risposte non le avremo prima del mese di gennaio o di febbraio”
Una delle maggiori difficoltà riscontrate dalle aziende è proprio quella relativa all’ attestazione dei consumi energetici che si andrebbero a ridurre in seguito agli investimenti. Un’operazione piuttosto complicata, soprattutto quando bisogna rendicontare il risparmio energetico relativamente all’impiego di un nuovo software.
Transizione 5.0: le novità al Decreto fiscale
L’emendamento al Decreto fiscale a cui il Ministro Urso ha fatto riferimento durante il question time propone di cambiare le aliquote del credito di imposta, in modo da spingere l’acceleratore sulle richieste di adesione.
Infatti, ad oggi l’articolo 38 del DL 19/2024 prevede che il credito di imposta sia riconosciuto:
- nella misura del 35 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- nella misura del 15 per cento del costo, per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- nella misura del 5 per cento del costo, per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.
Inoltre, l’ammontare del credito di imposta varia non solo in base alla quota di investimento, ma anche in relazione alla riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva o, in alternativa, della riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.
Per le quote di investimento fino a 2,5 milioni di euro:
Percentuale di riduzione dei consumi | Percentuale del credito di imposta |
---|---|
Struttura produttiva: 3-6% Processo: 5-10% | 35% |
Struttura produttiva: 6-10% Processo: 10-15% | 40% |
Struttura produttiva: oltre 10% Processo: oltre 15% | 45% |
Per le quote di investimento da 2,5 milioni di euro a 10 milioni di euro:
Percentuale di riduzione dei consumi | Percentuale del credito di imposta |
---|---|
Struttura produttiva: 3-6% Processo: 5-10% | 15% |
Struttura produttiva: 6-10% Processo: 10-15% | 20% |
Struttura produttiva: oltre 10% Processo: oltre 15% | 25% |
Per le quote di investimento oltre i 10 milioni di euro, con costi ammissibili fino a 50 milioni:
Percentuale di riduzione dei consumi | Percentuale del credito di imposta |
---|---|
Struttura produttiva: 3-6% Processo: 5-10% | 5% |
Struttura produttiva: 6-10% Processo: 10-15% | 10% |
Struttura produttiva: oltre 10% Processo: oltre 15% | 15% |
Se l’emendamento in discussione venisse approvato, gli scaglioni di investimento sarebbero ridotti a due: fino a 10 milioni di euro e oltre i 10 milioni (con massimo di costi ammissibili pari a 50 milioni).
Inoltre, subirebbero modifiche anche le aliquote del credito di imposta, che, come abbiamo già visto, sono legate anche alle riduzioni dei consumi. Di conseguenza, per le quote di investimento fino a 10 milioni di euro avremmo:
Percentuale di riduzione dei consumi | Percentuale del credito di imposta |
---|---|
Struttura produttiva: 3-6% Processo: 5-10% | 50% |
Struttura produttiva: 6-10% Processo: 10-15% | 55% |
Struttura produttiva: oltre 10% Processo: oltre 15% | 60% |
Mentre per le quote di investimento oltre i 10 milioni di euro:
Percentuale di riduzione dei consumi | Percentuale del credito di imposta |
---|---|
Struttura produttiva: 3-6% Processo: 5-10% | 15% |
Struttura produttiva: 6-10% Processo: 10-15% | 20% |
Struttura produttiva: oltre 10% Processo: oltre 15% | 25% |
Si sottolinea, in ogni caso, che si tratta di un emendamento tutt’ora in discussione. Eventuali conferme arriveranno solo con l’ok definitivo alla legge di conversione del DL fiscale 2025, atteso entro il 18 dicembre.
Transizione 5.0: dopo l’aggiornamento delle FAQ, arrivate più richieste
Sempre nel corso del question time il Ministro Urso ha anche affermato che:
“Dopo le nostre FAQ si è accelerato l’utilizzo del piano e oggi nel complesso vi hanno fatto richiesta 413 imprese e altre 314 hanno avviato la fase di prenotazione.”
Il riferimento è alle FAQ del MIMIT, il cui aggiornamento è stato reso disponibile il 2 novembre.
Il dato fornito da Urso, comunque, non delinea un panorama incoraggiante, in quanto al 13 novembre 2024 risultava prenotato solo l’1,6 per cento dei fondi totali.
In conclusione dell’interrogazione sul Piano Transizione 5.0, il Ministro del MIMIT ha affermato:
“Nel contempo sono state pubblicate (e sono nel nostro sito, del Ministero) tutte quelle spiegazioni che le imprese chiedono ogni volta in modo da semplificare l’utilizzo del piano che – lo ribadisco – è il piano più avanzato, l’unico in questo momento in Europa, con 12,7 miliardi di euro, che innova, sul piano digitale e sul piano dell’efficientamento energetico, rispondendo alle regole e ai criteri del PNRR e del REPowerEU, le nostre attività produttive.”
Per ulteriori delucidazioni sulle agevolazioni disponibili è possibile consultare le FAQ sul sito del MIMIT.
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