Un viaggio sensoriale tra i sapori del Mediterraneo, alla scoperta di un ponte culinario che unisce Sicilia e Tunisia. È questa l’esperienza che attende i fortunati partecipanti alla IX Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2024, dove il ristorante messinese Casa e Putia sarà protagonista d’eccezione.
Un ponte di sapori e cultura per il Mediterraneo
L’evento, organizzato dall’Ambasciata Italiana a Tunisi, vedrà chef, giornalisti e rappresentanti di Slow Food confrontarsi su temi legati alla tradizione culinaria e alle influenze e contaminazioni gastronomiche del Mediterraneo. Il ristorante messinese Casa e Putia sarà ospite dell’Ambasciata Italiana a Tunisi e dell’Ambasciatore Alessandro Prunas in una due giorni, 21 e 22 novembre, dedicata alla celebrazione e al dialogo tra le tradizioni gastronomiche del Mediterraneo. Un’occasione per raccontare come le cucine di questa regione, nel corso dei secoli, si siano arricchite a vicenda, creando un “ponte di biodiversità” che unisce popoli e culture.
Messina, crocevia di culture
“La partecipazione di Casa e Putia a questa manifestazione è anche un’opportunità per riflettere sul ruolo cruciale che Messina può svolgere nelle politiche alimentari del Mediterraneo”, afferma Nino Mostaccio, socio fondatore di Casa e Putia e presidente di Slow Food Messina. “Messina può diventare il centro delle politiche alimentari sul Mediterraneo, una vera propria città-ponte tra culture. Guardando questa regione attraverso la lente della biodiversità alimentare, emerge un’identità comune fatta di tradizioni, ingredienti e sapori che non sono solo espressione culturale, ma anche uno straordinario veicolo di dialogo e integrazione.”
Un’esplosione di sapori mediterranei
Profumi di spezie, agrumi e pesce fresco si fondono in un’armonia di gusto. Casa e Putia, con la sua cucina autentica e innovativa, porterà in Tunisia il meglio della tradizione siciliana, in un dialogo interculturale che celebra la ricchezza del Mediterraneo.
La cucina sincera di Adriana Sirone
Adriana Sirone, chef e anima del ristorante, guiderà gli ospiti in un percorso gastronomico indimenticabile. “Per Casa e Putia, cucinare significa raccontare una storia: un viaggio tra memoria e ricordo, dove i piatti evocano emozioni profonde e connessioni culturali. Ogni preparazione rappresenta un dialogo tra passato e presente, celebrando una Sicilia che accoglie e si lascia arricchire dalle influenze di chi l’ha abitata nei secoli”, racconta Adriana. I suoi piatti, realizzati con ingredienti locali e di stagione, sono un omaggio alla biodiversità siciliana, un vero e proprio inno alla “cucina sincera”.
Appuntamenti imperdibili
La Settimana della Cucina Italiana vedrà Casa e Putia impegnato in una serie di appuntamenti imperdibili. La conferenza “Sicilia e Tunisia: Sapori in Comune tra Tradizione e Influenze Mediterranee” sarà un’occasione per approfondire i legami culinari tra le due sponde del Mediterraneo, con interventi di esperti del settore come Giuseppe Cerasa e Abdel Aziz Hali, e degustazioni di piatti tipici. A seguire, una cena di Gala presso la residenza dell’Ambasciatore offrirà un’esperienza esclusiva per immergersi completamente nell’atmosfera magica della cucina siciliana, reinterpretata in chiave moderna.
Più di un ristorante: un’esperienza
Ma Casa e Putia è molto più di un ristorante: è un luogo dove la passione per la cucina si fonde con l’amore per il territorio e la sostenibilità. “Casa e Putia non è solo un ristorante: è un’osteria contemporanea e un luogo di incontro nel cuore di Messina”, spiega Adriana. “Fondato da un gruppo di amici appassionati di cibo, Casa e Putia unisce tradizione e innovazione, con un forte impegno per la sostenibilità.”
Riconoscimenti e impegno per la sostenibilità
Casa e Putia non si limita a deliziare i palati, ma si impegna attivamente per la sostenibilità e la valorizzazione del territorio. Protagonista di Terra Madre – Salone del Gusto 2022, il ristorante ha presentato il protocollo “Transizione Ecologica e Food Policy”, un progetto ambizioso che mira a garantire un equo accesso a un cibo sano e sostenibile, incentivando l’agricoltura di qualità.
“Finalmente abbiamo trovato il modo di iniziare a restituire al territorio quanto di bello ed importante abbiamo ricevuto in questi anni”, afferma Nino Mostaccio, patron di Casa e Putia. “Da visionari pragmatici quali siamo, dopo anni di lavoro su questo protocollo di intesa, pensiamo di essere riusciti a innescare un’inversione di rotta che speriamo possa essere seguita da tanti”.
L’impegno di Casa e Putia è stato riconosciuto anche da Slow Food, che ha insignito il ristorante della prestigiosa Chiocciola. “Abbiamo sempre basato i nostri rapporti sulla condivisione, compresa la nostra passione per la tavola, quella buona, capace di garantire il gusto per la convivialità”, racconta Adriana Sirone. “Per questo Casa & Putia non è un ristorante, ma casa nostra aperta ai nostri amici.”
La partecipazione alla Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, insieme al documentario “Food Heroes” diffuso nelle ambasciate italiane, testimonia la volontà di Casa e Putia di promuovere un modello di comunità alimentare basato sul “buono, pulito e giusto”. Un impegno che si traduce nella salvaguardia del patrimonio culinario siciliano e nella promozione di pratiche alimentari etiche e sostenibili.
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