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Finanziamo agevolati e contributi

per le imprese

Banca d’Italia – Note di stabilità finanziaria e vigilanza n. 41 – Analisi dell’impatto dell’attivazione del SyRB sulle quotazioni azionarie delle banche italiane


(AGENPARL) – Roma, 20 Novembre 2024

(AGENPARL) – mer 20 novembre 2024 di stabilità
finanziaria
e vigilanza
N. 41
Novembre 2024
1. Introduzione
e principali conclusioni………………..1
2. Metodologia………………………………..5
3. Risultati……………………………………….6
Bibliografia……………………………………….8
Appendice………………………………………..9
Analisi dell’impatto dell’attivazione
del SyRB sulle quotazioni azionarie
delle banche italiane
Massimo Molinari – Luca Moller*
Sintesi
Al fine di aumentare la resilienza del sistema bancario italiano,
lo scorso aprile la Banca d’Italia ha attivato per la prima volta
una riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic
risk buffer, SyRB). La decisione è stata presa in un contesto
caratterizzato da una congiuntura favorevole per il settore
bancario, riducendo il rischio di effetti prociclici e massimizzando
i benefici netti attesi associati alla decisione. Ciò nonostante, nel
breve periodo l’aumento dei requisiti di capitale può costituire
un costo per le banche, specialmente quelle dotate di un minore
capitale in eccesso rispetto ai requisiti regolamentari. Questa
nota fornisce evidenze circa il possibile impatto dell’annuncio
di attivazione del SyRB sulle quotazioni azionarie delle banche
italiane. A tal fine, si valuta: i) se nelle giornate immediatamente
successive agli annunci relativi alla misura si sia verificato un
significativo peggioramento della performance delle azioni delle
banche italiane e ii) se tale peggioramento sia correlato o meno
al livello del capitale in eccesso delle stesse. I risultati dell’analisi
suggeriscono che l’introduzione del SyRB non abbia avuto
un impatto negativo sulle quotazioni azionarie delle banche,
incluse quelle con minore disponibilità di capitale in eccesso.
I contributi pubblicati nella serie
“Note
di stabilità
finanziaria
I contributi
pubblicati
nella serie
e“Note
vigilanza”
riflettono
opinioni
di stabilità finanziaria
degli
autori
impegnano
e vigilanza” riflettono le opinioni
responsabilità
degli
autori e nondella
impegnano
Banca
d’Italia della
la responsabilità
Banca d’Italia
Grafica a cura
della Divisione Editoria e stampa della Banca d’Italia
ISSN 2284-4198 (online)
Introduzione e principali conclusioni
Lo scorso aprile la Banca d’Italia ha attivato per la prima volta
la riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (systemic
Banca d’Italia, Dipartimento Economia e statistica, Servizio Stabilità finanziaria.
risk buffer, SyRB), con l’obiettivo di rafforzare la resilienza del sistema bancario
italiano a fronte di eventi avversi, originati anche al di fuori del sistema finanziario, e
favorire così la capacità degli intermediari di assorbire eventuali perdite continuando a
finanziare imprese e famiglie.
Gli ultimi anni hanno mostrato come shock esogeni (quali pandemie, guerre, disastri
climatici, attacchi informatici) possono avere impatti significativi sul sistema bancario.
In una fase di elevata incertezza geopolitica, legata al perdurare dei conflitti in Ucraina
e in Medio Oriente e alle crescenti tensioni nei rapporti tra Stati Uniti e Cina, è
necessario migliorare la capacità del sistema bancario di far fronte alle ripercussioni
negative derivanti da eventuali shock esterni al sistema finanziario. Fattori specifici
del sistema bancario italiano, quali la dimensione, il livello di concentrazione e il suo
ruolo centrale nel finanziamento dell’economia reale1, potrebbero amplificare l’effetto
negativo sull’intera economia di un eventuale deterioramento dei bilanci bancari.
Per questi motivi, anche in assenza di elevati rischi ciclici per la stabilità finanziaria2,
un’adeguata disponibilità di riserve di capitale rilasciabili è necessaria per assorbire
eventuali perdite e consentire alle banche di garantire la continuità dei servizi finanziari
e del flusso di credito all’economia anche in contesti avversi non prevedibili.
La decisione è stata presa in una fase caratterizzata da una congiuntura macrofinanziaria
relativamente debole, ma comunque molto favorevole per il settore bancario, sia in
termini di redditività sia in termini di capitalizzazione. Questo secondo aspetto ha
consentito di ridurre il rischio di effetti prociclici e di massimizzare i benefici netti
associati alla decisione3.
La nuova riserva è stata fissata a un livello che, retrospettivamente, avrebbe consentito
alle banche di assorbire le perdite registrate in passati episodi di stress (2006-2022) e non
riconducibili a fattori di rischio già coperti da altri requisiti micro e macroprudenziali.
In caso di shock, le banche potrebbero utilizzare il capitale vincolato con il SyRB, con
benefici sia per gli intermediari sia per l’intera economia: le banche vedrebbero ridotta
la loro probabilità di default e, più in generale, subirebbero una minore pressione a
comprimere l’offerta di credito, contribuendo per questa via a ridurre l’entità della
contrazione economica associata allo shock.
Ciò nonostante, nel breve periodo l’aumento dei requisiti di capitale può costituire un
costo specialmente per le banche dotate di un minore capitale in eccesso rispetto ai
requisiti regolamentari (excess capital), che subirebbero quindi una maggiore pressione
ad aumentare i ratios patrimoniali.
L’aumento dei requisiti di capitale è associato in letteratura (cfr. BCBS 2019) a un
aumento del costo del funding delle banche dovuto al maggiore costo dell’equity
In Italia la quota di finanziamenti a famiglie e imprese proveniente dalle banche domestiche è tra le più alte dell’Unione
Europea. Questo implica che uno shock al settore bancario possa trasmettersi con maggiore intensità al settore non
finanziario e che un indebolimento dell’economia reale possa incidere più negativamente sui bilanci bancari.
Il coefficiente della riserva di capitale anticiclico (Countercyclical Capital Buffer, CCyB) appropriato nell’attuale contesto
macro-finanziario è pari allo zero per cento.
Per maggiori informazioni, si veda Catapano et al. (2024).
Banca d’Italia
Note di stabilità finanziaria e vigilanza N. 41 – Novembre 2024
rispetto al costo del debito. Nella misura in cui il maggiore costo del funding viene
trasferito ai tassi applicati alla clientela (pass-through), si può determinare una
contrazione del credito e un conseguente rallentamento dell’attività economica4.
I costi derivanti da requisiti di capitale più stringenti possono essere mitigati se
si innescano dinamiche riconducibili al c.d. Modigliani-Miller offset: la maggiore
disponibilità di capitale, migliorando la capacità di assorbimento delle perdite,
abbassa i costi di finanziamento (attraverso sia debito sia equity)5. Tuttavia,
la presenza di asimmetrie informative o altri tipi di frizioni possono rendere
incompleto l’offset6. In tal caso l’aumento dei requisiti sarebbe comunque costoso
per la banche, specialmente quelle meno capitalizzate7.
L’aumento del costo del funding, ceteris paribus, riduce la profittabilità attesa
delle banche, con possibili riflessi negativi sulle valutazioni azionarie. Un simile
effetto si potrebbe verificare anche in assenza di un aumento del costo del funding,
ovvero qualora le banche decidessero di soddisfare il requisito perseguendo una
pura strategia di derisking per ridurre le attività ponderate per il rischio8. Inoltre,
anche nel caso in cui il nuovo requisito fosse soddisfatto interamente attraverso
la riduzione del capitale in eccesso, il mercato potrebbe scontare un costo
reputazionale per gli istituti bancari derivante dalla diminuzione di quest’ultimo.
Anche l’incertezza relativa al reale impatto della misura sui bilanci delle banche
potrebbe avere un ruolo negativo al momento dell’annuncio. All’incertezza
potrebbe contribuire la possibile difficoltà del mercato nel valutare i benefici di
medio termine derivanti da una maggiore disponibilità di capitale in un momento
di crisi.
L’analisi descritta in questa nota ha quindi l’obiettivo di fornire evidenze circa il
possibile impatto dell’annuncio di attivazione del SyRB sulle quotazioni azionarie
delle banche italiane. A tale scopo, si prendono in considerazione tre date rilevanti
per la misura in esame:
• 10 febbraio 2024 (sabato) – ASSIOM FOREX: nel suo intervento, il
Governatore della Banca d’Italia ha sottolineato l’importanza della costituzione
di riserve di capitale macroprudenziali, segnalando che la Banca d’Italia aveva
Si vedano ad esempio Cappelletti et al. (2024) e Fraisse et al. (2017).
Si vedano ad esempio Belkhir et al. (2021) e Toader (2015).
Le stime empiriche supportano l’ipotesi che l’offset sia presente ma incompleto (cfr. Almenberg et al. (2017)).
L’ evidenza empirica suggerisce che un aumento dei requisiti patrimoniali colpisca di più le banche con livelli più bassi
di capitale in eccesso e che queste ultime rispondano riducendo maggiormente il credito rispetto a istituti con una
disponibilità di capitale più elevata (cfr. Malovaná e Ehrenbergerová (2022)).
A fronte di un miglioramento della qualità degli asset, si potrebbe determinare una riduzione della loro redditività.
Banca d’Italia
Note di stabilità finanziaria e vigilanza N. 41 – Novembre 2024
avviato una riflessione sull’orientamento della politica macroprudenziale, i cui risultati
sarebbero stati comunicati nelle settimane successive9.
• 8 marzo 2024 (venerdì, a mercati chiusi) – Avvio della consultazione
pubblica: la Banca d’Italia avvia una consultazione pubblica sull’intenzione di attivare
per tutte le banche e i gruppi bancari autorizzati in Italia il SyRB. In questa data vengono
resi noti i dettagli che la Banca d’Italia prevede di fissare per questa misura: la riserva
sarebbe pari all’1,0 per cento delle esposizioni domestiche ponderate per il rischio di
credito e di controparte e dovrebbe essere soddisfatta gradualmente (lo 0,5 per cento
entro il 31 dicembre 2024; il restante 0,5 per cento entro il 30 giugno 2025).
• 26 aprile 2024 (venerdì, a mercati chiusi) – Attivazione del SyRB: dopo il
termine della consultazione pubblica10, la Banca d’Italia ha comunicato l’attivazione del
nuovo strumento. La decisione comunicata ha confermato i dettagli della misura già
forniti al momento dell’avvio della consultazione, non fornendo pertanto alcuna nuova
informazione al mercato (se non che la decisione è divenuta definitiva).
Per identificare la presenza di un eventuale impatto negativo della misura sulle quotazioni
azionarie delle banche, si valuta 1) se nelle giornate immediatamente successive alle tre
date riportate sopra si sia verificato un significativo peggioramento della performance
delle banche nei mercati azionari e 2) se tale peggioramento sia correlato o meno al
livello del capitale in eccesso delle stesse. Sebbene l’analisi non consenta di stabilire
un nesso di causalità tra l’introduzione della misura e la performance delle azioni
bancarie, essa dovrebbe comunque cogliere la presenza di un impatto qualora questo
fosse economicamente significativo.
In sintesi, i risultati indicano che non ci sono evidenze statisticamente significative di
impatti negativi per le banche, anche per quelle con minore disponibilità di capitale in
eccesso.
Cfr. Sviluppi economici e politica monetaria nell’area dell’euro – Genova – 30° Congresso ASSIOM FOREX: “Al di là
della prospettiva microprudenziale, per consentire alle banche di sostenere l’economia in caso di shock esterni al sistema finanziario
sono necessarie riserve patrimoniali macroprudenziali. Queste possono essere costituite dagli intermediari utilizzando il capitale in
eccesso, senza raccoglierne di nuovo. Con il superamento dell’emergenza pandemica, molte autorità estere hanno aumentato le riserve di
capitale rilasciabili in caso di eventi sfavorevoli. Il Comitato di Basilea si è espresso in favore dell’accumulo di riserve macroprudenziali
anche al di fuori di fasi di forte espansione ciclica. La BCE ha anch’essa incoraggiato l’aumento di tali riserve laddove la situazione
patrimoniale e la redditività delle banche lo consentano. La Banca d’Italia ha avviato una riflessione sull’orientamento della politica
macroprudenziale in Italia. I risultati verranno resi noti nelle prossime settimane”.
La consultazione pubblica si è chiusa il 29 marzo 2024.
Banca d’Italia
Note di stabilità finanziaria e vigilanza N. 41 – Novembre 2024
Metodologia
2 2.
Metodologia
2Metodologia
Metodologia
2 L’analisi
considera
17 intermediari
(tra banche
e gruppi
bancari)
. Per
11. Per ciascuna
L’analisi considera
i 17i intermediari
(tra banche
e gruppi
bancari)
italianiitaliani
quotatiquotati
ciascuna
banca (i)
si stimano separatamente
gligiornalieri
excess returns
)11ottenuti
11.i,t
)giornalieri
ottenuti
residui
diciascuna
banca
(𝑖𝑖𝑖𝑖)considera
si stimano
gli(tra
excess
returns
(𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡italiani
L’analisi
considera
17 intermediari
banche
e gruppi
bancari)
italiani
quotati
. Per
L’analisi
i separatamente
17 iintermediari
banche
e gruppi
bancari)
quotati
ciascuna
residui
regressione
rendimenti
azionari
giornalieri
)di una
regressione
1) inseparatamente
cuiseparatamente
i rendimentigliazionari
giornalieri
(𝑅𝑅𝑅𝑅
depuraticome
dalla
componente
residui
banca
si stimano
gli excess
returns
giornalieri
) ottenuti
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di i,tuna
banca
(𝑖𝑖𝑖𝑖) si(𝑖𝑖𝑖𝑖)
stimano
excess
returns
giornalieri
(𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡(𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒
𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡 ) vengono
𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡 ) ottenuti
vengono
depurati
dalla
prevedibile
sulla
dell’andamento
dell’indice
prevedibile
sulla(eq.
dell’indice
settoriale
mercato
dell’area
dell’euro
regressione
inidell’andamento
icomponente
rendimenti
azionari
giornalieri
vengono
depurati
componente
regressione
1)base
in1)cui
rendimenti
azionari
giornalieri
(𝑅𝑅𝑅𝑅𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡(𝑅𝑅𝑅𝑅
) vengono
depurati
dalladalla
componente
𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡 )del
dseb 12
𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑
settoriale
mercato
dell’area
dell’euro
Datastream
banks
index
Datastream
banks
index
(𝑅𝑅𝑅𝑅
prevedibile
dell’andamento
dell’indice
settoriale
mercato
dell’area
dell’euro
prevedibile
sullasulla
basebase
dell’andamento
dell’indice
settoriale
del del
mercato
dell’area
dell’euro
𝑡𝑡𝑡𝑡
𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑
Datastream
banks
index
Datastream
euroeuro
banks
index
(𝑅𝑅𝑅𝑅𝑡𝑡𝑡𝑡 (𝑅𝑅𝑅𝑅𝑡𝑡𝑡𝑡) . ) .
𝑅𝑅𝑅𝑅𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡 = 𝑎𝑎𝑎𝑎𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝑏𝑏𝑏𝑏𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑅𝑅𝑅𝑅𝑡𝑡𝑡𝑡𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑 + 𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡
𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑
+𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡
=𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑎𝑎𝑎𝑎𝑖𝑖𝑖𝑖=+𝑎𝑎𝑎𝑎𝑏𝑏𝑏𝑏𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑖𝑖𝑖𝑖+𝑅𝑅𝑅𝑅𝑏𝑏𝑏𝑏𝑡𝑡𝑡𝑡 𝑖𝑖𝑖𝑖 𝑅𝑅𝑅𝑅𝑡𝑡𝑡𝑡+ 𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒
(1) (1)
𝑅𝑅𝑅𝑅𝑖𝑖𝑖𝑖,𝑡𝑡𝑡𝑡 𝑅𝑅𝑅𝑅
GliGli
excess
return
così così
calcolati
forniscono
una misura
deviazioni
inattese della
performance
excess
return
calcolati
forniscono
una delle
misura
delle deviazioni
inattese
della
delle
delle
banche
italiane
relativamente
quella
dell’intero
settore
bancario
dell’area.
Gliazioni
excess
return
così
calcolati
forniscono
misura
delle
deviazioni
inattese
della
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Gliperformance
excess
return
così
calcolati
forniscono
misura
delle
deviazioni
inattese
della
performance
delle azioni delle banche italiane relativamente a quella dell’intero settore
Rispetto
semplici
rendimenti
giornalieri,
essirendimenti
consentono
identificare
accuratamente
delle
azioni
delle
banche
italiane
relativamente
a quella
dell’intero
settore
bancario
dell’area.
delle
azioni
delle
banche
italiane
a quella
dell’intero
settore
bancario
dell’area.
bancario dell’area.
Rispetto
airelativamente
semplici
giornalieri,
essipiù
consentono
l’impatto
di semplici
misura
riguarda
direttamente
le banche
italiane,
ma non più
quelle
diaccuratamente
altri paesi
Rispetto
semplici
rendimenti
giornalieri,
consentono
identificare
Rispetto
rendimenti
giornalieri,
consentono
identificare
accuratamente
identificare più accuratamente l’impatto di una misura che riguarda direttamente le
dell’area.
l’impatto
di una
misura
riguarda
direttamente
le banche
italiane,
ma non
quelle
di altri
paesi
l’impatto
diitaliane,
misura
riguarda
le banche
italiane,
ma non
quelle
di altri
paesi
banche
nonche
quelle
didirettamente
altri
paesi dell’area.
dell’area.
dell’area.
Gli excess return vengono successivamente utilizzati come variabile dipendente in una regressione
Gli con
excess
return
vengono
successivamente
utilizzati
come variabile
dipendente
in una
panel
effetti
fissi
di banca
2) in cui come
variabili
esplicative
si utilizzano
dummy
temporali
Gli excess
return
vengono
successivamente
utilizzati
variabile
dipendente
in una
regressione
Gli excess
return
vengono
successivamente
utilizzati
variabile
dipendente
regressione
regressione
panel
effetti
fissi di banca
(eq. alla
2) inversione
cui come
variabili
esplicative
ciascuna
delle
individuate
(𝑗𝑗𝑗𝑗).
Oltre
baseline
viene
stimata
anche
(𝐷𝐷𝐷𝐷
𝑗𝑗𝑗𝑗,𝑡𝑡𝑡𝑡panel
effetti
di banca
income
cui come
variabili
esplicative
si utilizzano
dummy
temporali
panel
con con
effetti
fissi fissi
di banca
(eq.(eq.
2) in2)cui
variabili
esplicative
si utilizzano
dummy
temporali
dummy
temporali
(Dj,tindividuate
) per
ciascuna
delle
tre versione
individuate
( jstimata
). Oltre
allaanche
regressione
augmented
include
le interazioni
ciascuna
dummy
con una
misura
di excess
ciascuna
delle
tre date
baseline
viene
stimata
(𝐷𝐷𝐷𝐷utilizzano
) per
ciascuna
delle
tre che
individuate
(𝑗𝑗𝑗𝑗). (𝑗𝑗𝑗𝑗).
OltreOltre
versione
baseline
viene
anche
𝑗𝑗𝑗𝑗,𝑡𝑡𝑡𝑡 ) per
𝑗𝑗𝑗𝑗,𝑡𝑡𝑡𝑡(𝐷𝐷𝐷𝐷
13. stimata anche una regressione augmented che include le
versione
baseline
viene
banche
capital
(𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸
regressione
augmented
include
le interazioni
di ciascuna
dummy
misura
di excess
regressione
augmented
che che
include
le interazioni
di ciascuna
dummy
con con
una una
misura
di13excess
𝑖𝑖𝑖𝑖 ) delle
interazioni
ciascuna
dummy
misura
excess
capital
delle
banche
capital
banche
capital
(𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝑖𝑖𝑖𝑖(𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸
) delle
banche
𝑖𝑖𝑖𝑖 ) delle
𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑖𝑖𝑖𝑖𝑡𝑡𝑡𝑡 = 𝛼𝛼𝛼𝛼𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝛽𝛽𝛽𝛽𝑗𝑗𝑗𝑗 𝐷𝐷𝐷𝐷𝑗𝑗𝑗𝑗,𝑡𝑡𝑡𝑡 + 𝛿𝛿𝛿𝛿𝑗𝑗𝑗𝑗 𝐷𝐷𝐷𝐷𝑗𝑗𝑗𝑗,𝑡𝑡𝑡𝑡 𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝑖𝑖𝑖𝑖 + 𝜖𝜖𝜖𝜖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑡𝑡𝑡𝑡
𝐷𝐷𝐷𝐷𝑗𝑗𝑗𝑗,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑖𝑖𝑖𝑖 𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸
𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑖𝑖𝑖𝑖𝑡𝑡𝑡𝑡 𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒𝑒
=𝑖𝑖𝑖𝑖𝑡𝑡𝑡𝑡𝛼𝛼𝛼𝛼=
+𝑗𝑗𝑗𝑗,𝑡𝑡𝑡𝑡𝛿𝛿𝛿𝛿𝑗𝑗𝑗𝑗+
𝐷𝐷𝐷𝐷𝑗𝑗𝑗𝑗𝛿𝛿𝛿𝛿,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑗𝑗𝑗𝑗𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸𝐸
+ 𝑖𝑖𝑖𝑖𝜖𝜖𝜖𝜖+
(2) (2)
𝑖𝑖𝑖𝑖 +𝛼𝛼𝛼𝛼𝑖𝑖𝑖𝑖𝛽𝛽𝛽𝛽+
𝑗𝑗𝑗𝑗 𝐷𝐷𝐷𝐷𝑗𝑗𝑗𝑗𝛽𝛽𝛽𝛽
,𝑡𝑡𝑡𝑡𝑗𝑗𝑗𝑗 𝐷𝐷𝐷𝐷
𝑖𝑖𝑖𝑖𝑡𝑡𝑡𝑡 𝜖𝜖𝜖𝜖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑡𝑡𝑡𝑡
La regressione panel consente da un lato di verificare se gli excess return osservati nelle giornate
immediatamente
successive
siano
media
statisticamente
significativi,
dall’altro
Laregressione
regressione
panel
consente
didiin
verificare
seexcess
gligli
excess
return
osservati
nelle
giornate
La La
regressione
panel
consente
daannunci
verificare
se gli
return
osservati
nelle
giornate
panel
consente
dalato
unlato
verificare
excess
return
osservati
nelle
valutare
misura
dipendano
livello
solidità
patrimoniale
ciascuna
banca.
immediatamente
successive
annunci
siano
in media
statisticamente
significativi,
dall’altro
immediatamente
successive
agli successive
annunci
siano
in annunci
media
statisticamente
significativi,
dall’altro
di di
giornate
immediatamente
siano
in media
statisticamente
valutare
la misura
in essi
dipendano
livello
di solidità
patrimoniale
di di
ciascuna
banca.
valutare
la misura
in cui
dipendano
dal dal
livello
di solidità
patrimoniale
di ciascuna
banca.
significativi,
dall’altro
di valutare
la misura
dipendano
dal livello
solidità
patrimoniale di ciascuna banca. Congiuntamente, questi aspetti aiutano ad identificare
Si tratta di UniCredit, Intesa Sanpaolo, Banco BPM, BPER, MPS, MEDIOBANCA, Credem, Banca popolare di Sondrio,
l’eventuale
presenza
di un Unione
impatto
negativo
dell’annuncio
del SyRB
sulla
performance
Mediolanum,
Banca
Fineco,
Brianza
S.A.p.A.
(Banco
Desio),
Banca
Generali,
Banca
IFIS,
Bank,diILLIMITY,
Si tratta
di UniCredit,
Intesa
Sanpaolo,
Banco
MEDIOBANCA,
Credem,
Banca
popolare
di Sondrio,
Si tratta
di UniCredit,
Intesa
Sanpaolo,
Banco
BPM,BPM,
BPER,BPER,
MEDIOBANCA,
Credem,
Banca
popolare
Sondrio,
delle
banche
italiane.
particolare,
questa
ipotesi
sarebbe
supportata
stime
Banca
Sistema,
AREPO
Banca
Profilo.
Mediolanum,
Banca
Fineco,
Brianza
Unione
S.A.p.A.
(Banco
Desio),
Banca
Generali,
Banca
BFF Bank,
ILLIMITY,
Mediolanum,
Banca
Fineco,
Brianza
Unione
S.A.p.A.
(Banco
Desio),
Banca
Generali,
Banca
IFIS, IFIS,
BFF Bank,
ILLIMITY,
Banca
Sistema,
AREPO
Banca
Profilo.
Banca
Sistema,
AREPO
Banca
Profilo.
Data l’eterogeneità dimensionale delle banche incluse nel campione, l’indice Datastream euro banks index è stato
12 1112 il più appropriato da utilizzare in quanto considera un ampio numero di banche, anche di dimensioni minori. I
ritenuto
l’eterogeneità
dimensionale
banche
incluse
nel campione,
l’indice
Datastream
index
è stato
l’eterogeneità
dimensionale
delledelle
banche
incluse
nel campione,
l’indice
Datastream
europopolare
banksbanks
index
è stato
tratta
di UniCredit,
Intesa Sanpaolo,
Banco
BPER,
MEDIOBANCA,
Credem,
Banca
di Sondrio,
risultati
ottenuti
indice
alternativo
(EURO
STOXX®
Banks),
costruito
utilizzando
banche
europee
Mediolanum,
Banca Fineco,
S.A.p.A.
(Banco
Desio),
Banca
Generali,
Banca
IFIS,
ILLIMITY,
ritenuto
più appropriato
daBrianza
utilizzare
in quanto
considera
un ampio
numero
di banche,
anche
diBank,
dimensioni
minori.
ritenuto
il piùilappropriato
da utilizzare
in Unione
quanto
considera
un ampio
numero
di banche,
anche
diBFF
dimensioni
minori.
Banca
Sistema,
Profilo.
maggiori
dimensioni,
qualitativamente
simili
a quelli
discussi
nella
nota.
L’equazione
1solo
è stata
stimata
utilizzando
risultati
ottenuti
conindice
unBanca
indice
alternativo
(EURO
STOXX®
Banks),
costruito
utilizzando
le banche
europee
risultati
ottenuti
conAREPO
alternativo
(EURO
STOXX®
Banks),
costruito
utilizzando
le banche
europee
di di
Data
l’eterogeneità
dimensionale
banche
incluse
campione,
Datastream
euro1 banks
stato
ritenuto
1maggiori
di dimensioni,
giornalieri.
I sono
risultati
nondelle
cambiamo
qualitativamente
se l’indice
sinella
modifica
laL’equazione
finestra
temporale
anni,
6utilizzando
mesi)
maggiori
dimensioni,
qualitativamente
a nel
quelli
discussi
nota.
1 èindex
stata
stimata
qualitativamente
similisimili
a quelli
discussi
nella
nota.
L’equazione
è stata
stimata
utilizzando
appropriato
utilizzare
quanto
considera
ampio
numero
banche,
anche
dimensioni
minori.
risultati
quale
calcolano
gli excess
return
se sicambiamo
utilizzano
dati settimanali.
1 anno
di giornalieri.
dati giornalieri.
I risultati
qualitativamente
si modifica
la finestra
temporale
(3 anni,
6 mesi)
1 anno
di sidati
I risultati
nonocambiamo
qualitativamente
se si se
modifica
la finestra
temporale
(3 anni,
6 mesi)
ottenuti con un indice alternativo (EURO STOXX® Banks), costruito utilizzando solo le banche europee di maggiori
suldimensioni,
quale
si calcolano
gli excess
return
si utilizzano
settimanali.
sul quale
si calcolano
gliqualitativamente
excess
return
osimili
se si
utilizzano
dati settimanali.
acome
quelli
discussi
nella
L’equazione
1 è stata stimata
utilizzando
1 anno di
La misura
del capitale
in eccesso è ottenuta
differenza
tranota.
il CET1
e il più stringente
tra i requisiti
regolamentari
dati giornalieri. I risultati non cambiamo qualitativamente se si modifica la finestra temporale (3 anni, 6 mesi) sul quale
13 micro
macroprudenziali,
misurata
Q3-2023
recente
disponibile
al momento
dell’annuncio
misura
in eccesso
èalottenuta
differenza
il ufficiale
e ilstringente
più stringente
tra i requisiti
regolamentari
La 13
misura
capitale
in eccesso
differenza
tra il data
e il più
i requisiti
regolamentari
si calcolano
gli capitale
excess
return
o èseottenuta
si utilizzano
settimanali.
SyRB).
Questa
variabile
permette
linea
principio
misurare
capacità
delle
banche
fronte
a nuovi
micro
macroprudenziali,
misurata
Q3-2023
recente
ufficiale
disponibile
momento
dell’annuncio
sia 13
micro
macroprudenziali,
misurata
Q3-2023
recente
ufficiale
disponibile
momento
dell’annuncio
La misura del capitale in eccesso è ottenuta come differenza tra il CET1 e il più stringente tra i requisiti regolamentari
requisiti
regolamentari
senza
dover
recuperare
nuove
risorse.
L’informazione
capitale
eccesso
disponibile
micro
sia variabile
macroprudenziali,
misurata
(la di
piùmisurare
recente
ufficiale
disponibile
momento
dell’annuncio
delsiaSyRB).
Questa
variabile
permette
in allinea
di principio
di misurare
la capacità
banche
di fare
fronte
a nuovi
del SyRB).
Questa
permette
in linea
diQ3-2023
principio
la capacità
delledelle
banche
di fare
fronte
a nuovi
delregolamentari
SyRB).
Questasenza
variabile
permette
in linea
di nuove
principio
diL’informazione
misurare
la capacità
delle
banche
a nuovi
precisione
all’Autorità
disenza
Vigilanza.
Tuttavia
il capitale
inrisorse.
eccesso
potrebbe
rilevare
ineccesso
cuièilfronte
mercato
fosse
requisiti
regolamentari
dover
recuperare
L’informazione
capitale
è disponibile
requisiti
dover
recuperare
nuove
risorse.
capitale
incaso
eccesso
disponibile
con con
requisiti
regolamentari
senza dover
recuperare
nuove
risorse.
L’informazione
suldisponibili,
capitale in eccesso
è disponibile
grado
disolo
formare
un’aspettativa
sul Tuttavia
a partire
bilanci
pubblicamente
sfruttando,
adil mercato
esempio,
precisione
solo all’Autorità
di Vigilanza.
Tuttavia
il dai
capitale
in eccesso
potrebbe
rilevare
precisione
all’Autorità
di Vigilanza.
il capitale
eccesso
potrebbe
rilevare
nel caso
in cuiinil cui
mercato
fossefosse
precisione solo all’Autorità di Vigilanza. Tuttavia il capitale in eccesso potrebbe rilevare nel caso in cui il mercato fosse
l’elevata
correlazione
tra ilun’aspettativa
capitale insul
eccesso
il CET1
ratio.
I risultati
dell’analisi
cambiano
in maniera
significativa
in in
grado
didiformare
sul dato
partire
bilanci
pubblicamente
disponibili,
sfruttando,
ad esempio,
in grado
formare
un’aspettativa
ae partire
daidai
bilanci
pubblicamente
disponibili,
sfruttando,
esempio,
grado
formare
un’aspettativa
a apartire
bilanci
pubblicamente
disponibili,
sfruttando,
esempio,
sostituendo
misura
capitale
eccesso
ratio.
l’elevata
correlazione
capitale
eccesso
il CET1
ratio.
I risultati
dell’analisi
cambiano
in maniera
significativa
l’elevata
correlazione
tra il tra
capitale
in eccesso
e ileCET1
ratio.
I risultati
dell’analisi
in maniera
maniera
significativa
l’elevata
correlazione
ilil capitale
inineccesso
ileCET1
ratio.
I risultati
dell’analisi
noncambiano
cambiano
significativa
sostituendo
misura
di capitale
capitale
il CET1
ratio.
sostituendo
lalamisura
in eccesso
eccesso
il CET1
ratio.
sostituendo
la misura
di capitale
in eccesso
concon
ilcon
ratio.
Banca d’Italia
Note di stabilità finanziaria e vigilanza N. 41 – Novembre 2024
Congiuntamente,
questi aspetti
aiutano ad
identificare
questi aspetti
aiutano ad identificare
l’eventuale
presenza
di un l’eventuale
impatto presenza di un impatto
negativo
dell’annuncio
sulla
performance
delle
banche
italiane. In particolare, questa
uncio del SyRB sulla performance delle banche italiane. In particolare, questa
segni
(nella
regressione
baseline),
corrispondenti
a un’evidenza
empirica
che gli
ipotesi
supportata
daquesti
stimeaspetti
con segni
𝛽𝛽𝛽𝛽̂



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