Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
#finsubito
#finsubito video
Agevolazioni
Asta
Bandi
Costi
Eventi
Informazione
manifestazione
Sport
Vendita immobile

Prestito personale

Delibera veloce

Al G20 in Brasile, si parla di povertà e di guerre ma anche di clima e intelligenza artificiale


Il grande giorno è arrivato. Il vertice del G20 a Rio de Janeiro ha preso il via. Benvenuti e benvenuti in Brasile” ha scritto sui social il presidente brasiliano Luiz Inàcio Lula da Silva, prima di accogliere i 20 grandi del mondo – tra questi Joe Biden, al suo ultimo G20, e il presidente cinese Xi Jinping – più 35 outreach al Museo di Arte Moderna della città carioca, blindatissima per il summit.

Il vertice si apre al motto di ‘Building a just world and a sustainable planet’, scelto dalla presidenza brasiliana, con un occhio particolarmente attento alle sensibilità delle economie emergenti.

La prima sessione di lavori è stata dedicata alla discussione dell’alleanza per la lotta contro la fame e la povertà e Lula da Silvia h ricordato: “Abbiamo il più alto numero di conflitti armati dalla seconda Guerra Mondiale. I fenomeni meteorologici estremi mostrano i loro effetti devastanti in ogni angolo del pianeta. Le disuguaglianze sociali, razziali e di genere, si stanno aggravando a seguito di una pandemia che ha causato la morte di oltre 15 milioni di persone. Il simbolo ultimo della nostra tragedia collettiva è la fame e la povertà”, la sua premessa.

“Secondo la Fao, nel 2024 – ha detto Lula – ci saranno circa 733 milioni di persone ancora malnutrite. E’ come se le popolazioni di Brasile, Messico, Germania, Regno Unito, Sud Africa e Canada, messe insieme, stessero morendo di fame. Sono donne, uomini e bambini, il cui diritto alla vita, all’istruzione, allo sviluppo e al cibo viene quotidianamente violato”, ha proseguito. “In un mondo che produce quasi 6 miliardi di tonnellate di cibo all’anno, ciò è inaccettabile”, ha osservato.
E ancora: “In un mondo la cui spesa militare raggiunge i 2,4 trilioni di dollari, ciò è inaccettabile. La fame e la povertà non sono il risultato della scarsità o di fenomeni naturali. La fame nel mondo è il prodotto di decisioni politiche, che perpetuano l’esclusione di gran parte dell’umanità”.

“Il G20 – ha fatto notare Lula – rappresenta l’85% del Pil mondiale, che ammonta a 110mila miliardi di dollari. Rappresenta inoltre il 75% dei 32mila miliardi di dollari di scambi di beni e servizi e due terzi degli 8 miliardi di abitanti del pianeta. Spetta a coloro che siedono attorno a questo tavolo avere il compito urgente di porre fine a questa piaga che disonora l’umanità”, ha affermato Lula. “Per questo abbiamo fatto del lancio di un’alleanza globale contro la fame e la povertà un obiettivo centrale della presidenza brasiliana del G20. Questa sarà la nostra più grande eredità. Non si tratta solo di fare giustizia. Questa – ha continuato il presidente brasiliano – è una condizione essenziale per costruire società più prospere e un mondo di pace. Non a caso si tratta degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 1 e 2 dell’Agenda 2030. Con l’alleanza faremo molto di più. Coloro che sono sempre stati invisibili saranno al centro dell’agenda internazionale”, ha detto Lula riferendo che all’alleanza hanno aderito 81 paesi (ma non l’Argentina), 26 organizzazioni internazionali, 9 istituzioni finanziarie e 31 fondazioni filantropiche e organizzazioni non governative”.

La premier Meloni annuncerà la partecipazione dell’Italia all’alleanza globale contro fame e povertà promossa da Lula.
Al centro del G20, anche la questione climatica con il Brasile pronto a raccogliere il testimone dell’Azerbaijan per la COP30.

Ma resta per i leader anche il difficile compito di trovare un minimo comune denominatore sui conflitti in Ucraina e Medio Oriente. Nella ricerca di equilibrio tra le diverse posizioni le fonti diplomatiche italiane spiegano che la bussola sull’Ucraina sarà il testo del G20 di Delhi, a margine dei lavori di Rio; prevista anche una serie di bilaterali per la premier, che incontrerà nelle prossime ore Modi, il principe ereditario degli Emirati Arabi e Trudeau.

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

Si discute anche della riforma della governance globale, con l’obiettivo di promuovere la modernizzazione di istituzioni internazionali come l’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu), il Fondo monetario internazionale (Fmi), la Banca mondiale e l’Organizzazione mondiale del commercio, con un restyling che dia maggiore spazio ai Paesi emergenti. In serata, il ricevimento ufficiale offerto ai leader dal presidente brasiliano e dalla first lady, Janja Lula da Silva.

Intanto, proseguono i negoziati degli sherpa sulla Dichiarazione finale, con l’obiettivo di raggiungere un linguaggio condiviso soprattutto sui dossier di geopolitica, ma anche su altri punti in agenda: sicurezza alimentare, debito e tassazione internazionale, clima ed energia, empowerment femminile e intelligenza artificiale.
Le divergenze, soprattutto su temi di geopolitica, dove c’è una grande differenza tra i Paesi sulla guerra in Medio Oriente e in Ucraina.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta