Preside del liceo paritario Malpighi di Bologna, 65 anni, vicina a Comunione e Liberazione, è stata sottosegretaria all’Istruzione del governo Monti: contro la Regione sulle alluvioni, voleva l’abolizione dell’Irap per il terzo settore
«Farò una proposta civica e se il Pd volesse aderire sarei felicissima. Bisogna vedere chi ha il coraggio di mettere in discussione alcuni metodi, processi e modalità di gestione del potere». L’8 luglio Elena Ugolini, rettrice del liceo paritario Malpighi di Bologna e già sottosegretaria all’Istruzione del governo Monti, è in piazza Galvani per un’iniziativa della Camera penale contro i suicidi in carcere. Nel luogo che a suo tempo ospitava i comizi di Silvio Berlusconi, la docente ufficializza la sua candidatura per la successione a Stefano Bonaccini eletto all’Europarlamento. In quel momento il Pd ancora non ha un nome e la discesa in campo di Ugolini accelera il percorso che porterà all’indicazione del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale. Così il progetto civico della rettrice avrà il sostegno dei partiti del centrodestra che governano a Roma ma lungo la via Emilia sono all’opposizione da 54 anni.
Presenza fissa al Meeting di Rimini
Dopo una serie di colloqui con i leader nazionali e i capi locali, arriva il via libera. Una lista civica con il nome della candidata più le liste dei partiti. «Non sanno chi si sono messi in casa», è la battuta del marito, noto medico del Rizzoli. Nata a Rimini, 65 anni, 4 figli, Ugolini si è trasferita a Bologna per gli studi (è laureata con lode in Filosofia) e dal 1985 insegna al Malpighi, istituto paritario che dirige dal 1993. Dal 1997 in avanti ha lavorato praticamente con tutti i ministri dell’Istruzione: da Luigi Berlinguer a Letizia Moratti. Da sottosegretaria si è occupata in particolare dell’alternanza scuola\lavoro, anche a lei si deve il progetto Desi di Ducati e Lamborghini per l’inserimento dei ragazzi in fabbrica. Si è battuta per l’apertura del liceo musicale Lucio Dalla, ha invitato l’inventore di Rockin’1000 a inaugurare l’anno scolastico e, infine, ha deciso di vietare i cellulari per favorire il dialogo tra i ragazzi. Cattolica, vicinissima a Comunione e Liberazione, è una presenza fissa al Meeting di Rimini. Anche se, per la verità, per queste Regionali Cl è andata in ordine sparso, tanto che nella lista civica di de Pascale è candidato un ciellino di stretta osservanza come Andrea Babbi.
Non ha votato alle ultime Europee
Ugolini ha un profilo civico che può intercettare quel voto moderato che lungo la via Emilia guarda al centrosinistra, è stato l’argomento che ha convinto il viceministro ai Trasporti e plenipotenziario di FdI lungo la via Emilia, Galeazzo Bignami. La docente non viene da destra: non ha votato alle ultime Europee («Ero in vacanza all’estero») e non ha mai rivelato chi ha sostenuto alle ultime Regionali, quelle dello scontro tra Bonaccini e Salvini-Bergonzoni. In questi mesi Ugolini ha percorso in lungo e in largo la regione. Ha attaccato de Pascale «lavora, in aspettativa, per un cooperativa» e quel sistema di potere «un intreccio tra politica ed economia, questa volta i cittadini possono cambiare davvero e conquistare la libertà». Sulle alluvioni ha sparato a zero contro la Regione accusata di non avere speso i fondi assegnati dal governo e di non aver realizzato adeguata manutenzione, a partire dalla pulizia dei fiumi. Sul welfare chiede di aumentare gli aiuti al ceto medio, l’ultima proposta è l’abolizione dell’Irap per le imprese del terzo settore. Parte da sfavorita, in caso di sconfitta ha promesso che resterà in Consiglio regionale, ma c’è chi giura che la prof sia perfetta per sfidare Matteo Lepore quando si tratterà di votare per il Comune di Bologna. Si vedrà.
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